Si tratta di un estratto della tesi di laurea che Sr. Profico ha difeso nel 1986. L'autrice offre un importante contributo alla conoscenza di un aspetto interessante del pensiero di S. Vincenzo, nel tentativo di individuare i fondamenti del messaggio che il Santo della carità offre soprattutto nelle Conferenze alle Figlie della Carità. Viene evidenziata una certa affinità di pensiero con alcune correnti del nostro tempo, in particolare con il filosofo E. Lévinas, che pone al centro della sua riflessione l'importanza del "volto", che per lui è epifania dell'alterità. Anche in S. Vincenzo c'è questa insistenza sul volto, soprattutto quello del povero, nel quale egli invita con forza a vedere quello stesso di Cristo, indicando la necessità di "girare la medaglia" e quindi di mettersi in un atteggiamento di fede. Leggiamo nell'introduzione (p. 3): "Vincenzo è un pensatore che agisce: le sue intenzioni non restano pure elucubrazioni di cervello ma sono calate nella realtà e realizzate nell'azione. Maestro di dottrina etica, Vincenzo lo è a pieno diritto. La sua è l'etica del dono, l'etica del Volto, l'etica dell'amore, l'etica della presenza di Dio nell'uomo".
Bernardino da Siena (al secolo Bernardino degli Albizzeschi, 1380-1444), è stato un francescano e teologo italiano, appartenente all'Ordine dei frati minori. Nacque a Massa Marittima in provincia di Grosseto, l'8 settembre 1380, dalla nobile senese famiglia degli Albizzeschi, dove il padre Tollo era governatore, e lo stesso giorno venne battezzato nella cattedrale. Rimasto orfano a 6 anni, si trasferì a Siena dove frequentò gli studi e visse agiatamente, curato dalle zie. Dopo aver vestito l'abito a ventidue anni, iniziò un'intensa attività come predicatore girando e predicando con forbito linguaggio per tutta l'Italia settentrionale. La sua predicazione fu così incisiva da essere sprone di forte rinnovamento per la Chiesa cattolica italiana e per tutto il movimento francescano. Nelle sue prediche insisteva sulla devozione al Santissimo Nome di Gesù. Si ritiene che grazie a lui il Cristogramma JHS sia entrato nell'uso iconografico comune e sia divenuto familiare alla gente. Infatti ai fedeli che ascoltavano le sue prediche venivano fatte baciare delle tavolette di legno incise con il monogramma JHS, sormontato da un Crocifisso e attorniato da un sole d'oro in campo azzurro, al centro del cerchio del sole le tre lettere JHS. Il sole ha dodici raggi che san Bernardino, in relazione al nome Gesù, così descrive: I Rifugio dei peccatori; II Vessillo dei combattenti; III Medicina degli infermi; IV Sollievo dei sofferenti; V Onore dei credenti; VI Splendore degli evangelizzanti; VII Mercede degli operanti; VIII Soccorso dei deboli; IX Sospiro di quelli che meditano; X Aiuto dei supplicanti; XI Debolezza di chi contempla; XII Gloria dei trionfanti. Fu proclamato santo nel 1450 da papa Niccolò V, appena sei anni dopo la morte avvenuta a L'Aquila, il 20 maggio 1444.
Nato tra i contadini della Francia del sud, all’epoca delle Guerre di Religione, san Vincenzo è stato convertito dalla grazia di Dio per donarsi soprattutto alla gente po­ve­ra della campagna abbandonata. Per arrivare a capire il suo carisma ha dovuto attraversare le peripezie di una vita tortuosa, ma guidata dalla Provvidenza che gli ha aper­to strade impensate. Così in un’esi­sten­za avventurosa ha potuto servire i poveri di tutte le categorie sociali: dai galeotti ai trovatelli; dai rifugiati nelle città a causa del­la guerra e della fame ai cristiani schiavi in Tunisia. Ha lanciato la sfida della carità nel mondo femminile, introducendo nella Chie­sa l’organizzazione capillare del servizio ai poveri nelle parrocchie di Parigi e la no­vità di una congregazione femminile, le Fi­glie della Carità, a totale servizio dei poveri. Si è impegnato per la riforma del clero di Francia. Ha operato nell’epoca di Richelieu e Mazzarino, sostenendo la dignità e la causa del povero come vocazione fondamen­tale della Chiesa. È stato proclamato dalla Chiesa “Patrono universale di tutte le opere di carità”.
