
Il mondo globalizzato sta soffrendo una grave crisi economico-finanziaria che ha condotto sull'orlo della bancarotta diversi Paesi occidentali, tra cui l'Italia. Molti analisti concordano nell'affermare che essa non si configura come una delle tante situazioni critiche congiunturali, frequenti nel sistema capitalistico, ma come una vera e propria crisi strutturale che sembra aver messo in discussione l'intero impianto economico e i fondamenti antropologici su cui si reggeva. Il libro documenta l'attualità dell'importante contributo che i francescani hanno offerto alla riflessione e alla pratica economica nei secoli XIII-XV, svolgendo un ruolo decisivo nella nascita della moderna economia di mercato e arrivando persino a fondare istituzioni finanziarie come i Monti di Pietà. Risulta davvero paradossale - ricorda l'autore - che un contributo così significativo all'umanizzazione della nuova economia sia stato dato proprio da coloro che avevano scelto di abbracciare la povertà più radicale. Proprio per questo non si può escludere che le risposte di ieri possano orientare la ricerca di soluzioni da dare ai problemi di oggi.
In un Medioevo "pieno di stupore", teatro di battaglie, custode di segreti, terra di avventure e di viaggi, di amori e paure estreme, dispensatore di attimi sottratti a un'eternità di cui pareva si cibasse ogni cosa, sorse un uomo, Giovanni di Bernardone, poi conosciuto come Francesco. L'uomo di Assisi, colui che vedeva la luce e la bellezza del suo Maestro Gesù in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma pure nel sole, nella luna, nella terra su cui camminava insieme agli altri. San Francesco, il "poverello" per antonomasia, il folle di Dio. Aldo Nove in questo suo nuovo libro non si limita a ricostruire la storia di Francesco. Lo fa dal punto di vista del nipote Piccardo, un ragazzino dapprima spaurito di fronte alle scelte radicali dello zio, ma poi gradualmente pervaso di una ammirazione giocata sullo stacco fra il riconoscimento della Verità e la coscienza di non poter essere come Francesco, di non poter seguire il suo cammino nello stesso modo. Sullo sfondo, le forti emozioni e gli sconvolgimenti di un'epoca che non fu affatto buia come talora si crede, ma viva come lo sono i linguaggi infantili, forse i soli a cogliere il momento indicibile in cui la vita di un testimone del Regno come Francesco si trasforma in esperienza condivisibile di santità.
La "scuola francescana" come guida al pensiero filosofico occidentale. La sollecitazione a un nuovo stile di pensiero, secondo il quale la verità è la forma che la libertà in esercizio assume nel tempo.
Dobbiamo nuovamente imparare a vivere della gioia come conviene a chi è stato salvato: innanzitutto l’umile e quotidiana gioia umana. Gioia di esistere come uomini e donne, gioia per ogni incontro interpersonale autentico, per ogni festa, gioia per tutto ciò che suscita, in noi e attorno a noi, stupore, meraviglia e invincibile speranza: anche questo ci insegnano Francesco e Chiara.
Thaddée Matura (1922), frate minore, è un profondo conoscitore delle problematiche inerenti alla vita religiosa e uno dei maggiori esperti di fonti francescane. Ha curato l’edizione francese integrale delle opere di san Francesco e di santa Chiara. Presso le nostre edizioni tra gli altri titoli ha pubblicato anche Incontri con Francesco d’Assisi (1995) e Francesco, maestro nello Spirito (2002).
"Solo donando si riceve. Solo nella dimenticanza di sé si ritrova se stessi. Solo perdonando si è perdonati. Solo morendo si resuscita alla vita eterna". Queste parole di San Francesco fanno da tratto conduttore della biografia del poverello di Assisi che il cardinale Comastri regala ai suoi lettori. Un testo scorrevole e per tutti, nel quale il racconto della vita del santo è intercalato da brani - noti e meno noti - estratti di suoi scritti. Un libro per la riflessione e l'arricchimento personale, nel quale si ritrova anche l'eco dei valori che guidano il papa che porta ora il suo nome.
L'autore conduce un raffronto tra il Santo d'Assisi e papa Bergoglio, cogliendo il principale punto di contatto tra i due nella missione di "restaurare la Chiesa". Da teologo ma usando un linguaggio accessibile, Boff risale nella storia per far risaltare la novità di "Francesco di Roma", che per lui si esprime con il termine "rottura". Guardando poi al presente e all'avvenire, enuclea le linee principali della sua azione pastorale incentrata sui poveri e i sofferenti - e auspica un nuovo Concilio ecumenico.
