Il testo fondamentale della piu grande mistica del XIII secolo. Opera in 2 volumi.
È un racconto appassionato e avvincente, nel quale troviamo tutti i temi fondamentali della spiritualità cristiana: l’amore di Dio per noi, Gesù Cristo che ci rivela il Padre, nel mistero dell’incarnazione, con la presenza e il ruolo di Maria, nel mistero della croce, nel nostro inserimento in Cristo, fino alla pienezza della sua età in terra e della sua gloria in cielo. Tutto allora consiste nel cercare la Sapienza, la vera Sapienza, che è Gesù Cristo. Chi ha Lui, ha tutto. Chi non ha trovato Lui, anche se sembra essere sapiente agli occhi del mondo, ancora non possiede nulla. Per cercare e trovare la Sapienza, Gesù Cristo, bisogna conoscerla: qual è la vera personalità di Gesù Cristo? Guardiamo come è vissuto in mezzo a noi. Come si è comportato: soprattutto contempliamo la sua bellezza, la dolcezza e l’amore dimostrato fino a morire per noi. I capitoli che parlano delle sofferenze di Gesù Cristo sono i più forti. Infatti Montfort termina l’esposizione dicendo: la Sapienza è la Croce e la Croce è la Sapienza.
Piccola opera teologica di Anselmo, tesa a indagare il mistero del male (mysterium iniquitatis), cioè il distacco originario da Dio, Sommo Bene, di un'intelligenza angelica. Essa fa parte, con il "De veritate" e il "De libertate arbitrii", di una trilogia composta, probabilmente, tra il 1080 e il 1085, quando Anselmo era priore di Bec. L'argomento che accomuna i tre trattati è la rettitudine: Satana è caduto perché non volle perseverare nella giustizia e perché volle essere simile a Dio, anteponendo il proprio arbitrio alla volontà divina, e fu giustamente punito.
L’opera raccoglie per la prima volta gli scritti completi di Benedetta Bianchi Porro:
I diari nei quali Benedetta, obbedendo a una precisa indicazione della madre, fin da bambina si abituò a descrivere la vita intorno a sé. I pensieri scritti su suggerimento di padre Luciano Viale: frasi incisive, aforismi che evidenziano il formarsi della spiritualità di Benedetta.
L’epistolario dove, attraverso le lettere scritte e ricevute, Benedetta fece conoscere ad un numero crescente di persone la vita intensa che si andava sviluppando nel suo spirito.
Gli scritti minori, temi ed esercitazioni scolastiche attraverso le quali è possibile conoscere soprattutto l’adolescenza, la formazione e la vita di famiglia di Benedetta.
Benedetta Bianchi Porro (1936-1964). Studentessa di medicina per il desiderio di incontrare e servire i fratelli, fu colpita da una terribile malattia che la costrinse a letto. Privata progressivamente della vista e dell’udito, manifestò un indomito coraggio, una curiosità giovanile, una carica umana che attirarono a lei un gruppo crescente di amici. È con questa compagnia e nella vita famigliare che si compie il cammino spirituale di Benedetta. Un cammino che trova nell’Amore di Dio e in Gesù Cristo il suo punto di arrivo.
Del 23 dicembre 1993 è il Riconoscimento delle virtù eroiche.
Il curatore dell’opera, don Andrea Vena, ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo Benedetta Bianchi Porro. Biografia autorizzata (2004).
Il volume propone la prima traduzione in lingua italiana, con ampia introduzione e ricco commento, di uno scritto cristiano in passato attribuito a san Cipriano, vescovo di Cartagine, ma oggi ritenuto opera di un ignoto vescovo operante verosimilmente a cavallo tra III e IV secolo. In questa catechesi rivolta ai fedeli, l’autore mette in evidenza la connotazione idolatrica e le gravi implicazioni morali connesse al gioco dei dadi.
