Ragione e fede sono state spesso rappresentate come opposte, inconciliabili tra loro, con grave detrimento dell’una e dell’altra.
Infatti una ragione che non sia chiusa in sé stessa scopre un’intima vocazione a ciò che la precede e la supera, a una pienezza che l’uomo non può darsi da sé e che pure attende.
Proprio l’esperienza di una inestinguibile attesa porta l’uomo a mettersi in cammino per scoprire ciò che può dare alla propria vita una prospettiva di ferma e sicura speranza.
A sua volta la fede, se non vuole cristallizzarsi e ridursi a dottrina, ha bisogno dell’uomo che interroga e che cerca. Ciò che la ostacola non è il domandare, ma, al contrario, la chiusura a ogni forma di domanda.
Queste pagine ripercorrono il magistero di Benedetto XVI, seguendo quello che lui stesso ha indicato come filo rosso del suo pensiero: il rapporto tra fede e ragione. Non si tratta di una questione accademica, bensì del futuro di ciascuno, della Chiesa e dell’intera umanità.
Una fede separata dalla ragione, infatti, è inevitabilmente separata dalla vita e non sa più indicare la strada dove si incontrano la libertà dell’uomo e il dono che Dio fa di sé.
Prefazione di Christoph Ohly
Postfazione di Andrea Bellandi
Nel nuovo volume (n° 13) dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI vengono raccolti tutti i libri-intervista da lui realizzati, sia da cardinale che da pontefice (tomo 1 e tomo 2).
AUTORE
Joseph Ratzinger – Benedetto XVI (1927-2022) e` stato teologo, arcivescovo di Monaco – Frisinga, cardinale, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Nel 2005 e` stato eletto Pontefice, assumendo il nome di Benedetto XVI. E` in corso la pubblicazione della sua Opera Omnia in lingua italiana, a cura di Pietro Luca Azzaro e Lorenzo Cappelletti.
Nel nuovo volume (n° 13), tomo 3, dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI vengono raccolte tutte le interviste giornalistiche di Ratzinger, comprese quelle inedite in italiano e qui tradotte per la prima volta.
AUTORE
Joseph Ratzinger – Benedetto XVI (1927-2022) e` stato teologo, arcivescovo di Monaco – Frisinga, cardinale, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Nel 2005 e` stato eletto Pontefice, assumendo il nome di Benedetto XVI. E` in corso la pubblicazione della sua Opera Omnia in lingua italiana, a cura di Pietro Luca Azzaro e Lorenzo Cappelletti.
L'Istituto Paolo vi di Brescia prosegue nella pubblicazione del Carteggio (1914-1933) di Giovanni Battista Montini-Paolo vi relativo all'anno 1930, quarto tomo del secondo volume dedicato agli anni fucini dal 1924 al 1933. L'iniziativa si inserisce nel solco di un progetto editoriale di lungo respiro che, avviato all'inizio di questo millennio per la cura di Xenio Toscani, si è già concretizzato nella stampa di un primo volume in due tomi riguardante gli anni dal 1914 al 19231, e di tre tomi del secondo volume per gli anni 1924-1925, 1926-1927 e 1928-19292. Il presente tomo è interamente consacrato al 1930 e accoglie un totale di 824 corrispondenze, 201 autografe di Giovanni Battista Montini e 623 di altri mittenti. Rispetto agli anni precedenti è da evidenziare una diminuzione delle lettere di Montini in rapporto a quelle ricevute, mentre l'orizzonte dei corrispondenti si dilata. Ai familiari e agli interlocutori che detengono ruoli di responsabilità nella Chiesa, nella società, nella politica e nella cultura (consiglieri nazionali della fuci, presidenti e assistenti ecclesiastici dei circoli fucini, professori delle università, intellettuali italiani e stranieri, autori di opere di grande importanza per la vita culturale e spirituale, vescovi e superiori di congregazioni religiose, esponenti della Curia romana...), si aggiunge un numero rilevante di studenti e di semplici "militanti" fucini che si rivolgono all'assistente ecclesiastico generale pur senza esigere una risposta, ma desiderosi di condividere informazioni sull'attività dei circoli locali e inviando ringraziamenti, saluti e auguri.
Giovanni XXIII si abbandonò nelle mani di Dio e si rese disponibile allo Spirito per essere strumento della sua azione. Con la convocazione del concilio Vaticano II è stato in grado di avviare un processo di riforma e rivitalizzazione della Chiesa. Nella sua figura troviamo, allora, ancora oggi un compagno di cammino, che ci incoraggia e ci conforta nel processo di rinnovamento sinodale che stiamo vivendo. Luis Marín de San Martín in questo libro, omaggio alla memoria del "Papa buono", ripercorre la vita di Angelo Roncalli ed espone dieci parole chiave della sua spiritualità attraverso le sue stesse parole, che parlano direttamente al nostro cuore. Arricchiscono l'opera tre testi fondamentali: il discorso di inaugurazione del Concilio, il discorso alla luna e il testamento.
