
L'opera è aggiornata con: il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, che reca rilevanti modifiche al Codice penale in materia - fra l'altro - di stalking e di contrasto al femminicidio; la L. 9 agosto 2013, n. 94, di conversione, con modificazioni, del D.L. 1 luglio 2013, n. 78 (legge "svuota carceri"), in materia di esecuzione della pena. Ogni articolo del Codice penale è accompagnato da un ampio commento giurisprudenziale, aggiornato con le massime delle sentenze più recenti e significative, emesse dalla Corte di cassazione e dalla Corte costituzionale. Le massime giurisprudenziali offrono una panoramica degli indirizzi sino ad oggi affermatisi, evidenziando in modo particolare la composizione dei contrasti o il consolidamento degli orientamenti interpretativi operati dalle Sezioni Unite, nonchè gli indirizzi forniti dalla Consulta.
L'opera è aggiornata con: la L. 9 agosto 2013, n. 99, di riforma delle norme di diritto del lavoro contenute nel Codice civile; la L. 9 agosto 2013, n. 98, (Legge "del fare") che ha recato modifiche al Codice civile in materia di atti soggetti a trascrizione. Ogni articolo del Codice civile è accompagnato, in calce, da un ampio commento giurisprudenziale, aggiornato con le massime delle pronunce più recenti e significative emesse dalla Corte di cassazione e dalla Corte costituzionale. L'apparato giurisprudenziale offre così una completa panoramica degli indirizzi e degli orientamenti maggiormente rilevanti, e consente al lettore di orientarsi attraverso i contrasti giurisprudenziali e gli orientamenti consolidati. Questo volume si rivolge a: avvocati, magistrati, studenti, concorsisti.
L'opera è aggiornata con: il D.L 1 luglio 2013, n. 78, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 94, che ha modificato la pena massima per il reato di stalking ed apportato innovazioni alla L. 26 luglio 1975, n. 354 e al T.U. sugli stupefacenti; il D.L. 28 giugno 2013, n. 76, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 99, che ha modificato il T.U. sull'immigrazione; il D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, nella L. 9 agosto 2013, n. 98, con le modifiche apportate al T.U. bancario, al T.U. sull'edilizia ed urbanistica e al T.U. di P.S. Si segnala altresì il D.L. 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto dello stalking e del femminicidio.
Segnata da un ventennio di conflitti tra politica e magistratura, la questione giustizia continua ad essere al centro del dibattito pubblico italiano. Populismo e giustizialismo hanno finito per promuovere un atteggiamento sprezzante l'uno nei confronti delle regole l'altro della politica, che erode le basi della legalità. In questa conversazione con Mauro Barberis, Luigi Ferrajoli, illustre teorico del garantismo penale e sociale, avanza alcune proposte di riforma originali del sistema giuridico e politico, destinate a far discutere: dall'organizzazione della giustizia alla riforma dei partiti, dal rapporto tra economia e politica al reddito di cittadinanza, dai beni comuni alla e-democracy.
L'incontro fra diritto e psicologia non è semplice, né facile. Il diritto è una scienza prescrittiva, legata al mantenimento e ripristino dell'ordine e della sicurezza sociale, e basata su norme e procedure all'interno delle quali gli spazi per la soggettività sono ridotti e ben definiti. Invece, la psicologia è una scienza descrittivo-applicativa, che mira a comprendere i fenomeni e a programmarne i cambiamenti partendo proprio dalla soggettività degli attori sociali. Il diritto tende alla certezza della decisione e usa una logica di causalità lineare, la psicologia introduce la logica della probabilità e si basa su una epistemologia di multi-determinazione e di causalità circolare. Non sempre questi mondi si incontrano. Perché questa convivenza sia proficua, occorre anzitutto che ognuna delle due scienze conosca - almeno nelle linee essenziali - i principi e i meccanismi dell'altra. Il libro vuole essere una introduzione al complesso rapporto fra il diritto e la psicologia, che proprio delle menti in interazione sociale fa l'oggetto centrale di studio e di applicazione.
Questo volume prende in esame il tema della fedeltà coniugale che nel linguaggio della giurisprudenza rotale viene denominata Bonum Fidei. Questo volume, alla cui redazione hanno partecipato noti canonisti ed esperti in scienze correlate, si può dividere in tre parti: la prima si concentra sul rapporto tra Diritto Canonico e altre scienze, come la psichiatria; la seconda parte è più strettamente canonistica; infine la terza parte prende in esame il rapporto tra Bonum Fidei e altri bona matrimoni.
