Assistiamo in questi ultimi anni, soprattutto nelle società occidentali, a un progresso scientifico e tecnologico senza precedenti per complessità, varietà e velocità dell'innovazione, oltre che per quantità e ampiezza di applicazioni. Nel contesto della 'nuova ondata tecnologica' si delinea il passaggio dalla bio-etica alla tecno-etica: dai problemi sollevati nell'ambito della biomedicina, ai quesiti delle nuove tecnologie emergenti. Tale passaggio evidenzia l'esigenza nell'etica della sostituzione del prefisso "bio' con il prefisso 'tecno': si assottiglia sempre più il riferimento alla dimensione del 'bios', nell'interazione convergente della biomedicina con altri ambiti scientifici e tecnologici precedentemente separati, nell'interfaccia umano-artificiale fino agli orizzonti (anticipati o solo immaginati) del post-umano/trans-umano. Il volume affronta sul piano teorico e pratico i principali temi in discussione: dai problemi 'tradizionali' di bioetica di inizio e fine vita, tra cura e sperimentazione, alle questioni 'nuove' che includono le neuroscienze, la genomica, le trasformazioni della medicina, la biometria, fino agli scenari delineati dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, big data, mobile-health, potenziamento, tecnologie convergenti, roboetica. Le teorie e le questioni della tecno-scienza sono in evoluzione: esigono una riflessione etica 'critica' mediante il confronto tra argomentazioni nel contesto pluralistico e un'innovazione nel diritto alla ricerca di percorsi di governance. È questo l'oggetto di discussione nei principali organismi istituzionali internazionali e nazionali di etica e diritto delle tecno-scienze, dove la filosofia del diritto, da astratta elaborazione teorica, diviene protagonista attiva, concreta e propositiva di un cambiamento in corso, nel presente e per il prossimo futuro.
Il volume trova origine in una precedente opera dei due autori, i "Lineamenti di diritto dell'Unione europea", avviata nel 2008 e destinata a proseguire il suo autonomo percorso, sempre per i tipi della Giappichelli Editore. Se i "Lineamenti" conservano l'originario intento di fornire uno strumento, a fini essenzialmente didattici, per lo studio dei principali profili del sistema giuridico-istituzionale dell'Unione europea (istituzioni, fonti, tutela giurisdizionale dei diritti), il presente e ben più ampio volume ha l'ambizione di rappresentare un'opera manualistica tendenzialmente completa, destinata a consentire una lettura di quei profili anche alla luce delle competenze materiali dell'Unione e delle concrete realizzazioni in cui esse si sono tradotte. Nelle sei Parti in cui essa è suddivisa, vengono infatti illustrati tanto i diversi aspetti in cui si articola l'assetto istituzionale, normativo e giurisdizionale dell'Unione, quanto gli specifici ambiti di attività nei quali le sue istituzioni sono chiamate ad esercitare le loro competenze. La ragione di questa ben più impegnativa impresa risiede essenzialmente nella convinzione che fosse ormai non più procrastinabile il momento di integrare l'offerta editoriale italiana, al pari di quanto avviene da tempo in altri Paesi, con una trattazione tendenzialmente completa, e al tempo stesso condensata all'interno di un unico volume, della dimensione giuridica del processo d'integrazione europea. Scelta, questa, che ha ovviamente costretto gli autori a uno sforzo supplementare per contenere quanto più possibile le dimensioni dell'opera senza tuttavia compromettere la qualità e la completezza della trattazione e la comprensione del senso e della portata delle concrete realizzazioni del processo d'integrazione.
