Il volume riprende e sintetizza le tematiche che sono proprie della studiosa indiana - il diritto ai semi, la biopirateria, la non-brevettibilità della vita - leggendole sotto una luce nuova, quella che mette al centro della rinascita dell'agricoltura, non solo nei Paesi del terzo mondo ma anche nei centri sviluppati del pianeta, il recupero dei saperi e del ruolo delle comunità locali per creare un rinnovato rapporto fra l'uomo e la terra, basato sul rispetto reciproco e su un'idea di futuro possibile.
Questo libro nasce dalla spiritualità di un francescano sensibile ai problemi dell'uomo e quindi ai temi che la storia umana ha collocato nella politica, nell'economia, nella bioetica e nell'ecologia. Il progetto di pace qui illustrato include il tema cui viene dato il nome di "Pace con il creato". Progetto e relativa metodologia nascono da una profonda riflessione sul Vangelo, mediata dalla spiritualità di Francesco d'Assisi. L'autore immagina queste pagine come l'"apertura di un discorso che altri son chiamati a portare avanti per la realizzazione di una civiltà di pace".
Il libro riporta brevi ma intense meditazioni tenute in Kosovo dal cappellano Carlino durante una missione di pace della Brigata multinazionale Ovest" comandata dal Gen. La Valle. "
C’è un sogno di Gesù
che ci porta a volare oltre la paura:
è la parola delle beatitudini,
prefigurazione dell’umanità promessa
Oggi, come sempre nel corso della storia, è importante che ogni essere umano si interroghi sul tempo presente, per giungere a una visione lucida della realtà e a un’azione responsabile. Riflettendo sull’uomo come destinatario e co-soggetto di una promessa che contiene il senso del nostro vivere e che attraverso una parola dà inizio a una storia, l’autore esamina la differenza tra la promessa di unità e di progresso offerta oggi dal modello della globalizzazione e la promessa di compimento e di salvezza che è al centro del cristianesimo. Promessa, quest’ultima, ben delineata nelle beatitudini, “sogno” di Gesù che proviene dalla radice stessa della sua umanità e che è rivolto alla libertà di ogni uomo.
Roberto Mancini (Macerata 1958), docente di filosofia teoretica all’Università di Macerata, è autore di numerosi saggi su tematiche fondamentali dell’esistenza umana quali l’ascolto, la pace, il bene e la libertà. Presso le nostre edizioni ha pubblicato Il silenzio, via verso la vita e L’uomo e la comunità.
A Villaregia,frazione di Porto Viro (RO),è sorta agli inizi degli anni Ottanta la Comunità Missionaria di Villaregia (CMV),di cui questo volume presenta la storia, la spiritualità e le attività. La Comunità si è poi estesa, con varie sedi,in tutta Italia,nonché in Africa e in America Latina. In queste pagine la Comunità di Villaregia si racconta con l’intento di diffondere la conoscenza della nuova forma di vita evangelica generata dal suo carisma, che ha i tratti caratteristici della spiritualità trinitaria, della quale sono impregnate tutte le espressioni del servizio che essa presta alla Chiesa. Corredato di esperienze e testimonianze – oltre che di un inserto fotografico a colori – il libro fa memoria del provvidenziale intreccio delle strade dei fondatori e dei loro primi compagni di viaggio,e mette in luce i pilastri del carisma:comunità,missione, provvidenza. Con DVD.
AUTORI La Comunità Missionaria di Villaregia (CMV) è stata fondata nel 1981 da padre Luigi Prandin e da Maria Luigia Corona.Il carisma che ha dato origine alla CMV,e che è fondato su comunità, missione, provvidenza, è stato riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa, con decreto del Pontificio Consiglio per i Laici, il 26 maggio 2002. Oltre che in Italia, la CMV è diffusa in Africa (Costa d’Avorio) e in America Latina (Messico, Porto Rico, Perù, Brasile),dove opera a servizio dei più bisognosi di aiuto spirituale e materiale.