Il volume si propone di fornire al lettore un'ampia panoramica delle questioni di bio diritto, una disciplina, recentemente emersa, in cui si intersecano profili scientifici, giuridici e morali, avente per oggetto lo studio (e la critica) dei modi in cui il diritto disciplina (o non disciplina) le questioni di bioetica. In particolare, i saggi qui raccolti vertono su alcuni dei temi oggi più discussi, in un percorso ideale che va dall'inizio della vita (con le questioni legate, ad esempio, alla fecondazione artificiale) alla sua fine (affrontando problemi quali quelli relativi all'eutanasia o alla definizione di morte).
Il lavoro dell'avvocato è fatto di parole perché di parole è fatto il processo, dove il giudice governa il linguaggio e di parole è fatto il dialogo tra avvocato, giudice, testimoni e contraddittori. Inoltre di parole sono la legge e il diritto, e ogni argomento nel processo affida la sua efficacia alla forza della parola detta e scritta. È pertanto essenziale per i giuristi pratici una competenza linguistica che consiste nell'arte di costruire un testo, scritto o parlato, al quale la struttura e la forma sono dati dai contenuti razionali, e lo stile e l'efficacia comunicativa derivano dall'uso corretto e appropriato delle parole. Scorrendo le pagine di grandi giuristi, da Scialoja a Calamandrei, a Satta, si scoprono una scelta lessicale, una sintassi, una piacevolezza di lettura che nulla hanno da invidiare a quelle di maestri della letteratura; un esempio per tutti coloro che lavorano con le parole del diritto perché liberino il loro scrivere da appesantimenti e concrezioni vecchie di secoli: che è proprio l'invito che viene dalle pagine di questo libro.
Se non ci fossero state le donne, in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni -, l'Italia sarebbe oggi un Paese molto più arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicati. Questo debito che l'Italia ha nei confronti delle donne lo racconta in modo inedito questo libro scritto e curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Lo fa illustrando in modo rigoroso e semplice le tappe ed i contenuti delle conquiste legislative dall'inizio della Repubblica alla conclusione dell'ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l'assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro rammenta la battaglia per il diritto di voto e le "madri della nostra Repubblica", le donne elette nell'Assemblea Costituente, che diedero un contributo rilevante alla stesura della Costituzione. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne. Segue poi il racconto delle leggi con uno schema che ne indica la scansione in ordine cronologico dal 1950 al 2012, a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti. Lo sguardo della battaglia delle donne è oggi e sempre più sarà quello europeo. Per questo il libro si conclude con una rassegna delle tappe e dei provvedimenti più significativi adottati dall'Unione Europea.
Terza edizione del "Manuale di diritto privato".
La legge di riforma dell'Università, conosciuta come legge Gelmini, è entrata in vigore a inizio del 2011. Molte le novità che sono state introdotte, soprattutto a livello di governance. Una in particolare si mostra come novità assoluta: il ruolo del direttore amministrativo, così come conosciuto nel corso degli anni, è sostituito da quello di direttore generale. Non solo: il direttore generale è individuato come "organo" dell'ateneo insieme a rettore, consiglio di amministrazione, senato accademico, nucleo di valutazione e collegio dei revisori dei conti. Al direttore generale viene attribuita "la complessiva gestione e organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo dell'ateneo". Come interpretare il nuovo ruolo in rapporto alle esigenze degli atenei, organizzazioni estremamente complesse, che devono sempre più affrontare la loro missione con sguardo alla razionalizzazione e standardizzazione dei costi, alla gestione delle risorse umane per competenze, alla performance dell'intera organizzazione? Un interrogativo su cui il volume riflette, e cui contribuisce a rispondere.
Questo volume prende in esame il contributo giuridico del ministero di Benedetto XVI, che durante il suo pontificato ha spesso esortato con i suoi discorsi a riscoprire il diritto naturale della giustizia e a promuovere quell'indispensabile armonia che deve sussistere tra natura e ragione. Il volume si compone di un'ampia parte iniziale che esamina l'attività e l'apporto di Benedetto XVI ai giuristi, seguita da una seconda parte contenente cinque suoi discorsi, sapientemente analizzati e commentati dall'autore . E' presente infine un'utile appendice che raccoglie i principali riferimenti al magistero del pontefice.