Un originale e inedito percorso mistico di Paolino, che rientra nell’ambito della riscoperta del quotidiano come luogo teologico, condizione storica privilegiata per vivere la mistica comunione con il divino, già vissuta dall’asceta nell’unione matrimoniale con la sua sposa Terasia. (Luigi Borriello)
Nel cuore della Campania Felix Paolino di Nola, letterato, poeta e iniziatore di un’esperienza monastica per molti versi inedita, appare, sul finire dell’Impero romano, come interprete indiscutibile di una rinnovata classicità, che coniuga l’umanesimo antico e le istanze del cristianesimo degli albori nella prospettiva della codificazione di una nuova cultura.
Attraverso un’attenta esegesi testuale, il saggio presenta la figura del vescovo nolano in una luce nuova, non solo dimostrando il suo apporto alla riflessione teologica del tempo, ma soprattutto individuando nei suoi scritti la presenza di un preciso progetto politico, elaborato nei termini della filosofia neoplatonica e della squisita formazione retorica che l’autore aveva ricevuto. I presupposti filosofici della cultura antica non vengono rimossi, bensì reinterpretati in una continuità di significati, volti a palesare il contenuto certo dell’annuncio salvifico. Nasce, in questo modo, anche un approccio mistico che coglie il quotidiano come terreno del vissuto dell’uomo.
Introduzione della professoressa Flora Nappi Ambrosio – Presidente dell’Archeoclub di Nola “Dott. Luigi Vecchione”.
Maria Carolina Campone
Maria Carolina Campone, PhD in Storia e Critica dell’Architettura e professore a contratto presso l’Università della Campania «Luigi Vanvitelli», è docente di lingue classiche presso la Scuola Militare «Nunziatella» di Napoli. Membro del Comitato scientifico di autorevoli riviste di classe A (Arte cristiana e Studi sull’Oriente cristiano) e relatrice in diversi Convegni Internazionali di Studi, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, fra le quali Dom Paul Bellot architetto ex-centrico (Napoli, 2017), Brigida di Svezia regina di profezia (Milano, 2012), The Church of St. John Stoudion in Constantinople (New York, 2016).
Pochi personaggi hanno avuto un impatto tanto decisivo quanto misconosciuto sulla nascita del cristianesimo come Giovanni Battista. Figura tutt'altro che marginale nello scenario politico-religioso giudaico del I secolo, paradossalmente Giovanni non ha mai potuto brillare di luce propria. Accantonando certi schemi interpretativi teologici che ne hanno a lungo distorto la comprensione e criticando il luogo comune che vorrebbe vedervi un esseno ex membro della comunità di Qumran, il volume restituisce il Battista alla sua reale fisionomia storica di stimato profeta sacerdotale, fedele al tempio e impegnato in un'opera di rinnovamento sociale d'Israele all'insegna della purità, della giustizia e della solidarietà. Una visione che influenzò il suo discepolo Gesù di Nazaret così profondamente da farne il programmatico continuatore.
Chi annuncia la Parola di Dio, pur trattando di argomenti concernenti la nostra salvezza, ha il dovere di farlo in una forma non pedante, ma «graziosa», come si diceva una volta, cioè il più possibile accattivante, incisiva, dove l'aneddoto e l'attualizzazione hanno un loro giusto spazio, e il tutto sia articolato in modo da istruire e al contempo toccare le corde del cuore, evitando lungaggini inutili che rischiano di compromettere l'interesse del lettore. Mai come oggi abbiamo bisogno di parole chiare, vere, profonde, sentite. E crediamo che uno dei modi più efficaci per trasmettere il vangelo sia quello di servirsi delle gesta umili e gloriose dei santi, luci rimaste fulgide, in un mondo che promette paradisi artificiali e poi lascia spazio all'angoscia e alla disperazione. Il testo si rivolge ai vari operatori pastorali, come anche a tutti coloro che non si accontentano di semplici notizie sulla vita dei santi, già fornite da numerose raccolte agiografiche, ma ricercano più ampie sollecitazioni spirituali per nutrirne profondamente l'anima.
Un pratico strumento dalla forma di calendario da tavolo che facilita la recita del Rosario. Contiene tutti i testi dei misteri e delle litanie da recitare. Ogni pagina aiuta la memorizzazione e lo scorrere della decina con un cursore da spostare ad ogni Ave Maria. In questo modo si possono coinvolgere meglio anche i bambini nella recita in famiglia.
