"Gli anni 2016 e 2017 hanno sancito alcune svolte - non necessariamente positive - nel diritto costituzionale. La non approvazione della riforma costituzionale ha avuto indirettamente impatto sull'approvazione di una nuova legge elettorale. Dopo quasi un quindicennio di un sistema elettorale con forti correzioni in senso maggioritario, la nuova legge elettorale approvata nel 2017, poco prima dello scioglimento delle Camere, sancisce un ritorno al sistema proporzionale. Gli effetti complessivi sulla forma di governo - immaginando una stabilità tutta da verificare di questo nuovo sistema normativo - dovranno evidentemente ancora verificarsi. Qualche conseguenza tuttavia è immaginabile sin da adesso, e di questo rilevante cambiamento si è voluto dare conto con un paragrafo dedicato alla storia del sistema elettorale italiano e ai possibili effetti della nuova legge. Anche la giustizia costituzionale ha presentato alcune novità, con conseguente bisogno di sistematizzazione. Dopo due sentenze di accoglimento da parte della Corte sulle leggi elettorali, il controllo su questa categoria di leggi pare ormai presentare caratteristiche particolari rispetto allo schema tipo del giudizio incidentale. Anche di questa novità si è voluto dare conto in un apposito paragrafo. Vi sono poi aggiornamenti giurisprudenziali necessari e di rilievo, ma che, in assenza di una loro ripetizione e stabilizzazione, non presentano ancora i tratti per imporre una differente sistematizzazione delle categorie sino ad ora utilizzate. Si tratta in particolare del c.d. caso "Taricco", relativo ai controlimiti e della recentissima sentenza della Corte costituzionale n. 269 del 2017, con la quale la Corte ha sostenuto che il contrasto tra legge italiana e norme poste nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea non dà luogo a disapplicazione della legge quanto invece alla sollevazione della questione di costituzionalità. In queste - ed altre - sentenze della Corte costituzionale, si coglie una posizione differente, rispetto al passato, nel c.d. dialogo tra le Corti nel sistema multilivello di tutela dei diritti. Tuttavia, poiché questo è innanzi tutto un manuale dedicato agli studenti, si è preferito attendere un eventuale consolidamento di questa linea interpretativa, prima di mettere mano a modifiche sostanziali di impianto sul sistema delle garanzie sovranazionali." (dalla premessa)
Il welfare state è nato come risposta politica ai bisogni sociali emersi con la rivoluzione industriale. Ma le politiche sociali sono diverse da paese a paese e dalla rivoluzione industriale a oggi il contesto socio-economico e demografico è profondamente mutato, e con esso le esigenze della comunità. Come comprendere le diversità esistenti e le direzioni del cambiamento? Quali sono le prospettive europee anche dopo la crisi? In questa nuova edizione ampliata e aggiornata, il testo offre, in forma chiara e sintetica, una serie di strumenti per rispondere a tali domande.
Gli uomini di cultura del medioevo intendevano la schola come una formazione (institutio) condivisa, fondata su capisaldi costituiti dalle sue autorità (auctoritates) e organizzata secondo un curriculum. Il volume ripercorre, tra continuità e cambiamento, la storia della scuola dal protagonismo della Chiesa nell'istruzione altomedievale al sempre più articolato quadro di scuole nel basso medioevo, quando, a partire dal XII secolo, nelle vivaci città dell'Occidente latino sorsero le prime università. In questi secoli la scuola non fu solo chiamata a divulgare la cultura "dotta", quella scritta, ma assunse essa stessa il ruolo di centro propulsore di nuova cultura, frutto della complessa mediazione tra i saperi pagani della tradizione classica e quelli cristiani. Il flusso di "intellettuali", di modelli culturali e di libri, che trovò il suo raccordo nei centri di istruzione, concorse così in modo determinante alla formazione di un sapere omogeneo.
Le parole del lessico italiano sono tessere di un grande mosaico che rappresenta la comunità di coloro che da più di mille anni parlano la stessa lingua e condividono la medesima cultura. Il lessico è il complesso unitario e vivo che ripropone momenti della storia comune, dai lasciti della latinità ai giorni nostri, arricchendosi e integrandosi con le tracce di altre lingue e civiltà. Questa nuova edizione, corredata di più esempi esplicativi e aggiornata con gli studi condotti negli ultimi anni, si propone di guidare il lettore a orientarsi nella comprensione, nello studio e nel dominio delle parole italiane.
