
Tutti vorremmo uno zio d'America, la cui imprevista e ricca eredità possa risolvere i problemi che abbiamo e consentirci di realizzare qualche sogno. Eredità è una parola magica, capace di evocare immagini suggestive; nella realtà, tuttavia, è spesso sinonimo di problemi burocratici, contese giuridiche, truffe, ricorsi ad avvocati, perdite di tempo e contrasti nei rapporti tra parenti. Nel volume, dopo aver ripercorso storicamente la questione dell'eredità, si chiariscono i fattori in gioco - dal testamento alle tasse, alle leggi - spiegando quali sono e come funzionano tutte le regole che governano le successioni e cosa è cambiato negli ultimi decenni.
A dispetto dell'immagine corrente della globalizzazione giuridica, l'uniformità senza confini degli ordinamenti che sembra caratterizzare il mondo contemporaneo non azzera il peso delle diverse tradizioni giuridiche: le diverse immagini della 'legge' continuano a segnare differenze, scarti che interrompono lo spazio globale. Persino lo stile, i linguaggi e le modalità di legittimazione della giustizia divengono, seppur in modo più sotterraneo e indiretto, elementi pregnanti di una nuova 'geopolitica', gli strumenti culturali di una lotta per l'egemonia dei modelli giuridici. In particolare due forme della legge si stagliano ancora nel mondo e nell'Occidente: quella anglo-americana della 'legge orale' e quella continentale della 'legge scritta'. Si tratta di due forme antitetiche, che marcano una profonda dualità dell'Occidente.
La Carta di Nizza, dopo la dignità, pone come valore fondativo dei diritti dell'uomo la libertà, il principio cardine della convivenza civile. La libertà, infatti, assume rilievo non solo nei confronti dello stato come libertà politica, ma anche nella concreta dinamica dei rapporti sociali, tra cui i rapporti economici e i rapporti di lavoro. Contributi di: Umberto Romagnoli, Maria Agostina Cabiddu, Virgilio Melchiorre, Ombretta Fumagalli Carulli, Roberto Lattanzi, Alessandro Mangia, Tiziano Treu.
Questa nuova edizione dei "Quattro codici. Ediz. Minor", viene data alle stampe per dar conto di tutte le novità che a più riprese hanno interessato i quattro codici fondamentali. Il volume, quindi, rappresenta uno strumento di consultazione aggiornato, pratico e maneggevole per quanti vogliano reperire con immediatezza e praticità le norme codicistiche. Tra i più recenti provvedimenti normativi a cui il lavoro è aggiornato si segnalano: in materia civile: la L. 24-12-2012, n. 228 (legge di Stabilità 2013), L. 11-12-2012, n. 220 (Riforma del condominio), L. 10-12-2012, n. 219 (Riconoscimento dei figli naturali), D.L. 18-10-2012, n. 179, conv. in L. 17-12-2012, n. 221 (Misure urgenti per la crescita del Paese), D.Lgs. 11-10-2012, n. 184 (Negoziazione in un mercato regolamentato) mentre in materia penale sono importanti da segnalare la L. 20-12-2012, n. 237 (Corte penale internazionale), la L. 6-11-2012, n. 190 (Corruzione nella P.A.) e la L. 1-10-2012, n. 172 (cd. Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale). Il volume è, inoltre, completato da un dettagliato indice analitico-alfabetico e da un puntuale indice cronologico che a partire dal 1998 dà contezza di tutte le modifiche intervenute nell'articolato dei quattro codici.
"English for Lawyers" è il nuovo manuale di inglese giuridico per gli studenti delle facoltà giuridiche e per gli operatori del diritto. Il volume tiene conto delle più recenti direttive del Common European Framework of Reference sulla didattica dell'English for Specific Purposes (ESP), e dei programmi d'insegnamento universitari. Utile per il lavoro in classe o per lo studio autonomo, il libro introduce una varietà di temi legali ed economici, tratti da fonti autentiche del sistema legale inglese. La proposizione di testi autentici guida gli studenti alla padronanza di una cultura linguistico-giuridica. "English for Lawyers suggerisce": le strategie di reading, le attività di writing, l'acquisizione di una linguistic competence nella terminologia giuridica. I Test of Legal English Skills e Test of Legal English Correspondence contengono un apparato di esercizi per la preparazione agli esami, oltre che le chiavi di risoluzione di tutte le esercitazioni. Completa il volume un glossario dell'inglese giuridico utile nella pratica professionale con riferimenti ai termini di derivazione latina.
