Nata a Clavesana (Cuneo) nel 1893, visse a Bellagio (Como) e a Valle Colorina (Sondrio) dove iniziò un'esperienza di vita comunitaria con altre giovani, che sfociò nella fondazione delle Ancelle di Gesù Crocifisso. Suon Celestina ha imitato la Vergine Maria nella donazione totale della sua vita per la santificazione dei sacerdoti e delle vocazioni. Morì nel 1948.
"Mi sento indegno di servire nei malati Cristo crocifisso. Vedo in loro mio padre, mia madre, i miei fratelli, i miei figli". La storia di un padre di famiglia che, messa da parte la carriera di medico, sceglie di vivere il Vangelo servendo i poveri e i lebbrosi in Brasile. Un racconto basato sulle testimonianze di coloro che hanno conosciuto personalmente il Servo di Dio Alessandro Nottegar, fondatore della Comunità Regina Pacis. Convinto che anche gli sposi sono chiamati alla santità, si sente chiamato con la moglie a iniziare una nuova comunità di vita, fondata sulla preghiera, l'accoglienza e il servizio ai poveri. Decide così di vendere la propria eredità e di mettere il ricavato, con tutti i risparmi di famiglia, a disposizione di questo progetto. Solo un mese dopo, Alessandro muore improvvisamente a 42 anni, lasciando sole la moglie e le tre figlie. A loro si uniscono in seguito altri giovani, che vivono la loro appartenenza all'Opera nei vari stati di vita ( sposi, suore, frati, sacerdoti, laici non sposati). La Comunità Regina Pacis è stata riconosciuta dal vescovo di Verona e continua in vari Paesi con missioni a favore dei più poveri.
"Antioco Claudio, mosso da una tensione etica ed emozionale, ha avocato a sé il ruolo di custode della memoria sarda e, attraverso il ricordo, narra eventi, luoghi e persone care. Il piccolo Antioco, figlio di Sebastiano è, per il nonno sardo, il custode del tempo, erede delle sue poesie e del suo sapere: è il suo prolungamento nel futuro. Egli è il nuovo cantore, il sognatore concreto che conosce non solo la lingua, ma anche gli odori, i sapori, gli umori e lo spirito dell'essere sardo. È lui che può far risuonare una pluralità di voci, mescolare esperienze disparate e trasmettere le memorie delle sue origini sarde, le sue radici, la sua storia identitaria" (Angelica Pistacchio).
Il volume contiene delle riflessioni, sotto forma di meditazioni spirituali, sulla basilica della Sagrada Familia, il maestoso monumento situato nel cuore di Barcellona (Catalogna) e consacrato alla Santa Famiglia di Nazaret. Di pari passo viene delineata la figura di Antoni Gaudí, il geniale architetto che seppe infondere in questo luogo sia la più pura espressione del suo talento, sia la sua fervente fede cristiana. Il libro si divide in tre parti come tre sono le facciate della basilica. Gaudí ebbe l'intuizione di portare fuori, sulle facciate della basilica, i retabli, quelle che in spagnolo sono le pale d'altare, raffiguranti i momenti più importanti della fede cristiana, prefigurando la proposta di papa Francesco di "una Chiesa in uscita", di uscire dalle chiese per andare verso le periferie.
Sono passati più di sei mesi dalla morte di frate Giacomo Bini. Il desiderio di tenere viva la sua memoria, e di condividere la gratitudine al Signore per il dono di un fratello così, sono alla base di questo libro, di cui frate Giacomo è autore: "Seme di eternità. Biografia e scritti inediti". L'idea del libro è nata quando, subito dopo la morte di fra Giacomo, sono stati trovati nella sua cella a Palestrina dieci quaderni pieni di sue annotazioni, di cui nessuno aveva mai saputo nulla: dal 1982, anno della partenza per l'Africa, sino alla morte Giacomo aveva fedelmente scritto questa sorta di "diario" prendendosi del tempo per riflettere su quanto stava vivendo, per ragionare sulle situazioni, per confrontarsi con la Parola, per dare corpo ai propri sentimenti di gioia o di delusione, di gratitudine o di sofferenza... La prima parte del è una biografia di frate Giacomo, biografia composta in gran parte dalle testimonianze di tante persone che gli sono state vicine nei diversi momenti della sua vita. Una seconda parte è composta da brani dei quaderni ordinati cronologicamente, dalle primissime esperienze in Africa sino agli ultimi mesi di vita a Palestrina. Una terza e ultima parte raccoglie invece testi di Giacomo riuniti intorno a nove tematiche particolarmente importanti per la sua esperienza e la sua visione della vita francescana (comunione fraterna, missione, appartenenza, itineranza...).
"Più volte soffro interiormente perché i mass media vogliono farmi raccontare cose sensazionali, accusare, denunciare, eccitare la lotta, la vendetta... Questo non è il mio scopo. Il mio più grande desiderio è di trasmettervi il mio messaggio dell'amore, nella serenità e nella verità, nel perdono e nella riconciliazione. Voglio condividervi le mie esperienze: come ho incontrato Gesù in ogni momento della mia esistenza quotidiana, nel discernimento tra Dio e le opere di Dio, nella preghiera, nell'eucaristia, nei miei fratelli e nelle mie sorelle, nella Vergine Maria, guida del mio cammino".