Nei duemila anni di storia della Chiesa è esistito un solo papa inglese, Nicola Breakspear, un figlio illegittimo, un povero che, grazie allo studio, alla fede e al coraggio, nel 1154 divenne uno degli uomini più potenti del mondo, assumendo la tiara papale come Adriano IV. Operò con onore in Francia, Norvegia e Spagna, per poi dedicarsi a contenere la prepotenza di Federico Barbarossa. Pochissimo conosciuto e stimato anche in Inghilterra, questa è la prima biografia a lui dedicata, che illustra la sua grandezza.
Il modernismo è il tentativo di conciliare la teologia cattolica e la filosofia moderna. Questo libro riunisce tre documenti di papa San Pio X che, a distanza di più di un secolo dalla loro pubblicazione, rimangono - oggi forse più di ieri - pietre miliari nella difesa della fede cattolica: la Grave Allocuzione dell'aprile 1907, il decreto del Sant'Uffizio "Lamentabili sane exitu", e la lettera enciclica "Pascendi Dominici gregis". Quest'ultima è una diagnosi accurata della natura, delle cause e degli effetti del modernismo, e indica utilissimi rimedi per debellarlo dalla Chiesa. Si tratta dunque di una guida indispensabile per comprendere e contrastare il modernismo teologico e rispondere alle sfide e alle devianze del mondo contemporaneo.
Il libro racconta la transizione del papato dalla fine dell'antico regime agli ultimi tre pontificati, nuovi ma con limiti evidenti di governo. In una crisi profonda del cattolicesimo l'assolutismo papale sembra essere al suo apogeo ma non riesce a riformare la curia romana e si scontra con difficoltà serie: il rapporto con il denaro, la comunicazione, la problematica santità papale. L'eredità di Ratzinger resta fondamentale, tra l'altro, per il rapporto con l'ebraismo, per la riflessione sull'estinguersi della fede in Occidente e per l'azione lucida e determinata contro lo scandalo degli abusi, ma poco efficace è stato il suo governo. Irrisolto e contraddittorio risulta invece il pontificato di Bergoglio, caratterizzato da una decisa volontà riformatrice ma anche da scelte che hanno finito per accentuare le divisioni nella Chiesa, rendendo in questo modo urgente una riflessione sull'esercizio del potere papale e sulla collegialità episcopale.
Nell'opera sono messe a confronto due posizioni: quanto è stato imposto e tramandato dalla massoneria e l'impegno e l'attività storicamente documentate di Pio IX. La posizione della massoneria è insegnata nella scuola di Stato dal 1848 ed è la ricostruzione abituale del cosiddetto "Risorgimento". Pio IX è sempre stato presentato come una persona incapace di comprendere le novità culturali e politiche del suo tempo, mentre ha compreso profondamente la situazione dei tempi e si è comportato in modo corretto, come afferma don Bosco nella presentazione che ne fa nel Bollettino Salesiano del 1878 alla morte di Pio IX. Si tratta di rifare la storia e presentarla secondo una visione critica e documentata, superando le ideologie. Pio IX è stato contrario ad ogni forma di guerra e, di conseguenza, contro il progetto del Regno di Sardegna di conquistare ed annettere i vari Stati dell'Italia, mentre era aperto a forme confederali.
Con un ricordo personale e inedito del card. Comastri, che come collaboratore ha vissuto da vicino gli ultimi mesi della vita di Karol Wojtyla, il libro - con numerose fotografie e testi didascalici - racconta la storia umana e pastorale di san Giovanni Paolo II, dalla nascita alla canonizzazione.
Prima di abbracciare, riconoscendo la propria vocazione più autentica (già da tempo, peraltro, intravista dal suo grande protettore, il principe-arcivescovo di Cracovia, Sapieha), la carriera che lo avrebbe portato sul trono di Pietro e fatto diventare il vicario di Gesù Cristo, l'uomo che sulla Terra rappresenta il Figlio di Dio, che 'fa le veci' della seconda persona del Dio trinitario, Wojtyla è stato un fecondo drammaturgo. L'importanza del fatto non sta tanto nella circostanza che, nell'intera storia dei papi, soltanto uno prima di lui (e ben cinquecento anni prima) ha scritto per il teatro, ma nella "coincidenza dei fini" del Wojtyla autore e del Wojtyla sacerdote, cardinale e poi papa. Sarebbe cambiato soltanto lo strumento per compiere quella che, fin da giovane, Wojtyla ha sentito essere la propria ineluttabile missione. La sua produzione letteraria è importante, quindi, oltre che in sé - si tratta di opere di grande intensità poetica e di notevole forza drammatica - anche perché consente di cogliere le ragioni profonde e i sentimenti che ispirarono l'azione di questo personaggio dal quale la storia contemporanea è stata fortemente segnata.
Editoriale studi Goffredo Zanchi, Il sinodo diocesano del 1910; Documenti Giancarlo Carminati, Vicende e intrecci nel carteggio Angelo Giuseppe Roncalli - Fortunato Benzoni Vincenzo Pergolizzi, La deposizione di monsignor Angelo Giuseppe Roncalli al processo di Norimberga (giugno 1946); Archivio Juanita Schiavini Trezzi, L'Archivio personale di papa Roncalli.