"Un aureo libretto questo di Stefano Rodotà, intriso di passione, di delusione mascherata, ma anche di volontà di mutar registro, di rendere la politica degna delle sue responsabilità e i cittadini più consapevoli" (Corrado Stajano, Corriere della Sera). "Contro l'illegalità dilagante, e la vera e propria barbarie che esplode improvvisa a devastare il senso stesso della vita umana, 'Elogio del moralismo' è un vibrante pamphlet che diventa più che un segno di rivolta. Esso è un anticorpo nei confronti di questo virus micidiale e insieme un invito alla ricostituzione dello spirito pubblico" (Roberto Esposito, la Repubblica). "Non si arrende, Stefano Rodotà, e invita tutti a fare altrettanto" (Benedetta Tobagi, la Repubblica). "Rodotà ci invita a ricordare che democrazia non vuole dire soltanto governo del popolo ma anche governo 'in pubblico', e dunque sono inammissibili tanto la menzogna, quanto la pretesa da parte dei politici di non rendere conto dei propri comportamenti" (Maurizio Viroli, il Fatto Quotidiano).
Il testo tratta il ruolo della religione nelle diverse forme di Stato, dal Risorgimento ai giorni nostri, e indaga l'influenza delle istituzioni europee sul principio di sovranità dello Stato per quanto riguarda la disciplina della materia religiosa. Sono presi in esame anche i diritti umani affermati dalla normativa europea e la funzione riservata da quest'ultima alle grandi organizzazioni religiose, nonché il ruolo delle corti di Strasburgo e del Lussemburgo. In particolar modo, i capitoli affrontano i principali aspetti delle discipline di merito in materia di religione nel nostro paese. In primis, sono analizzate In maniera critica le leggi costrittive, che impongono il pensiero unico della maggioranza parlamentare e ignorano il ricco pluralismo culturale che caratterizza l'Italia. Gli autori entrano nel merito di alcune questioni già normate (divorzio, aborto) e altre, molto attuali, che riguardano l'accanimento terapeutico, l'eutanasia e il testamento biologico. Infine sono presi in esame gli aspetti specifici delle regole religiose (alimentazione, simboli, abbigliamento, riti, festività religiose). Il volume propone un innovativo esperimento scientifico e didattico, anche in riferimento all'auspicata modernizzazione dell'impianto legislativo interno dell'Italia.
"Non possono esistere tentennamenti, dubbi, filosofie, opinioni diversificate perché, come diceva Madre Teresa di Calcutta, ogni aborto è un assassinio. Eppure Madre Teresa ha visto sfruttamento, strumentalizzazione, miseria, morte dell'infanzia, ma, nonostante ciò, mai, in nessuna situazione, ha cessato di predicare l'aborto come sinonino di assassinio. [...] E il diritto? Cosa ne fa il diritto della equazione di Madre Teresa di Calcutta tra aborto ed assassinio? È evidente che, se limiti a questa equazione sono conosciuti dalla morale e dalla filosofia, a maggior ragione non possono non appartenere al mondo del diritto, di quello secolare però, non di quello canonico." (dalla Presentazione di Carlo Taormina).
Si offrono al lettore le pagine di grandi autori che hanno delineato la disciplina nota come filosofia del diritto. Si indaga su ciò che il diritto è, su ciò che deve essere, sul diritto come fenomeno sociale. Questa seconda edizione ampliata include diciotto nuovi autori, tra cui due tra i maggiori linguisti del XX secolo (Giacomo Devoto e Emile Benveniste), alcuni tra i più originali filosofi (da John Rawls a Hans Jonas, da Michel Foucault a Simone Weil) e figure fondamentali della filosofia del diritto (tra cui Norberto Bobbio). Chiude il volume un testo rarissimo dello storico italiano Giovanni Tamassia, che tratta del "diritto ingenuo": quel "diritto che sappiamo già", evocato da Tamassia attraverso la descrizione etnografica del "diritto dei fanciulli".