
La società contemporanea sta attraversando mutamenti che la rendono profondamente diversa rispetto a quella in cui hanno vissuto le generazioni precedenti. Questo libro analizza tali cambiamenti attraverso una chiave di lettura che mette al centro il processo di globalizzazione e resta fedele ai fondamenti della disciplina, di cui vengono ripercorse tutte le tappe principali. Presentando frequenti richiami alla sociologia pubblica, ovvero alle analisi di giornalisti, opinion makers e operatori sociali impegnati nella divulgazione di questioni sociali in un modo che risulti accessibile al grande pubblico, il testo si mostra aperto a un pensiero sociologico non strettamente accademico. La nuova edizione, oltre a un importante aggiornamento, risulta un testo più snello che tuttavia ha mantenuto il pregio di affiancare alla spiegazione delle teorie sociologiche fondamentali esempi che le illustrano. Immutata è l'enfasi sulla globalizzazione in modo da dare ampio spazio ai cambiamenti sopravvenuti nello sviluppo economico degli ultimi decenni. Il pregio del manuale è di proporre un sapere sociologico in grado di rendere la complessità della struttura della società contemporanea con un linguaggio vario, che oltre il sapere scientifico include saperi e approcci legati all'esperienza diretta.
La rete è piena di esperienze di luoghi: immagini, video, recensioni, appunti di viaggio, percorsi e mappe. Informazioni condivise che danno accesso a luoghi «oltre» l'esperienza diretta, dati geolocalizzati con i quali ci orientiamo nella vita quotidiana. In che modo questi flussi di comunicazione modificano il nostro senso del luogo? E quali sono i nuovi ambienti creati dai media digitali? «Where 2.0» descrive come i media digitali hanno trasformato la geografia della nostra vita sociale: in particolare la percezione di presenza e assenza, di vicinanza e lontananza, fino a modificare le forme dello spazio pubblico e creare inedite zone di intimità tra utenti iperconnessi. L'autrice conduce la sua ricerca intrecciando contributi provenienti dai media studies e dalla geografia, e scopre una convergenza tra discipline che ? spesso senza parlarsi tra loro ? hanno indagato questi temi da prospettive diverse. Nel raccontare gli spazi ibridi che popolano le nostre cartografie mentali, il libro ricostruisce l'emergere di un'esperienza del luogo connettiva (where 2.0) che abbraccia simultaneamente più ambienti di comunicazione.
L'approvazione della legge del 13 luglio 2015, n. 107, che istituisce il «sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni», ha sollevato in Italia un ampio dibattito. Infatti, secondo questa riforma, i servizi educativi rivolti ai differenti segmenti di età all'interno della fascia 0-6 devono progettare congiuntamente percorsi educativi che, pur tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle diverse età, si presentino come coerenti e continui nell'impostazione pedagogica. Si tratta di una prospettiva che trova supporto nei documenti della Commissione europea per l'infanzia i quali, sottolineando la specificità dell'educazione infantile prima dell'ingresso nella scuola primaria, ne individuano i tratti peculiari sulla base delle ricerche più recenti. Il volume presenta alcuni temi-chiave utili a definire i percorsi educativi 0-6 e a progettare esperienze di qualità per questa fascia di età: il curricolo, la relazione educativa, l'ambiente spazio-temporale, il gioco. Il testo si rivolge a ricercatori, studenti universitari di materie pedagogiche e operatori nell'ambito dei servizi per l'infanzia 0-6.
«I lobbisti, lo si è detto, non sono il potere. Ma al potere sono vicini. Se c’è una camera dove il potere abita, il lobbista sicuramente abiterà la stanza antistante quella camera: l’anticamera del potere. Ma non siamo i maghi dell’emendamento notturno, né vogliamo essere i vassalli di un potere debole incapace di decidere.»
Un lobbista di successo ci racconta cosa avviene in quella stanza, come funzionano i meccanismi del potere e perché oggi sono così deboli e fragili.
Di potere e di lobby di questi tempi si parla e si scrive molto. Molti – in Italia e nel mondo – sono convinti che potere politico e lobby operino in modo poco trasparente, quasi mai controllabile, spesso ai confini della legalità. Per avere risposte, la cosa migliore è dare la parola a qualcuno che, dall’interno di questo mondo tanto chiacchierato quanto poco conosciuto, racconti il ruolo dei lobbisti e le motivazioni dei loro clienti – aziende tradizionali, imprese della new economy, distretti produttivi, grandi aggregazioni professionali, conosciute associazioni no profit. Così Alberto Cattaneo, socio fondatore di una delle più note società di lobbying in Italia, racconta dall’interno gli aspetti fondamentali, le modalità, i momenti quotidiani e gli snodi cruciali di questa attività. Emergono finalmente i contorni esatti, i chiaroscuri, i nodi ancora da sciogliere di una professione impegnativa e cruciale: i dossier affrontati, le battaglie vinte e perse, il misurarsi quotidiano con una classe dirigente scorta da un osservatorio privilegiato. Un libro che racconta come e dove molte decisioni cruciali maturano e vengono prese. In altre parole: un libro necessario per guardare all’interno del rapporto tra potere e democrazia.
Quali sono gli elementi davvero essenziali nell'intreccio teorico e clinico su cui si basano le psicoterapie dinamiche? Glen Gabbard presenta con eccezionale concretezza i principi fondamentali della psicoterapia psicodinamica, focalizzandosi sul lavoro a lungo termine nella terapia individuale degli adulti. Nel volume si forniscono indicazioni precise su come applicare i concetti chiave della teoria psicodinamica anche ai casi più complessi e su come governare le incertezze che emergono durante il lavoro terapeutico. L'autore affronta temi quali la valutazione, l'inizio e la conclusione della terapia, la resistenza, il controtransfert, i sogni e le fantasie, la supervisione. In questa nuova edizione, l'aggiunta dei risultati dei più recenti studi di neuroscienze cognitive sul funzionamento mentale inconscio tiene il lettore al passo con i progressi nel campo. Il DVD allegato offre inoltre la possibilità di osservare un clinico esperto come Gabbard al lavoro. Con gli accorgimenti necessari per celare l'identità delle persone coinvolte, le scene mostrano episodi effettivamente accaduti nel corso di una psicoterapia. Questi esempi sono integrati nel testo, in cui si indica al lettore quando dovrebbe guardare un particolare caso clinico e si fornisce un commento per spiegarlo più dettagliatamente.
In Italia vi sono più di un milione di lavoratrici e lavoratori omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender. Dei loro diritti nella società civile molto si è ultimamente discusso in occasione dell'approvazione della legge Cirinnà sulle unioni civili. Il mondo del lavoro ha invece finora ignorato questa fetta di popolazione: da poco ci si sta accorgendo di loro come consumatori, ma nella grande maggioranza dei casi all'interno delle organizzazioni non li si considera ancora nella loro individualità. Si tratta di una diversità facilmente occultabile e tutti preferiscono ignorarla o considerarla alla stregua di un fenomeno circoscritto ad alcuni settori specifici come la moda. Niente di più lontano dalla realtà. La diversità di orientamento sessuale e di identità di genere è oggetto di discriminazione sui luoghi di lavoro come e ancora di più di altre tipologie all'onore delle cronache già da molto tempo. Se però le aziende vogliono riconquistare la fiducia dei propri collaboratori, se li vogliono motivare chiedendo loro proattività e identificazione col progetto d'impresa, il primo passo è rispettarli nella loro individualità, indipendentemente dalle diversità che li caratterizzano. Di inclusività si è molto parlato in questi anni ma il tema della popolazione lgbt in Italia è tradizionalmente rimasto ai margini. Questa guida vuole iniziare a ovviare a questo limite. L'Università Statale di Milano, con l'appoggio dell'Associazione Italiana per la Direzione del Personale e dell'Associazione Parks - Liberi e Uguali ha condotto un progetto di ricerca con alcune tra le aziende più all'avanguardia sul versante dell'inclusione. Frutto di questo studio è un volume semplice ma completo di introduzione al tema lgbt e lavoro, che offre molte indicazioni operative a partire dalle best practice di alcune aziende eccellenti. Prefazione di Ivan Scalfarotto e prefazione di Isabella Covili Faggioli.
