
Il testo si pone il problema di un nuovo modello di sviluppo, di una nuova ecologia umana e di una nuova ecologia della modernità, attraverso una riscoperta dei limiti e della misura. Il rischio di stare insieme senza avere nulla in comune viene messo a confronto con il bisogno di comunità e di appartenenza. L'educazione alla dimensione locale, e poi nazionale ed europea, verso una più comprensiva forma di identità terrestre, viene vista come passaggio a forme di comunità mediatrice di universalità, oltre i nazionalismi che uccidono e i cosmopolitismi che mentono.
Il fenomeno televisivo all news costituisce, in Italia, un settore ancora giovane, che si inserisce in un mercato concorrenziale dalle dinamiche ancora acerbe, ed è privo di una letteratura che sia in grado di trasmetterlo e insegnarlo a quanti intendano formarsi o specializzarsi nella professione giornalistica. L'organizzazione del lavoro all'interno di un canale all news ha delle caratteristiche molto differenti da quelle che si riscontrano nelle tv generaliste, in termini qualitativi e quantitativi, e per questo necessita di una formazione professionale specializzata, che dia la possibilità a un giornalista o a un tecnico di soddisfare con immediatezza le varie esigenze che la diretta comporta: dalla scrittura dei titoli all'impaginazione di telegiornali che si susseguono in grande quantità durante tutta la giornata, dai collegamenti in diretta all'attività di anchor. L'informazione televisiva all news è caratterizzata da una comunicazione più rapida, asciutta, imparziale, interattiva; elementi questi che hanno trovato un grande consenso di pubblico, a discapito dell'informazione più convenzionale e "di parte". Dal 2003, anno della sua nascita, il canale televisivo all news Sky Tg24 è stato un esempio emblematico in tal senso ed è diventato, in breve tempo, un punto di riferimento fondamentale nel panorama informativo nazionale. E ha ispirato la realizzazione di questo libro, frutto dell'esperienza professionale dell'autrice presso la rete satellitare della piattaforma Sky.
Il testo che qui presentiamo corrisponde a un seminario che Antoine Berman ha tenuto a Parigi nel 1984, ed è stato pubblicato già l’anno successivo a cura dell’autore. Al centro della riflessione c’è, com’è evidente, il tema della letteralità nel tradurre, a partire dall’idea che non è possibile parlare di traduzione in senso stretto quando si mira alla semplice restituzione del senso, alla semplice ricerca di equivalenti, senza scontrarsi integralmente con il peso corporeo della lettera. Tuttavia la dimensione della lettera non è fungibile in maniera immediata – la letteralità viene quasi universalmente confusa con il “calco servile” – e tutto il seminario si applica nello sforzo di far emergere la natura più profonda e produttiva di questa dimensione, innanzitutto cercando di accerchiarla (la definizione “in cavo”), nominando una per una le tendenze “deformanti” che incessantemente l’aggrediscono nelle forme correnti di traduzione; quindi procedendo alla magistrale disamina di tre casi esemplari di traduzione letterale: Hölderlin traduttore di Sofocle, Chateaubriand traduttore di Milton e Klossowski traduttore di Virgilio.
Lo stile – si tratta di un “testo di lavoro” – è rapido e informale, spesso declinante verso l’oralità, ma sorprendentemente sottile nella posizione delle domande e nella definizione dei problemi: al punto da costituire una guida preziosa tanto per chi si cimenti nella pratica del tradurre, quanto per chi osservi il fenomeno con occhio puramente teorico; ma anche – e forse soprattutto – per chi s’interroghi sull’espressione linguistica in generale: sui suoi vincoli spesso invisibili o inavvertiti, sui suoi spazi di libertà (quelli che solo l’esperienza della traduzione consente di riconoscere), sui piani imprevedibili – come quello etico, “religioso” e persino politico - in cui essa è messa realmente in gioco.
Tra il XVI secolo e il primo Ottocento si compie un silenzioso e profondo fenomeno: quello di una crescente alfabetizzazione e scolarizzazione e, più generale, di una maggior sollecitudine nell'educazione dei figli. Nel frattempo, si perfeziona la cultura pedagogica, che assume la fisionomia di un sapere dalle caratteristiche e dai metodi propri. Attraverso le pagine del libro (corredato da una notevole sezione antologica) scorrono le vicende alla radice della nostra cultura educativa e scolastica. Scorrono altresì le biografie, le proposte e soprattutto le vicende di educatori, intellettuali, uomini di chiesa e politici che hanno legato il loro nome alla causa dell'educazione come Comenio, Calasanzio, Locke, La Salle, Rousseau, Filangieri, Pestalozzi, Fröbel, Aporti, don Bosco.
Gli ipercompendi, strumenti didattici di ultima generazione, costituiscono pratiche guide che, affiancate allo studio, consentono di ripercorrere in forma sintetica e sistematica le linee espositive del programma.
Questi manuali di ultima generazione, in linea con le più avanzate metodologie didattiche, si avvalgono di una nuova e più attenta impostazione: un'avanzata tecnica redazionale che, al contrario dei manuali tradizionali, consente al lettore di leggere, organizzare mentalmente e memorizzare la disciplina in tempi brevi; una grafica che fa uso del secondo colore per fissare e memorizzare parole e concetti cardine; un'esposizione sintetica ed esaustiva che consente di arrivare al "cuore" delle problematiche di base e di cogliere la corretta consequenzialità degli istituti; una mirata scelta qualitativa e quantitativa delle tematiche fondamentali, potenzialmente oggetto di domanda d'esame.