Il volume, che tratta gli aspetti fondamentali relativi alla traduzione e al contatto interculturale, ha come obiettivo lo sviluppo della consapevolezza traduttiva del soggetto plurilingue. Le questioni affrontate spaziano dai processi mentali del bilinguismo ai concetti e alle teorie sulla traduzione elaborate nei secoli in Occidente e in Oriente, uno alle problematiche di tipo pragmatico, con approfondimenti sulla traduzione dei proverbi, delle espressioni idiomatiche, delle metafore, delle forme di cortesia e di conflitto, dell'umorismo e dei codici non verbali. Ogni argomento è corredato di esempi in varie lingue e di spunti per la riflessione e per la ricerca autonoma. Il libro si rivolge agli studenti universitari che si avvicinano per la prima volta a queste tematiche all'interno di un percorso di studi focalizzato sulle lingue moderne. Visto il taglio interdisciplinare e teorico-applicativo, il testo può essere utile anche a coloro che già operano nell'ambito del contatto interculturale sia in Italia che all'estero.
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Un manuale introduttivo che racconta agli studenti non specialisti i principali contenuti della Psicologia generale con un linguaggio accessibile. La nuova edizione, rivista e aggiornata, presenta tre nuovi capitoli sulle basi biologiche ed evoluzionistiche della psicologia, sulla psicologia della personalità e sulla psicologia del benessere. Compresa nel prezzo, la piattaforma online MyLab, contenente la versione digitale del volume, domande aperte e a scelta multipla con le relative risposte, simulazioni d'esame interattive, video, elaborazioni grafiche in 3D.
Scritte durante gli ultimi anni di vita, le «Lettere morali a Lucilio» costituiscono la più geniale opera di Seneca sotto il profilo del pensiero filosofico e la più significativa della sua personalità. Seguace del pensiero stoico, senza però assumerne le posizioni estreme, il grande erudito latino raccomanda in queste epistole la supremazia della ragione e il sacrificio dell'individuo a vantaggio della collettività, rivelandosi psicologo sensibile e raffinato, che conosce l'arte della persuasione e si rende conto di come il dialogo sia la forma letteraria più consona per raggiungere il perfezionamento morale.
Indice
Premessa IX Luigi Principato
Introduzione 1 Oberdan Tommaso Scozzafava
Diritti reali delle collettività territoriali come predicato della
sovranità popolare 11 Mario Esposito
I profili costituzionali degli usi civici in re aliena
e dei domini collettivi 39 Luigi Principato
1. Epistemologia del sintagma usi civici: per una definizione dei confini di un
istituto poliedrico o di una pluralità di istituti 39
2. Genesi ed evoluzione dell’interesse protetto nella struttura degli usi civici e
dei demani collettivi 53
3. Il fondamento giuridico di usi civici e demani collettivi 58
4. L’epifania dei diritti di godimento collettivo alla prova della circolazione
giuridica 62
5. La compatibilità eurounitaria dei diritti di godimento collettivo 72
Costituzione, gestione ed estinzione degli usi civici 75 Paolo Lazzara
1. Usi civici e legislazione 75
2. Usi civici e vincolo paesaggistico 76
3. I principali contenuti delle leggi regionali in materia di usi civici 77
4. Le competenze amministrative 77
pag.
VI Indice
pag.
L’efficacia del procedimento e del provvedimento
di accertamento dell’esistenza degli usi civici 81 Antonino Masaracchia
1. Premessa 81
2. Gli interessi protetti: l’ambivalente natura economica ed ambientale degli
usi civici 82
3. Individuazione dell’autorità amministrativa competente all’adozione dell’atto di accertamento dell’esistenza di un uso civico. In particolare, il
modello della legge regionale calabrese 87
4. (Segue) Le leggi regionali del Lazio e del Piemonte 89
5. Il sistema delineato dalla legislazione regionale sarda 91
6. La pretesa efficacia “costitutiva” dell’atto che accerta l’esistenza degli usi
civici 92
7. Possibili letture alternative. A) La scissione soggettiva degli effetti dell’atto
amministrativo che accerta l’esistenza di un uso civico 97
8. (Segue) B) La rilettura in chiave ambientale dell’affermazione della Corte
costituzionale 100
9. La rilevanza dell’interesse pubblico 101
La cognizione dell’esistenza degli usi civici:
trasparenza della Pubblica Amministrazione,
diligenza della parte e ruolo del notaio 107 Massimo Togna
1. Delimitazione del tema 107
2. La diligenza delle parti e del notaio nell’ottica del diritto amministrativo 109
3. Alcune ipotesi di buona prassi per il professionista 113
4. Alcune prospettive di interpretazione adeguatrice 116
Validità ed efficacia degli atti dispositivi
di beni gravati da usi civici 119 Vincenzo Barba
1. Premessa 119
2. La circolazione giuridica dei domini collettivi e delle terre private gravate
da usi civici. L’assenza di responsabilità del notaio 121
3. Dall’invalidità degli atti di trasferimento alla circolazione del vincolo di de-
stinazione 129
Indice VII pag.