"Chi è Mario Borzaga? È la domanda che mi sono immediatamente posto prima di scrivere questo libro, dopo la lettura del suo diario, fitto, preciso, profondo ed ispirato. Come spiegare una profondità d'animo di cui non riesco a percepire il fondo, che cammina in parallelo alla leggerezza di un giovane bello, intelligente, pieno di vita, martire prima di compiere 28 anni, in un angolo sperduto di foresta in Laos, e mai più ritrovato? Una vita, quella di Mario Borzaga, sceneggiata come un romanzo, che lui stesso definisce 'romanzo d'amore'." (Paolo Damosso)
“Baden - vita e pensiero di Mons. Andrea Ghetti” di Vittorio Cagnoni, già co-autore dei libri “Le Aquile Randagie” (ed. Fiordaliso) e “Sempre pronto – un profilo di don Andrea Ghetti” (ed. Ancora). Vittorio è stato un rover del Clan “La Rocchetta” del Milano 1 ed ha conosciuto molto bene Baden, che è stato protagonista della rinascita dell’ASCI, ispiratore del Roverismo italiano, Assistente Ecclesiastico del Milano 1, fino alla morte avvenuta nel 1980. Con un meticoloso lavoro di ricerca e sulla base di una vasta documentazione Vittorio ha ricostruito anno per anno la biografia di Baden e selezionato decine di scritti. Un lavoro durato oltre 10 anni, che oggi finalmente vede la luce.
Il volume si compone di due parti: la prima è una dettagliata ricostruzione biografica, la seconda un' antologia ragionata di scritti di Baden.
Tommaso Moro è stato, nel XVI secolo, uno degli uomini più potenti dell’Inghilterra. Apparentemente lontano dalla 'perfezione evangelica' che veniva identificata comunemente con la condizione del monaco celibe, povero e obbediente ai superiori: era infatti sposato, padre di figli, proprietario di terre e secondo in autorità soltanto al re. Eppure... Eppure, quando Enrico VIII gli chiede di rinunziare ai dettami della coscienza per la ragion di Stato, Tommaso non ci sta: accetta di perdere il potere, le proprietà, la famiglia e persino la vita pur di non tradire ciò che riteneva essere il progetto divino sull’umanità. Con ciò diventa non solo un santo canonizzato dalla Chiesa cattolica, ma un esempio universale di 'libertà nel mondo'. La vicenda – e le sue implicazioni teologiche – sono magistralmente evocate in questo aureo libretto di Hans Küng, certamente uno dei massimi teologi 'ecumenici' contemporanei: le condanne da parte del Vaticano non hanno impedito che i suoi numerosi libri (tra cui la trilogia Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo) siano stati tradotti in decine di lingue.
Le biografie, nella vita spirituale della Chiesa, sono state spesso un genere agiografico, consolatorio, in cui le figure di santità hanno sempre la risposta assoluta ed eroica in qualsiasi situazione. Tuttavia, in una diversa prospettiva, narrativa e capace di porsi in ascolto, a un tempo, della storia umana e delle ispirazioni di Dio, è possibile raccontare queste anime che sono state sopraffatte dalla certezza che Dio, e solo Dio, è santo. La narrazione di una biografia è, quindi, formatrice per eccellenza, anzi è pedagogia non solo all'umano, ma anche al cammino sul sentiero di Dio. Se il racconto educa alla vita e alla fede, una biografia come quella di Madre Maria degli Angeli, fondatrice delle Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino, può educare noi tutti a divenire noi stessi "narrazione di fede", guardando a quel suo camminare sulle vie di Dio, attraverso tappe ricche di sorprese e di scoperte interiori assai affascinanti e anche dense di attualità: optare per il Vangelo, impegnarsi nelle vicissitudini della Chiesa e del mondo, fare gruppo e lavorare per il Regno di Dio. Non è forse tutto qui il racconto della vita di Madre Maria degli Angeli? Di fatto, è nel giardino del Carmelo che fiorirà anche la sua esperienza spirituale.
Pietro Vigne, missionario delle campagne, è vissuto tra il XVII e il XVIII secolo. Passo dopo passo, questo infaticabile servitore di Dio trascina il lettore percorrendo i sentieri francesi dell'Ardèche e della Drôme.
Uomo equilibrato e colto, il Vigne ha consacrato la sua vita nell'evangelizzazione delle genti della campagna, con zelo e creatività. Notevole la sua idea di costruire a Boucieu-le-Roi, nell'Ardèche, un luogo di pellegrinaggio che riproduce la Via Crucis di Gesù di Gerusalemme.
Per accompagnare i pellegrini si costituirà un gruppo di donne che in seguito diventerà la Congregazione delle Suore del SS. Sacramento. La loro spiritualità centrata sull'Eucaristia e sulla Parola di Dio le conduce a proseguire l'insegnamento di Pietro Vigne al servizio dell'evangelizzazione e dei più umili. La Congregazione conta oggi una quarantina di comunità tra Europa, America latina e Africa.
Quest'opera, compilata con precisione storica e slancio spirituale, conduce il lettore del XXI secolo alla scoperta di un itinerario spirituale che sgorga da una vita interiore centrata sul bene, sull'amore di Dio e del prossimo e nasce dall'incontro tra la Congregazione delle Suore e la storica e biografa Annie Gerest.
Pietro Vigne (1670-1740) è stato beatificato da Giovanni Paolo II nel 2004.