Suor Emmanuelle incarna la generosità, l'attenzione ai più poveri, un amore nutrito dalla sua fede in Cristo. Questa straordinaria dedizione agli altri ha la sua sorgente in un'esperienza fondante: l'avventura vissuta fra gli straccivendoli del Cairo. In questo suo libro suor Emmanuelle racconta lo choc del suo incontro con gli abitanti delle baraccopoli della capitale egiziana. Nel 1972, a sessantatré anni, sfidando il fango, i topi, le malattie, le botte date alle donne, suor Emmanuelle fa sorgere scuole, cooperative, dispensari e rivela la loro dignità a quei paria del Cairo che sono gli straccivendoli.
Autore
Suor Emmanuelle è nata a Bruxelles nel 1908. Dopo gli studi filosofici e religiosi entra nella Congrégation Notre-Dame de Sion. Insegna lettere in Turchia, Tunisia e ad Alessandria d'Egitto. Nel 1971 decide di vivere in una baraccopoli del Cairo accanto agli ultimi, soprattutto i più piccoli, e vi rimane fino al 1993. Nel 1980 fonda l'Asmae-Associazione Sœur Emmanuelle che a tutt'oggi è una ONG impegnata in diversi paesi del mondo. Lasciato l'Egitto, continua il suo impegno tenendo conferenze e scrivendo libri fino alla morte, avvenuta nell’ottobre 2008.
Una spiritualità per il nuovo millennio. Una riflessione sul pianeta Terra, organismo vivo la cui sopravvivenza è a rischio. Una sfida per l’umanità che, oggi globalizzata, può ricevere salvezza scegliendo di praticare tre virtù fondamentali: l’ospitalità, la tolleranza, la commensalità.
Dalla quarta di copertina:
Il tipo di relazione che l’umanità ha stabilito nel corso degli ultimi secoli con la natura, sfruttando tutte le sue risorse naturali in modo sfrenato, ha provocato due minacce, con gravi conseguenze prevedibili.
La prima riguarda il pianeta Terra come un tutto. Gli squilibri stanno decimando la biodiversità e mettendo a rischio la biosfera. Non è più garantito il futuro del sistema-vita. Per affrontare una tale minaccia urge proclamare e vivere un’etica dell’impegno, della corresponsabilità collettiva, della solidarietà e della compassione.
La seconda minaccia riguarda l’umanità, oggi globalizzata. Abbiamo costruito una macchina di morte capace di porre fine alla specie umana o di dividerla tra quei pochi che posseggono tutti i mezzi di vita e i molti che sono abbandonati alla propria sorte. Per opporsi a questa minaccia abbiamo bisogno di alcune virtù fondamentali: l’ospitalità tra le persone, i popoli e le culture; la convivenza, il rispetto e la tolleranza di fronte alle diversità; e infine la convivialità che significa potersi sedere insieme alla stessa mensa, mangiare e bere come un’unica, grande famiglia. Il risultato della pratica di queste virtù è la cultura della pace.
Sono questi i temi che le tre parti di quest’opera, Spiritualità per un altro mondo possibile, vogliono svolgere e approfondire.
I responsabili del VIS hanno organizzato per i primi giorni di gennaio 2009 un Congresso Internazionale sul tema "sistema preventivo & diritti umani", suscitando un grande interesse per le prospettive che tale tema fanno intuire.
La via dei diritti umani, infatti, appare come una reale possibilità di "globalizzare l’impegno educativo" e di accrescere le opportunità di collaborazione con tutti "i benefattori dell’umanità" disposti a condividere l’impegno educativo.
Considerando attentamente queste opportunità, si è pensato di offrire un vero e proprio strumento di riflessione per aiutare a comprendere la fecondità di questa via educativa.