Natura e struttura dei diritti di uso civico 135 Domenico Porraro
1. Il quadro normativo di riferimento 135
2. La natura reale dei diritti di uso civico 139
3. Usi civici in re aliena e principio di tipicità 140
4. Usi civici in re aliena: prescrizione, decadenza e circolazione 143
5. Il demanio civico quale vincolo reale di destinazione 147
Gli usi civici nella legge reg. Calabria n. 18/2007:
spunti di riflessione 151 Stanislao De Santis
1. La legge della Regione Calabria nel quadro della legislazione statale 151
2. Precedenti normativi e giurisprudenziali 153
3. Principi ispiratori della normativa regionale 154
4. La disciplina transitoria 157
5. Ulteriori interventi normativi 160
Gli usi civici: il punto di vista del Notaio 163 Armanda Ilaria Miceli
1. Premessa 163
2. La normativa in tema di usi civici 164
3. Uso civico ed attività notarile 165
3.1. Le fonti di cognizione degli usi civici 165
3.2. Il regolamento di esecuzione della legge n. 1766 del 1927 166
4. Lo statuto dei beni gravati da uso civico 167 4.1. Gli usi civici in re aliena 167 4.2. I domini collettivi 168 4.3. L’atto negoziale concluso in violazione delle norme in tema di usi civici 169 4.4. Usi civici ed urbanistica 170
5. L’estinzione degli usi civici 171
Obiettivo di questa ricerca collettiva, promossa dalla Lumsa, è indagare come l'Italia dall'Unificazione sia un attore necessario per il progressivo definirsi dello spazio politico, istituzionale, culturale e sociale europeo, come essa sia influenzata nel suo divenire da questo dato e come a sua volta contribuisca a caratterizzarlo. Il percorso, che implica ma non tematizza il termine ad quem - un termine peraltro mobile e indefinito -dell'Unione europea, è scandito in due periodi. Il primo ha due inizi, il 1848 e il 1861 e arriva fino al 1912, data di una guerra italiana ed europea, quella di Libia. Il secondo, attraverso due guerre mondiali, arriva fino al 1946, con l'approdo della Repubblica e della Costituente. Al di là di uno stantìo confronto di "modelli", il percorso che si propone in queste pagine vuole offrire elementi per disegnare, a partire da uno specifico percorso, una trama transnazionale. A misura di un'Europa in cui i diversi percorsi nazionali interagiscono in profondità, con modalità ed esiti che è ormai tempo di ricostruire nelle molteplici loro sedimentazioni e dimensioni problematiche e dunque nelle loro prospettive.
Questa XVI edizione del manuale di Istituzioni di diritto pubblico, dettato da Paolo Barile nel 1972, conserva l'impianto originario di quel corso, così come condiviso nella rilettura effettuata con gli allievi Enzo Cheli e Stefano Grassi nella VII-VIII edizione (rispettivamente del 1995 e 1998). La struttura del manuale resta pienamente attuale perché immutate sono la forza e la capacità di fondare lo studio del diritto pubblico che caratterizzano l'impianto della Costituzione del 1948. Sono stati ridotti i riferimenti giurisprudenziali e alle questioni dottrinali ormai superate; sono state riviste le parti che hanno subito maggiori modifiche sul piano legislativo (e in particolare quelle derivanti dalle importanti leggi di revisione costituzionale approvate nel corso delle ultime legislature e quelle connesse con le modifiche del sistema elettorale, fino alla recente legge n. 165 del 3 novembre 2017). In Appendice, oltre al testo della Costituzione, sono state aggiornate alcune tabelle riassuntive delle vicende degli organi costituzionali ed una nota per la guida alla ricerca bibliografica.