Per argomento lingua e stile, lo scritto costituisce qualcosa di unico nella letteratura cristiana dei primi secoli, e dunque rappresenta una testimonianza di straordinario interesse per conoscere sia il gioco d’azzardo nel mondo tardoantico sia la posizione della Chiesa in merito ad esso. Tale pratica doveva all’epoca essere piuttosto diffusa, se il concilio di Elvira, all’inizio del IV secolo, prendeva provvedimenti contro i cristiani che giocavano ai dadi per denaro, allontanandoli dalla comunione finché non si fosse completamente estirpato il loro vizio.
Sommario
Introduzione. Il gioco dei dadi: testo critico e traduzione. Commento. Bibliografia. Indici.
Note sulla curatrice
Chiara Nucci, laureata in lettere classiche presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Perugia, è docente di latino e greco al Liceo classico. Il lavoro sul De aleatoribus costituisce uno sviluppo della sua tesi di laurea, discussa in filologia patristica.
Teresa di Gesù Bambino è la figura più recentemente annoverata tra i ‘dottori della Chiesa’: Giovanni Paolo II l’ha infatti proclamata tale il 19 ottobre 1997.
In un tempo in cui la Chiesa italiana è invitata a meditare sulla speranza e in cui anche i novissimi necessitano di essere predicati nel nome della consolazione e della serenità, l’autore ricostruisce il pensiero escatologico della giovane carmelitana, morta a soli 24 anni, sulla base soprattutto degli scritti da lei lasciati. Il suo sforzo è quello di presentare in una sintesi organica le tante intuizioni sul tema dell’Aldilà sparse nelle prose e nelle poesie di Teresa: facendo leva su una concezione singolare e del tutto evangelica della paternità di Dio, ella invita a pensare agli ultimi avvenimenti non con sentimenti di paura e di terrore, ma con l’animo aperto alla Misericordia infinita e alla certezza della sua volontà di salvezza universale.
Sommario
Introduzione. 1. Teresa figlia del suo tempo. 2. La formazione teologica. 3. Le grandi intuizioni della “piccola” Teresa. 4. Il tempo dell’esilio. 5. La morte e il giudizio. 6. Purgatorio e inferno. 7. Il Cielo di Teresa. 8. Teresa «Dottore della Chiesa». Conclusione. Appendice: piccola rassegna di poesie. Bibliografia essenziale.
Note sull'autore
Giordano Frosini ha pubblicato presso le EDB diversi volumi nei quali la teologia è ripensata con un impianto sistematico, ma con linguaggio e con sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente: Aspettando l’aurora. Saggio di escatologia cristiana (1994, 31996); Una Chiesa possibile (1995, 22004); La Trinità mistero primordiale (2000); i volumi dedicati a Dio Padre (Incontro al Padre. Una Teo-logia per tutti, 1998, 21999), a Gesù Figlio («Chi dite che io sia?». Una cristologia per tutti, 1997), allo Spirito Santo (Lo Spirito che dà la vita. Una sintesi di pneumatologia, 1997, 21998); Teologia oggi. Una sintesi completa e aggiornata (1996, 21997); Spiritualità e teologia (2000); Desiderio di infinito. Il cristianesimo e le aspirazioni dell’uomo (2001); La risurrezione inizio del mondo nuovo (2002), Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità (2005). Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco. Collabora a quotidiani, periodici e riviste scientifiche.
Per chi ascolta con orecchi sensibili,
il discorso catechetico
è ciò che l’aratro è per la terra e l’acqua per chi è assetato
... dove ci sono pace e tranquillità,
là lo Spirito santo riposa.
Le Piccole catechesi, qui presentate per la prima volta in una traduzione italiana, sono una raccolta di 134 brevi omelie rivolte da Teodoro Studita, igumeno del monastero di Studio a Costantinopoli, ai monaci della sua comunità. Il contesto in cui furono pronunciate è particolare: la comunità studita, infatti, per la sua aperta presa di posizione in difesa del culto delle immagini, si trovava in esilio, nella miseria materiale e nel continuo timore di una possibile ripresa delle persecuzioni da parte dell’imperatore. Il martirio era una possibilità reale. E forse sta proprio qui il segreto della loro grande fortuna nel monachesimo orientale: le generazioni successive di monaci non solo vi hanno potuto riconoscere una sintesi autentica dell’intera tradizione dei padri, ma nell’esperienza vissuta dalla comunità studita e riflessa in queste catechesi hanno potuto leggere la verità ultima della propria vocazione cristiana e monastica: il martirio vissuto per amore “eis télos”, fino alla fine.