Se i salesiani scelgono di entrare decisamente in questa nuova prospettiva di attuazione della loro missione, devono essere convinti di diventare protagonisti di un percorso che li obbligherà a confrontarsi con la realtà attuale nei suoi limiti e nei suoi traguardi di umanizzazione. Questo confronto farà apparire tante volte insufficiente un adeguamento all’esistente e richiederà esigenze di superamento, di trascendimento del dato per ulteriori traguardi (sia nella definizione dei diritti che nei percorsi di umanizzazione) a cui solo per pigrizia si potrebbe rinunciare. Entrare in questo nuovo percorso è segno di speranza, di futuro, di coraggio profetico.
La schiavitù non è affatto scomparsa: oggi si stimano circa ventisette milioni di schiavi. Se ne sa però troppo poco ed è proprio l'ignoranza a favorirne sopravvivenza e diffusione. Gli schiavi sono individui privati della libertà, costretti a lavorare senza possibilità di scelta, senza tutela, non pagati, in condizioni spesso disumane. Non si trovano solo nei paesi sottosviluppati, ma sono occultati anche nelle ricche capitali dell'Occidente democratico. Gli schiavi hanno un bassissimo costo, sono "usa e getta", rischiano la vita quotidianamente con lavori pericolosi o nella prostituzione, sono esposti a soprusi di ogni tipo, non più in base alla razza, bensì a causa della miseria.
A partire da una prospettiva che viene dall'Oriente, il volume si prefigge di disinnescare il pericolo che l'affermazione dell'identità - etnica, culturale, religiosa - di un gruppo diventi motivo di conflitto in una società pluralista. Descrive, in modo semplice e ricco di esemplificazioni, come la dottrina politica e sociale dell'Occidente sia giunta a coniugare la diversità con la democrazia, come all'interno delle singole religioni si diano delle concezioni diversificate sul tema (l'integralismo, le concezioni moniste e quelle plurali, l'accettazione di differenze…), come alcune religioni nella storia abbiano prodotto dei modelli politici e sociali che manifestano difficoltà ad accettare la differenza e come in quasi tutte le religioni siano ravvisabili tratti su cui è possibile fare forza per creare armonia vivendo in un mondo pluralista.
Sommario
Presentazione. Michael Amaladoss: la teologia nel pluralismo delle culture (F. Strazzari). Prefazione: Creare armonia in un mondo pluralista. 1. Religioni in conflitto. 2. Una democrazia sociale pluralista. 3. Multiculturalismo. 4. Può la verità essere plurale? 5. Un solo Dio e molte religioni. 6. Vivere insieme.
Note sull' autore
Michael Amaladoss, nato a Tamil Nadu (India), è sacerdote della Compagnia di Gesù, nella quale è stato consigliere generale. Attualmente è direttore dell'Istituto di dialogo con le culture e le religioni a Chennai (India). Ha scritto 22 libri e circa 350 articoli; tra i volumi ricordiamo Making Harmony: Living in a Pluralist World; The Dancing Cosmos: A Way to Harmony; Peace on Earth e We Believe. Presso le EDB ha pubblicato Il volto asiatico di Gesù (2007).
"Caro bimbo, ma quanto mi costi?" Alzi la mano quel genitore che non si è posto -almeno una volta nella vita - questa fatidica domanda. Del resto è inutile negarlo: non è solo il latte in polvere a costare di più in Italia. Da noi tutta la spesa per il bambino è più cara che nel resto d'Europa: dagli omogeneizzati alle pappe, dai pannolini ai vestitini, dai giocattoli ai prodotti per l'igiene, dai farmaci alle visite dei pediatri. Un'anomalia alla quale non si sottrae nemmeno il periodo della gravidanza, tra esami diagnostici, articoli premaman e corredino per il neonato in arrivo. Il motivo? Non volendo far mancare nulla ai nostri amatissimi frugoletti, anche di fronte a prezzi spropositati o ad aumenti ingiustificati, finiamo per non rinunciare all'acquisto. Complice la pubblicità che in questo senso gioca un ruolo fondamentale. Eppure basterebbero un po' di attenzione e le giuste informazioni per operare - anche nel campo degli acquisti per i più piccini scelte consapevoli e all'insegna del risparmio.<br/