Breve biografia e antologia di testi di Maria Maddalena de' Pazzi (1566-1607). I brani sono presentati secondo un preciso itinerario cronologico passando dall'esperienza mistica al semplice quotidiano fatto di salute e malattie, tentazioni e dialoghi, esitazioni e scelte (Prefazione del card. Giuseppe Betori).
I domenicani hanno segnato la storia e la spiritualità cristiana, ma poche sono le tracce lasciate dal loro fondatore. Chi è Domenico di Guzmán? Quali ragioni hanno portato questo gigante della fede a rimanere nell'ombra? Cosa rende originale e attuale la sua opera e la sua spiritualità? Per svelarne il carisma il testo ripercorre l'esperienza del Santo nella chiave dell'andata e ritorno. La storia di Domenico prende le mosse da una vita semplice. Come nel primo romanzo del ciclo epico tolkieniano - a cui il titolo allude - è rispondendo a una chiamata che l'ordinario si trasfigura: diventa avventura, spinge a fare e dire cose del tutto imprevedibili e ci restituisce a noi stessi profondamente cambiati. Ecco perché mettersi ancora oggi sui passi della "Stella del vespro" non significa incontrare un luminoso fantasma, ma riscoprire una vita, una vita da vivere.
Fratelli laici cappuccini liguri
A cura di BENI CULTURALI CAPPUCCINI DELLA LIGURIA
Non è cosa rara che in ogni tempo ci siano persone vissute santamente e che siano stimate tali dalla gente e dalla comunità cristiana. Le fraternità dei Cappuccini, presenti in Liguria dal 1530 a oggi, sono un luogo dove si impara a farsi santi insieme e dove nei secoli si sono succeduti esempi di persone semplici, fortemente radicate nella fede, che attraverso fatiche fisiche e morali sono state perseveranti nel vivere il Vangelo. Leggendo questo libro incontreremo “i Santi della por­ta accanto”; chi sono queste figure, così vicine a noi, così a portata di mano, eppure così lontane per perio­do storico e per contesto geografico di provenienza? Sono 5 fratelli laici, che abbracciano la Regola di San Francesco attraverso la professione dei consigli evangelici (povertà, castità, obbedienza) ma hanno scelto di non accedere allo stato di vita sacerdotale. Godono all’interno della fraternità degli stessi diritti dei chierici, collaborano coi sacerdoti nel ministero pastorale e hanno responsabilità nella gestione pratica o amministrativa del convento.
Il volume ci aiuta a ricordarci di queste umili figure francescane che per il loro esempio possono ancora oggi aiutarci a innamorarci di Gesù per seguirlo con purezza di cuore. I nostri “fratelli laici”, venuti da ambienti agricoli e da attività lavorative artigianali, hanno continuato nella vocazione francescana a esercitare il loro mestiere e a tenere relazioni semplici e familiari con le persone, animati sempre dalla perfetta carità di Cristo.
Il volume, attraverso varie proposte di preghiera, vuole essere un invito a rivolgersi fiduciosi a santa Bakhita per chiederne l'intercessione. Ripercorre le tappe significative della vita di santa Bakhita. Tutti i devoti di santa Bakhita o coloro che vogliono conoscerla meglio e chiedere la sua intercessione; le Canossiane.
Giovanni il Battista è l’ultimo profeta, un «uomo di frontiera», radicato nella cultura ebraica dell’Antico Testamento ma al tempo stesso inviato a “precorrere” il mondo del Nuovo Testamento e Colui che lo avrebbe annunciato, il Messia promesso. Egli vive, perciò, «una sua intima inquietudine esistenziale, chiamato a muoversi fra le consuete e sperimentate categorie del vecchio mondo ebraico e le istanze di un mondo nuovo ancora tutte da interpretare e da definire». Il profilo di questa figura austera e tormentata emerge da una rilettura, attentamente condotta dall’Autore, di alcuni brani evangelici che la riguardano e della testimonianza dello storico Giuseppe Flavio.
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive dopo aver lavorato come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato come Salesiano Cooperatore nella formazione dei giovani e delle famiglie, nonché nel volontariato sociale, ha scritto numerosi saggi pedagogico-spirituali, fra i quali sono da ricordare almeno Il vangelo dell’uomo (La Medusa Editrice, 2009), Genitori del sì, genitori del no (Effatà Editrice, 2010), La frontiera dell’ecologia umana (La Medusa Editrice, 2016).