L’Ipercompendio di Diritto del lavoro facilita lo studio in vista dell’esame.
Da sempre apprezzati soprattutto tra gli studenti universitari, gli Ipercompendi affrontano la materia con un’impostazione didattica che semplifica lo studio.
L’Ipercompendio di Diritto del lavoro, infatti, permette di:
– organizzare e memorizzare la disciplina in tempi brevi, anche attraverso l’uso del colore, degli schemi e dei box fuori testo;
– arrivare al “cuore” dei singoli istituti, grazie all’uso di un linguaggio chiaro e a un’esposizione sintetica ma esaustiva, che agevola la comprensione delle questioni di base e mette in evidenza la consequenzialità logica degli istituti;
– affrontare le tematiche fondamentali che sono oggetto di domanda d’esame.
Il glossario finale consente allo studente di approfondire ulteriormente gli argomenti più importanti.
L'Ipercompendio di Diritto dell'Unione Europea consente di prepararsi all'esame in maniera veloce e completa. Da sempre apprezzati, soprattutto, dagli studenti universitari, gli Impercompendi affrontano la materia con un'impostazione didattica orientata alla massima semplificazione, permettendo di organizzare e memorizzare lo studio in tempi brevi, anche grazie alla presenza di schemi e box. In particolare, l'Ipercompendio consente di: arrivare al cuore dei singoli istituti con un linguaggio chiaro, che agevola la comprensione delle questioni fondamentali, per poi procedere gradualmente ad un approfondimento ulteriore; concentrare l'attenzione sugli argomenti che più probabilmente possono essere oggetto di domanda di esame; Attraverso un prezioso glossario finale possono essere fissati i concetti più rilevanti o la disciplina di dettaglio.
L'animazione nelle strutture per anziani è un argomento delicato. Fare animazione non significa infatti intrattenere le persone o far loro trascorrere piacevolmente il tempo libero (che più che altro rischia di essere vuoto), ma anzitutto facilitare processi attraverso i quali le persone riscoprono la capacità di abitare il tempo che vivono. Il presente manuale vuole essere strumento valido per gli animatori che si occupano di persone anziane. Vengono pertanto formulate numerose proposte di attività di animazione, che intendono andare oltre quelle tradizionali praticate nelle case di riposo, e che possono aiutare l'anziano a ricostruire e comunicare il racconto autobiografico del suo passato, a riappropriarsi dell'identità personale e di un'immagine positiva di sé, a riattivare le funzioni cognitive e motorie, e a migliorare lo stato emotivo. Alcune proposte di animazione presentate nel volume: - Le stagioni, i mesi, gli avvenimenti atmosferici e le festività - Odore e sapore di caffè - Il pane - Cucina: laboratorio sensoriale - Narrare una favola - Rioni, mestieri ed eventi - Viaggio e gioco - Documentari di città e altri luoghi - Immagini fotografiche e opere d'arte - Dipingere - Ascolto musicale Alcune proposte di attività sonora: - Identificare il proprio nome - Il mare - Corpo e ritmo - Paesaggio sonoro - I suoni del corpo - Suoni e rumori dell' ambiente domestico - Suoni e rumori dell'ambiente esterno - Suoni e stagioni - Viaggio a Roma - Suoni pasquali e natalizi - Passeggiata in città Anna Loredana Civita Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte di Trieste si iscrive all'I.S.I.A. (Istituto Superiore Industrie Artistiche) di Urbino. Conclusi gli studi lavora in campo pubblicitario per diversi anni in varie città italiane, collaborando con ditte famose. Dovendo cambiare improvvisamente città, cerca un lavoro qualsiasi e inizia a lavorare come animatore in una casa di riposo. Si documenta sulla malattia di Alzheimer e ricomincia a studiare conseguendo negli anni successivi i titoli di Operatore Validation, Musicoterapista, Conduttrice di gruppi ABC e Laughter Yoga Leader. Continua a lavorare in casa di riposo e conduce i gruppi ABC per i familiari dei malati Alzheimer presso l'associazione Goffredo De Banfield di Trieste, insegnando loro un metodo per una relazione 'felice' con il malato di demenza.
«"Dio fa il mondo e intanto pensa che potrebbe benissimo farlo diverso". Così scrisse il quasi adolescente Ulrich, protagonista de "L'uomo senza qualità" di Robert Musil. Eppure, la scandalosa bravata del giovane Ulrich era nientemeno che una pacifica dichiarazione di guerra! E che Ulrich/Musil, una volta maturato, formulò con due luminose, essenziali parole: "senso della possibilità". È a questo senso della possibilità, dell'impossibile che diventa possibile, dell'utopia che si traduce in realtà, che bisogna ritornare se si vuole parlare di salute mentale per immaginare un futuro di cure e benessere sostenibili per tutti i cittadini. È necessario immaginare una nuova rivoluzione, riportare e portare sempre più al centro le persone, sempre più vederle nella loro totalità di affetti, di passioni, di sentimenti, di bisogni, di desideri e rispettarne a tutti i costi la libertà. È necessario porre con forza e urgenza la questione, ormai improrogabile, della "qualità dei servizi". È necessario rivitalizzare le pratiche e le motivazioni di operatori e operatrici, promuovere attenzione delle forze politiche e sociali, delle istituzioni, dei movimenti, dei cittadini.» (Dall'introduzione di Peppe Dell'Acqua)
Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa e questo è il primo testo che aiuta a inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema.