
Nel recente passato epistemologico, psicologico e pedagogico, l'idea di conoscenza come processo di costruzione si era lentamente trasformata in un rassicurante illuministico fotografare, oggettivare: l'apprendere era divenuto sinonimo del possedere una rappresentazione puntuale, oggettiva e "vera" dell'oggetto osservato. Oggi, attraverso la convergenza dei più avanzati studi psicologici, pedagogici e neurologici, pensiamo che la conoscenza sia un processo e non un risultato. La realtà è tale perché percepita da un osservatore e la relazione causale lineare tra verità e conoscenza è tornata ad essere un processo circolare, concausato e co-costruito. La mente individuale genera il mondo che la include e genera a sua volta: la soggettività, che permette all'uomo di esperirsi come soggetto neotenico e mitopoietico, non è un dato definitivo, bensì una possibilità di concepimento della mente e della realtà al contempo, una nascita perenne, insatura. L'ambiente in senso ampio, la cultura transpersonale, antropologica, ed intergenerazionale, fondano le matrici collettive del conoscere individuale: i presupposti all'apprendere. L'ambiente offre se stesso al soggetto, come matrice insatura di senso e possibilità di essere; il soggetto, conoscendo, modifica la matrice che lo ha generato e dunque rigenera se stesso e la matrice, in un circolo ermeneutico, ricorsivo, cofondativo. Il volume muove dall'idea di ambiente in generale, e di ambiente di apprendimento in particolare, in senso ecologico classico, ed innovativo tecnologico, giungendo a delineare linee teoriche, psicologiche e pedagogiche, di intervento positivo nel mondo della formazione e della scuola, anche con riferimento all'attuale processo di riforma. Riaffermando buone prassi trasversali, quali l'ascolto attivo, il tutoring e le modalità di insegnamento mediate dalla tecnologia, unitamente all'introduzione di nuove prassi sperimentali psicopedagogiche, quali la presenza attiva e strutturale dello psicologo nelle classi scolastiche, il volume applica e narra la teoria ecologica dell'apprendimento in esperienze e prassi sperimentali.
Il volume offre una visione d'insieme della psicologia sociale, illustrando in modo organico le diverse teorie e descrivendo i risultati empirici raggiunti negli ultimi decenni. Suddiviso in capitoli che rispecchiano una consolidata articolazione dei fondamenti della disciplina, il testo coniuga l'interesse per i temi attuali del dibattito scientifico con l'attenzione ai contributi classici della psicologia sociale. Edizione digitale su Pandoracampus.
In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell'Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell'Altro disturba, infatti, l'incessante circolazione di informazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell'Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell'Uguale, la vita s'impoverisce e sorgono nuove patologie: l'inflazione dell'io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l'esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l'incontro con l'Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. E per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l'urgenza della ricostruzione di una comunità umana fondata sull'ascolto e sull'apertura all'Altro.
Sempre più frequenti in ambito scolastico, non solo fra gli adolescenti, ma anche in fasce di età più precoci, bullismo e cyberbullismo possono causare disturbi a livello affettivo, di identità, di autostima e di relazione tanto gravi quanto pervasivi. La prevenzione e il contrasto risultano pertanto essenziali per la protezione delle vittime, da un lato, e per l'educazione alla socialità, dall'altro. Il libro offre strumenti teorici e applicativi avanzati per affrontare il fenomeno, facendo proprio il modello innovativo della piramide della prevenzione universale, selettiva e indicata.
La previsione sociale cattura solo raramente l'interesse dei sociologi contemporanei. Ma non è sempre stato così. I "classici" della sociologia si sono cimentati con successo nella proposta di un futuro possibile alla luce di un'analisi accurata del loro presente. Questa agile antologia tematica lo dimostra raccogliendo brani originali di Durkheim, Pareto, Simmel, Tonnies, Weber, Sorokin, Veblen e Parsons tratti dai loro scritti più conosciuti ma anche da quelli di nicchia". Oltre a permettere un contatto diretto con gli autori, il testo, che si apre con un approfondimento teorico sul senso e sui metodi della previsione sociologica, vuole offrire ai cultori dello studio della società un modello di riferimento per delineare gli scenari futuri senza aver timore di guardare al domani perché ignoto. Lo scopo è quello di evitare che la ricerca si limiti a registrare con dovizia di dettagli solo ciò che di inequivocabilmente vulnerabile è presente nel contesto contemporaneo e di permettere allo scienziato sociale di "guardare oltre" con l'attenzione di chi prova a trarre il massimo vantaggio dalle potenzialità che il futuro presenta.
Il gioco utilizzato come tecnologia didattica per l'apprendimento del bambino e dell'adulto, come sfondo per costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi, oggi vede un ampliamento dei suoi confini e delle sue applicazioni, con una sistematizzazione scientifica ricca di contributi teorici e sperimentali a forte carattere interdisciplinare. A partire da un'analisi dell'attuale significato del gioco (nella società in primis) e dai contributi dei games studies, il volume vuole approfondire i temi legati al grande quadro del game-based learning che guardano al gioco e alle sue potenzialità come risorsa per l'apprendimento e per l'instructional design, attraverso le sue molteplici tipologie: dallo studio e dall'uso dei giochi tradizionali ai digital games fino alle forme più recenti di gamification. Un uso che chiede di ripensare il ludico non solo nel suo significato (nella società e nella cultura) e nel suo rapporto con l'apprendimento, ma anche nello sviluppo di modelli di analisi e di progettazione didattica sempre più user centered.