Il racconto del pellegrinaggio spirituale compiuto da Fabio Salvatore sulle tracce di Francesco d'Assisi è un viaggio dell'anima, un'avventura che lo porta a perdonare i responsabili dell'incidente stradale in cui ha perso la vita il padre, vivendo sulla propria carne quella misericordia che è stata la parola d'ordine dell'esordio del pontificato di papa Francesco. Quando si attraversa il tempo dell'amore e il tempo del dolore, occorre rallentare il passo, fermarsi a riflettere su quel che di bello e buono si è ricevuto, ma anche su ciò che di faticoso e drammatico ci ha riservato la vita. Il diario del cuore che Fabio Salvatore affida ai suoi lettori è una confessione commovente e intensa, un invito a non lasciarsi sfuggire l'esistenza, ma ad assaporarla - istante dopo istante - con tutto l'amore possibile.
In questa "Vita" risaltano le ambizioni e la vivissima intelligenza di San Francesco, le debolezze e i difetti del carattere, ma anche le superstizioni radicate che egli aveva in comune con gli uomini del suo tempo. In questo modo l'autrice ha cercato di percepire il significato della santità di Francesco e della sua dissonante diversità rispetto al contesto storico nel quale si trovò ad agire. Con una prefazione di Jacques Le Goff.
Questo lavoro si propone di partire dai risultati ottenuti dalla sterminata letteratura esistente sull'analisi degli Scritti di San Francesco per giungere ad una visione sintetica del vissuto cristiano dello stesso, letta alla luce dello sviluppo storico della sua vicenda biografica. Lo studio si presenta suddiviso in tre parti: nella prima si offrono dati essenziali sulle fonti e viene proposta una cronologia della vita di Francesco divisa in diversi momenti che costituiscono l'ambiente vitale originario dei suoi Scritti. La seconda, più ampia e analitica, ripercorre i diversi periodi" della vita di Francesco precedentemente identificati, leggendo nei diversi contesti gli Scritti che vi appartengono. La terza ripercorre brevemente la biografia di Francesco, cercando di cogliere i punti focali della sua esperienza, così come sono stati individuati nel corso dell'indagine. Emerge così con maggiore evidenza la dimensione storica dell'esperienza spirituale di Francesco d'Assisi: in tal modo diventa possibile comprendere meglio gli Scritti situandoli nel contesto vitale nel quale hanno avuto origine. "
Ci sono passaggi nella vita che richiedono una nuova partenza, segnando un punto di rottura rispetto all'equilibrio raggiunto in precedenza. Uno di questi passaggi sembra essere al centro della visione di cui tratta questo libro: le sorelle di S. Damiano l'hanno ascoltata dalla stessa voce di Chiara, che ne è protagonista insieme a Francesco, e l'hanno raccontata per esteso nelle loro deposizioni durante il Processo di canonizzazione di Chiara. Attraverso un'analisi paziente della visione e del suo contesto l'autrice di questo studio, sorella povera nel monastero S. Chiara di Milano, accogliendo il contributo di prospettive analitiche e psicologiche oltre a quello di numerosi studi storici, ci guida con mano sicura ad una lettura profonda che raggiunge il cuore di questo racconto, facendo emergere il suo significato di nuova chiamata per Chiara all'interno della sua vocazione di sorella e madre.
Migliaia di persone, ogni giorno, varcano la soglia della Basilica di San Francesco ad Assisi, il tempio che custodisce il corpo del Santo. In questo luogo unico al mondo, l'intensa spiritualità e le meraviglie dell'arte permeano il cammino del visitatore, suscitando emozioni profonde. La Basilica e l'annesso Sacro Convento hanno ospitato visite ufficiali e incontri riservati, messaggi pubblici e testimonianze private. In questo libro sono raccolti e raccontati alcuni di tali momenti, vissuti da personaggi famosi o da semplici donne, uomini e ragazzi arrivati fin qui per placare la loro ansia e cercare risposte non effimere ai loro interrogativi sul vivere. In un arco di tempo che copre cinquantuno anni (dal viaggio ad Assisi di papa Giovanni XXIII, il 4 ottobre 1962, a quello di papa Francesco, il 4 ottobre 2013), il lettore entra così nel cuore del francescanesimo attraverso gli occhi e le parole di persone - credenti o non credenti, ricche o povere, giovani o anziane - che sono state sempre accolte dalla comunità dei frati con il motto di Francesco d'Assisi "Il Signore ti dia pace": da Madre Teresa di Calcutta a Bruce Springsteen, da Michail Gorbaciov a Franco Zeffirelli, da Roberto Benigni a Renato Zero, da Andrea Bocelli a Shimon Peres, solo per citare alcuni dei protagonisti di queste pagine.
Assisi racconta questa storia inaudita: un giovane si è identificato con il Crocefisso riconosciuto in un lebbroso e la sua unione con il Signore ne ha fatto il simbolo dei costruttori di pace. A questo giovane ci ha condotti il pellegrinaggio del Santo Padre in Assisi: attraversando i luoghi del Poverello, papa Francesco ci ha aiutati a entrare nello spessore della Croce che, dal 4 ottobre 2013, è protagonista indiscussa. Le pietre di Assisi, che sono state testimoni dell'incontro tra san Francesco e il Cristo Crocefisso, sono testimoni oggi dello sguardo del Papa sempre rivolto al Crocefisso.