Il potere costituisce uno dei temi maggiormente trattati e capaci di attirare l'interesse di prospettive disciplinari diverse. Filosofia, storia del pensiero politico, sociologia, diritto, psicologia hanno offerto nei secoli contributi che hanno consentito di indagare la molteplicità degli aspetti chiamati in causa da una nozione che risulta connaturata al processo di stratificazione sociale e alle relazioni che si stabiliscono tra i soggetti. Arte e letteratura ne hanno fatto un motivo ispiratore, che ha permesso di sondare le profondità dell'animo umano. Le società contemporanee, dominate dalla presunta neutralità della tecnica, sembrano aver accantonato il tema del potere, se non per recuperarne la sua dimensione latente, data dall'enorme capacità di controllo che i mezzi tecnologici mettono a disposizione. Il potere si de-istituzionalizza, frammentandosi in forme meno evidenti e per questo più pervasive. Nella sua multidimensionalità, il potere sfugge a una trattazione univoca e a ogni tentativo di individuare una definizione che possa coprire da sola la varietà delle sue forme. Tante sono le sfumature semantiche che esso assume nella sua capacità di adattamento ai diversi contesti e che il volume cerca di analizzare a partire dall'opera di autori classici e contemporanei, nel tentativo di delineare un percorso che mira a privilegiare la dimensione relazionale del potere.
Il 13 aprile 1955 Pier Paolo Pasolini invia a Livio Garzanti il dattiloscritto di "Ragazzi di vita". Crede di aver chiuso i conti con quel romanzo che aveva tanto faticato a prendere una forma e si riserva di apportare giusto qualche minimo intervento più avanti, in bozze. Non andrà così. In maggio Pasolini scrive a Vittorio Sereni di trovarsi fra le mani «bozze mezze morte, da correggere e da castrare»: Garzanti è stato preso da «scrupoli moralistici», «si è smontato». Troppe parolacce, troppa violenza, troppe situazioni spinte. Troppe bestemmie. Troppe pagine che sembrano fatte apposta per portare dritti in tribunale. È un vero ultimatum: o il romanzo si taglia e si corregge, o non si fa. Questo studio racconta, dopo alcuni necessari antefatti, la storia dei «giorni atroci» dell'autocensura. Con il marchio di Garzanti, e con il titolo Ragazzi di vita, i lettori conosceranno un romanzo che aveva cambiato temperatura, ed era diventato, di fatto, un altro libro.
Donne devianti, donne criminali, donne detenute, binomi complessi da affrontare e, soprattutto, da analizzare di fronte alla complessità del genere e alle implicazioni che emergono nel nuovo, diverso, loro coinvolgimento nelle organizzazioni malavitose. Il volume ripercorre l’evoluzione di donne di camorra che, grazie agli interventi ri–educativi del trattamento penitenziario, scoprono il proprio potenziale partendo da una revisione critica del loro vissuto e dei reati commessi, realizzando un percorso ideale che aiuta a comprendere gli elementi di forza e debolezza di un sistema penale che, nonostante le carenze, è ancora la strada per l’inclusione e la valorizzazione del capitale umano.
Le cosiddette “etiche applicate” riflettono sulle condizioni in cui ci troviamo a vivere in un’epoca dominata dalle tecnologie. Pensiamo alla bioetica, all’etica economica, all’etica ambientale, all’etica della comunicazione, ma anche all’etica dello sport e a quella della cura medica, all’etica del cibo e alla questione dei rifiuti, al tema dei migranti e alla responsabilità per le future generazioni. Il libro affronta questi temi offrendo per ciascuno di essi una trattazione chiara e approfondita.