"Il numero e lo spessore degli interventi normativi dell'ultimo biennio hanno reso particolarmente impegnativo lo sforzo di aggiornamento per la presente edizione, che si è comunque riusciti a realizzare fino alle "novità" - non poche e di non piccolo rilievo - dell'estate 2017 (evidenziate anche graficamente): dalla l. 23 giugno 2017 n. 103 (con la sua fitta rete di innovazioni al codice di procedura penale) al decreto attuativo dell'"ordine europeo d'indagine" (d.lgs. 21 giugno 2017 n. 108), cui è dedicato un intero capitolo; dalle norme di rilevanza processuale contenute nella legge introduttiva del reato di tortura (l. 14 luglio 2017 n. 110) a quelle di riforma della magistratura onoraria (d.lgs. 13 luglio 2017 n. 116). Pure le integrazioni giurisprudenziali - ormai divenute una componente essenziale del prodotto, nella sua proiezione di strumento di studio "multilivello" - si sono abbondantemente aggiornate e integrate, con riferimento alla dimensione "interna" (decisioni della Certe costituzionale e della Corte di cassazione), non meno che a quella "europea" (pronunce della Corte dei diritti umani di Strasburgo e della Corte di giustizia del Lussemburgo)." (Dalla Prefazione)
Nel recente passato epistemologico, psicologico e pedagogico, l'idea di conoscenza come processo di costruzione si era lentamente trasformata in un rassicurante illuministico fotografare, oggettivare: l'apprendere era divenuto sinonimo del possedere una rappresentazione puntuale, oggettiva e "vera" dell'oggetto osservato. Oggi, attraverso la convergenza dei più avanzati studi psicologici, pedagogici e neurologici, pensiamo che la conoscenza sia un processo e non un risultato. La realtà è tale perché percepita da un osservatore e la relazione causale lineare tra verità e conoscenza è tornata ad essere un processo circolare, concausato e co-costruito. La mente individuale genera il mondo che la include e genera a sua volta: la soggettività, che permette all'uomo di esperirsi come soggetto neotenico e mitopoietico, non è un dato definitivo, bensì una possibilità di concepimento della mente e della realtà al contempo, una nascita perenne, insatura. L'ambiente in senso ampio, la cultura transpersonale, antropologica, ed intergenerazionale, fondano le matrici collettive del conoscere individuale: i presupposti all'apprendere. L'ambiente offre se stesso al soggetto, come matrice insatura di senso e possibilità di essere; il soggetto, conoscendo, modifica la matrice che lo ha generato e dunque rigenera se stesso e la matrice, in un circolo ermeneutico, ricorsivo, cofondativo. Il volume muove dall'idea di ambiente in generale, e di ambiente di apprendimento in particolare, in senso ecologico classico, ed innovativo tecnologico, giungendo a delineare linee teoriche, psicologiche e pedagogiche, di intervento positivo nel mondo della formazione e della scuola, anche con riferimento all'attuale processo di riforma. Riaffermando buone prassi trasversali, quali l'ascolto attivo, il tutoring e le modalità di insegnamento mediate dalla tecnologia, unitamente all'introduzione di nuove prassi sperimentali psicopedagogiche, quali la presenza attiva e strutturale dello psicologo nelle classi scolastiche, il volume applica e narra la teoria ecologica dell'apprendimento in esperienze e prassi sperimentali.
Il manuale ha come modello di riferimento i principi costituzionali, che vengono a formare un patrimonio e una grammatica condivisi alla luce dei quali orientare in modo critico l'analisi delle questioni penalistiche fondamentali. Costante è il richiamo al tema della laicità del diritto penale. In questa seconda edizione gli argomenti di parte generale sono stati aggiornati a livello legislativo, giurisprudenziale, dottrinale, sempre in un inquadramento culturale ampio che tiene conto del dibattito scientifico internazionale.
"La rinnovata fortuna dell'ultima edizione di quest' opera, la settima, ha suggerito di predisporre una nuova edizione. Si è così potuto dare conto, fra l'altro, della sostanziale riformulazione della disciplina dedicata al concordato preventivo, oggi divenuto strumento centrale nella gestione della crisi d'impresa. Si è, altresì, data notizia delle più significative evoluzioni nella giurisprudenza, oltreché di alcune più minute novelle legislative, ad esempio in tema transazione fiscale e di patto marciano. Anche questa volta, la linea della continuità ha suggerito di mantenere intatta la trama del volume." (Dalla Prefazione)
Argomenti trattati: nozione ed origine del diritto sindacale; l'organizzazione del lavoro sindacale; l'organizzazione sindacale del pubblico impiego: rappresentanza e rappresentatività del sindacato; il sindacato in azienda; la contrattazione collettiva del lavoro privato; la contrattazione collettiva del pubblico impiego; lo sciopero..
