La riforma liturgica scaturita dal Concilio Vaticano II ha distribuito le letture in modo che durante l'anno siano letti tutti e quattro i vangeli. Il lezionario è diventato così per i sacerdoti, ma anche per tanti laici, un libro per la meditazione quotidiana. In entrambi i casi sono utili dei sussidi. Il loro scopo non è l'interpretazione scientifica dei testi e neanche la formulazione di prediche stilisticamente composte. Si tratta piuttosto di pensieri suscitati dalla Scrittura che ci conducono ad un senso spirituale, profondo, universale di questa Parola, che assume così per noi un valore esistenziale. La lunga frequentazione avuta da p. Spidlík con i Padri fa sì che i pensieri qui proposti abbiano la freschezza della tradizione viva, quella in cui la Parola rimanda alla vita e la vita, penetrata dalla Scrittura, diventa criterio per la sua comprensione. Il volume contiene l'intero ciclo degli anni A, B, C, le principali feste dell'anno liturgico e, inoltre, il vangelo quotidiano.
Questi brevi commenti alle letture domenicali dell'anno liturgico B nascono dall'esigenza di offrire un breve e immediato spunto di riflessione e di attualizzazione della parola di Dio. Il binomio vita-fede è stato il criterio guida, affinché la parola di Dio non risulti lontana dalla quotidianità, ma in essa sia incarnata e contestualizzata. La parola di Dio può diventare quel filo conduttore che mette insieme e dà un senso agli eventi della nostra storia, permettendo di dare a essi un orientamento e divenire così vita in noi.
Questo volume offre i commenti ai Vangeli festivi dell'Anno B. Il taglio è volutamente meditativo e conduce il lettore a ravvivare la sua fede in Gesù, il Messia, il «Figlio di Dio!» (Mc 15,39). Vengono ora offerti come un aiuto prezioso a chi desidera approfondire i Vangeli della domenica e delle feste. L'autrice fa seguire al suo commento una preghiera: un invito a vivere nella luce della Parola ascoltata e accolta.
Parole che si vedono costituisce la raccolta, riveduta e corretta, dei commenti esegetico-spirituali ai Vangeli della Domenica dell'Anno B che l'autore ha scritto per il settimanale L'Avvenire di Calabria. La Parola ha poi incontrato spontaneamente l'immagine, che ha preso forma per mano di una giovane disegnatrice. Da questo dialogo tra due differenti linguaggi e sensibilità, è nato il libro che, come ogni opera generata dalla fede, spera di suscitare nei lettori più amore per il Vangelo. Parole e vignette perché Dio si è rivelato nella Parola fatta carne, e i cristiani sono chiamati a riprodurre nella storia il volto dell'Amore, con profondità di sguardo e strappando un sorriso ai fratelli.
Il titolo di questi commenti ai Vangeli festivi dell'anno B, scritti a quattro mani e con il duplice sguardo di un religioso e di una laica, è ripreso da un'espressione di Giovanni Paolo II: "L'amore mi ha spiegato ogni cosa, l'amore ha risolto tutto per me" (Canto del Dio nascosto). Il Vangelo è l'amore stesso di Dio contenuto nell'annuncio e nella testimonianza pasquale di Gesù, e può essere compreso solo nello Spirito, che è amore. Leggendo e ascoltando il Vangelo insieme, uniti nel suo nome (Mt 18,20), riceviamo occhi e cuore nuovi: lo Spirito ci spiega ogni cosa (Gv 14,26) e ci svela il segreto della nostra vita, nascosto nella Parola scritta e custodita dalla Chiesa, per esserne testimoni. Guardiamo a Maria, Madre della Chiesa, che prima di partorire il Verbo fatto carne, si fa grembo che accoglie e custodisce la Parola, concepisce con il suo "eccomi" l'Amore che fa nuove le cose, e lo genera nelle opere.
L'VIII e IX Omelia sulla Genesi di Giovanni Crisostomo concentra l'attenzione sulla Parola divina che plasma l'uomo e la donna a immagine e somiglianza di Dio e li pone come custodi e signori del giardino della creazione (cfr Gen 1,26).
Da qui deriva la grande dignità di ogni essere umano, a cui fondamento sta tutto il cammino spirituale. A partire da questa stessa dignità san Giovanni Crisostomo trae anche degli insegnamenti e dei consigli per la morale di tutti i giorni e per le relazioni interpersonali.
Commento esegetico dei Vangeli delle domeniche dell’anno liturgico B secondo il testo di San Marco. Centrale è l’intento pedagogico, riattualizzare la centralità della domenica come Pasqua settimanale.
L’approccio al Vangelo è vissuto come incontro con Gesù, non uno studio di un fatto del passato ma una relazione che cambia la vita. Il testo è impostato per la meditazione personale ed anche per un dialogo con chi è in ricerca del significato della propria vita, ha un taglio “esistenziale”.
Alla fine di ogni capitolo l’autore inserisce alcuni articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC)
Autore: Fratel Donato Petti laureato in teologia alla Pontificia Università Lateranense e in Lettere alla Sapienza, insegnante di liceo e docente universitario. Già Provinciale italiano dei Fratelli delle Scuole Cristiane e direttore della “Rivista Lasalliana”.
Omelie per l'anno liturgico - ciclo B - per rivivere i vari misteri della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. Come il già pubblicato volume di Omelie del ciclo A, anche questo libro si articola in gruppi di Omelie pensate e scritte per il tempo di Avvento, di Natale, di Quaresima, per il tempo pasquale e la solennità del Signore, per le domeniche del tempo ordinario.
L'autore ripercorre le omelie di Origene, Padre della Chiesa Orientale, sugli scritti biblici di Geremia, sottolineandone meticolosamente i numerosi aspetti spirituali. L'approccio sapienziale al testo rende l'opera una lettura approfondita e rilevante, mettendo in risalto il pensiero di Origine, figura dal ricchissimo lascito teologico e filosofico, in rapporto con il Profeta Geremia e il suo ruolo nelle Scritture.
Un testo composto da due contributi sul tema attuale e concreto dell'omelia, nel suo contesto liturgico e nel suo valore per la vita ecclesiale comunitaria e personale. «Una intensa e felice esperienza dello spirito, un confortante incontro con la Parola, una fonte costante di rinnovamento e di crescita» (EG 135): così papa Francesco definisce, in Evangelii gaudium, l'omelia, nella consapevolezza di uno scarto da colmare tra l'ideale del desiderio e il limite della realtà, rispetto al quale il sentire del popolo di Dio non manca di far sentire la propria voce. Colui che predica viene a contatto consapevole con la forza performativa della Rivelazione, con la vitalità della Tradizione, con la presenza dello Spirito Santo, e riconosce, in questo orizzonte tutto pneumatologico, la possibilità storica che l'omelia contribuisca alla crescita e allo sviluppo della fede. L'omelia è ancora capace di suscitare la fede in chi ascoltam proprio in forza del suo legame con la stessa parola del Risorto e il mandato dato dagli apostoli? E allo stesso tempo, qual è il compito oggi dell'omelia rispetto al patrimonio comune (e non sempre comunitario) della fede? Infine cosa vuol dire nell'era della tecnica e dei social essere testimoni?
Considerato da insigni studiosi l’opera più significativa della mistica cosiddetta renana, che ha in Eckhart, Taulero e, appunto, Suso stesso, i rappresentanti più noti, il
Libretto della verità è però anche una delle più complesse. Nell’arco di poche pagine esso affronta infatti, sotto forma di dialogo, alcuni dei temi speculativamente più ardui di quella radicale esperienza religiosa, che ha segnato in modo indelebile la storia della spiritualità. In che senso si deve pensare Dio come Nulla?
E in che modo l’uomo deve annichilire se stesso per farsi uno col Nulla divino? E questa unione dell’uomo con Dio fino a che punto cancella l’umanità? E, ancora, l’uomo così divinizzato è diventato impeccante, al di sopra del bene e del male, come sostengono i Fratelli del libero spirito, e come è stato imputato a Meister Eckhart?
A queste e ad altre simili cruciali domande, Suso risponde facendo uso di una razionalità molto fine, in grado di distinguere e comprendere insieme, senza contraddizione, anche le cose apparentemente contrarie; così il Libretto della verità anticipa la dialettica della coincidentia oppositorum di Nicolò Cusano (e poi di Hegel), mostrando la sua intima connaturalità col cristianesimo stesso – religione della umanità e divinità di Cristo – senza la quale esso non è veramente compreso.
Marco Vannini è il maggior studioso italiano della mistica tedesca, pre- e post-protestante, traduttore di Eckhart, della Teologia tedesca, di Valentin Weigel, Sebastian Franck, ecc. In questa stessa Collana ha pubblicato Contro Lutero e il falso evangelo (2017) e curato (con Giovanna Fozzer) Seicento distici di sapienti di Daniel von Czepko, Il pellegrino cherubico di Angelus Silesius (2018) e Scritti religiosi di Hans Denck (2019).