Il volume offre una trattazione organica del patrimonio etico e deontologico del servizio sociale, base fondamentale per una costante ridefinizione del senso della professione nella società e forte indicatore di identità a livello nazionale e internazionale. Nell'affrontare i contenuti valoriali, maturati nell'evoluzione storica del servizio sociale e nel confronto con altre discipline e professioni, l'accento è posto su una concezione dell'etica come ricerca e riflessione continua, aperta ai mutamenti sociali in atto, e nello stesso tempo legata ai problemi e ai conflitti etici che comporta nel quotidiano l'operare concreto a servizio delle persone. Gli approfondimenti teorici, l'analisi dei codici deontologici italiani e stranieri, le riflessioni su dilemmi etici tratti da una casistica concreta fanno del volume sia un supporto utile per la formazione di base e continua degli assistenti sociali sia un interessante arricchimento per docenti, formatori e altri professionisti dei servizi.
Il mondo, divenuto negli ultimi due secoli sempre più interconnesso e interdipendente, è al centro di una ricostruzione originale dell'età contemporanea. Le trasformazioni della società, le evoluzioni dei sistemi politici, le elaborazioni culturali, i processi di modernizzazione sono esaminati nel rapporto ineludibile e costitutivo con le dinamiche geopolitiche e i fenomeni di interazione su scala globale. Dalla considerazione della pluralità di aree geopolitiche, di universi culturali e di itinerari storici che forma la trama del mondo contemporaneo deriva il superamento di una narrazione eurocentrica. Ne risulta arricchita l'intelligenza delle stesse vicende europee, come pure di quelle italiane, collocate nell'opportuna prospettiva mondiale. Questo volume offre un quadro ampio e chiaro di conoscenze e interpretazioni della storia contemporanea, utili a comprendere le vicende del mondo dalla metà dell'Ottocento, segnata dal protagonismo dell'«Europa mondiale», fino ai nostri giorni, caratterizzati da un «mondo senza centro». Un ricco apparato cartografico arricchisce il volume.
Le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto sono state trattate in un’apposita sezione (IV) del Capo relativo al diritto di famiglia. L’opera inoltre è aggiornata alla l. 81/2017 in materia di tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale, che ha introdotto il c.d. Jobs Act dei lavoratori autonomi; alla l. 24/2017, che ha introdotto disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie; al d.lgs. 3/2017, che ha disciplinato le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea.
Come vivevano gli uomini, le donne e soprattutto i bambini nel Medioevo? Cominciamo dalla stanza da letto, vivacemente utilizzata anche di giorno, per pranzare, studiare, ricevere visite e, se si fosse stati re, per applicare la giustizia. Come era ammobiliata? E come ci si difendeva dall'assillo per eccellenza, il freddo? Perché i neonati venivano fasciati come piccole mummie e il rosso era così presente nel loro abbigliamento? Crescere era difficile per un bambino: mancanza di igiene, cibo inadatto, balie incuranti. E il demonio, sempre in agguato, che faceva ammalare, rapiva e uccideva. Imparare a leggere e scrivere, un divertimento nell'ambiente domestico, un incubo quando entrava in scena il maestro, sempre severissimo. Molti i giochi all'aperto, assai pochi i giocattoli veri e propri. Giocavano i bambini, meno le bambine. Se mandate in monastero non necessariamente avevano un destino infelice. Hanno copiato codici, scritto testi, miniato smaglianti capolavori. Se ci si allontanava dalla casa o dalla cella per un viaggio, che cosa poteva capitare? Quali avventure nelle strade brulicanti di pellegrini, penitenti, malfattori? A tutte queste domande e ad altre ancora risponde l'autrice, in un racconto reso vivace anche da stupefacenti immagini.
La forma testo che la civiltà del libro ci lascia in eredità è il frutto di una tradizione millenaria. Insieme a tanti altri aspetti della nostra vita quotidiana la rivoluzione digitale sta cambiando anche il modo in cui la parola scritta si organizza in discorso. Il mutamento ha interessato in primo luogo la ricezione, spingendoci a "guardare" anziché a "leggere" i testi e a navigare ipertestualmente nelle informazioni anziché attraversarle sequenzialmente. L'ambiente digitale sta tuttavia modificando anche la produzione dei testi, scardinando categorie come quelle di autore, lettore, coerenza e coesione. Nel volume l'autore accompagna il lettore alla scoperta dell'evoluzione storica del rapporto tra il contenuto e il contenitore dei testi e di alcune caratteristiche della nuova testualità, per concludere con alcune proposte di intervento per la scuola, posta di fronte a un'inedita sfida educativa che dovrebbe vedere affiancati - ma che a volte contrappone - docenti "e-migrati" e studenti nativi digitali.
La pedagogia generale, oggi, viene costantemente chiamata ad essere lo "spazio" di una riflessione complessiva nell'ambito dei saperi educativi. Svolge così un lavoro a tutto campo, esplicitamente critico, coordinato di focus stesso del pedagogico: educare/formare/formarsi. Pertanto, come si ribadisce in questa nuova edizione, continua a svolgere un ruolo del tutto centrale nel pensare/agire educativo, tenendo fermo il suo volto attuale, sempre più articolato e complesso. Essa è, però, uno spazio sempre più interdisciplinare, scientifico e, al tempo stesso, filosofico, riflessivo e metariflessivo, e va allora interpretata e coltivata in stretto rapporto con un discorso critico.