Obiettivo di questo agile volume non è quindi quello di raccontare in modo esaustivo metodi e modelli della disciplina, ma di far appassionare il lettore e di trasmettergli l'idea che la demografia è sia interessante sia utile per vivere meglio e capire meglio il mondo in cui vive. Ha quindi l'ambizione di rivolgersi a tutti. Non solo a studenti universitari, come i classici manuali, non solo agli studiosi di altre discipline, ai policy maker, ai manager pubblici e privati, agli opinion leader, ma a chiunque voglia conoscere la società in cui vive, i mutamenti che la attraversano e le loro implicazioni, senza fermarsi alle cronache sui giornali.
Che cosa va punito? In che modo? Con quali obiettivi? Come dobbiamo intendere la responsabilità e la colpa? Questioni come queste sono strettamente correlate ai mutevoli contesti politico-ideologici, alle tendenze culturali, all'evoluzione del pensiero filosofico e anche ai paradigmi elaborati dalle scienze. Il libro offre un quadro dei temi e dei problemi di fondo del diritto penale contemporaneo, sottolineando il rapporto di forte tensione, e in alcuni casi di contraddizione, tra i principi che dovrebbero conformare un diritto penale liberaldemocratico degno di questo nome e il concreto diritto penale che viene applicato nei tribunali.
La recente Legge delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (2016), interviene nell'ambito del volontariato, della cooperazione sociale, dell'associazionismo no profit, delle fondazioni e delle imprese sociali, introducendo categorie di grande rilevanza sistematica. In questa direzione, la promozione dei titoli di solidarietà , già previsti dal d.lgs. n. 460/1997, unitamente all'allargamento della platea dei beneficiari dell'equity crowdfunding (ad oggi limitato alle sole start up) e, infine, la definizione di un trattamento fiscale di favore per «titoli finanziari etici», così da premiare quei cittadini che investono i loro risparmi nella finanza etica. In tale contesto, gli enti di Terzo settore vengono qualificati come soggetti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, che promuovono attività di interesse generale. La nuova (e forse troppo ampia) soggettività , risente della difficoltà di trasferire identità tradizionalmente legate alle scienze sociali, in ambito giuridico. Al tempo stesso, la formulazione contenuta nella Legge delega se da una parte evidenzia una ricchezza di forme, dall'altra lascia inalterati possibili rischi di disorientamento ermeneutico. Si conferma, infatti, un sistema caratterizzato da specialità normative che costringono l'operatore del diritto a coordinare le disposizioni sulle Onlus e l'Impresa sociale, con quelle previste dalle specifiche normative istitutive. Per altro verso, si assiste ad un travalicamento dei confini del Diritto tributario di cui gli enti in esame sono, comunque, parte rilevante che, a sua volta, è «costretto» a seguirne gli esiti ovvero le derive, legate a forme di evasione o elusione fiscale. In ogni caso, proprio in questa apparente distanza, il Diritto tributario manifesta il suo peculiare ruolo: segnalare/evitare che la dimensione economico commerciale, diventi costitutiva delle nuove configurazioni giuridiche.
"Superati i venti anni di titolarità del corso di diritto tributario nella facoltà giuridica teramana, è apparso maturo il tempo di proporre agli studenti di un manuale didattico sintetico ma tendenzialmente completo. Negli anni, infatti, la didattica ha assunto una specificità derivante dalla sensibilità personale e dalle esigenze rappresentate dagli studenti; dell'una e delle altre è testimonianza la distribuzione e la collocazione degli argomenti, che credo sia l'aspetto più originale del Corso, il vero motivo del suo aggiungersi agli ottimi e numerosi manuali didattici già in uso." (Dall'Introduzione)