Una essenziale ma precipua introduzione al pensiero, alla vita e alle opere di Gregorio Nazianzeno, uno dei Padri Cappadoci, da parte di un importante studioso di patristica.
DESCRIZIONE: Quattrocento anni fa, da un piccolo paese, Olera, remotissima frazione bergamasca e tuttavia importante nodo di comunicazione con la Svizzera e la mittel-Europa, da umile famiglia, e da una condizione di inesistente istruzione e cultura, ricevette i natali Tommaso Acerbis: tanto semplice la sua origine quanto acuta la sua intelligenza, egli riuscì a infrangere ogni regola consuetudinaria del tempo e accedere a un minimo di istruzione. Il frate cappuccino bergamasco, quasi sconosciuto ai più, fu una "guida di anime", prova vissuta di amore cristiano fattivo: un temperamento singolare e contagioso nel patire ed agire condividendo il destino del suo prossimo, povero o ricco che fosse, con l’idea che ciascuno si rendesse veicolo di un progetto insostituibile, quello di Dio. Un uomo che, spinto da tanto ardore proprio "sulle strade", viaggiò molto e incontrò Papi e Imperatori, realizzando con la sua esperienza concreta il senso autentico della Riforma cattolica. Un paradigma del cristiano che vive ogni attimo come dono e memoria di un Altro, e il proprio sforzo come debole riflesso di una chiamata più alta.
In questo libro, con linguaggio piano, si tenta di restituire integralmente la personalità multiforme, l’impegno, la devozione e l’acume che ne resero l’opera Fuoco d’amore una delle letture preferite del Papa suo conterraneo, Giovanni XXIII.
Ambrogio Amati, giornalista professionista, è autore di Grazie, Papa Giovanni! (Editrice Ancora) e Maddalena, Maddalena (Edizioni San Paolo).
Laila Nyaguy ha pubblicato la favola Chi ha rapito Gesù Bambino (Edizioni Villadiseriane) e Quel treno da Fiume (Versiliana Editrice). Per le edizioni Kolbe, insieme a Paolo Mazzoleni, ha scritto Albano e il suo Santuario - un paese, un prodigio e la storia e Santuario Madonna delle Rose.
Avviene ai parroci e ai Vescovi di restare confusi davanti all'ignoranza di molti fedeli. Per loro S. Agostino ha scritto questo piccolo libro all'epoca in cui scriveva le Confessioni (intorno al 400) per illuminare sulla maniera con cui presentarsi alle soglie del catecumenato.
Una biografia speciale di suor Faustina (1905-1938), apparsa in Polonia nel centenario della sua nascita e subito divenuta un successo editoriale. Fondata su fonti dirette – il Piccolo Diario dell’apostola della Divina Misericordia, i ricordi di persone che l’hanno conosciuta, i materiali d’archivio – questa biografia nasce anche dai sopralluoghi dell’Autrice nei posti della nascita di Faustina, della sua maturazione al cielo e del suo passaggio all’eternità.
Jolanta Sasiadek, giornalista di Breslavia (Polonia), si è diplomata in Diritto.
Autrice di svariati articoli pubblicati su periodici e quotidiani. Dal 1996 lavora nel più importante settimanale cattolico polacco Gosc Niedzielny (l’Ospite Domenicale). Su santa Faustina Kowalska ha già curato: Slowo Boze z Lagiewnik. Dzieje i czyn sw. Siostry Faustyny (La Parola Dio da Lagiewniki. Vita ed opera di santa Faustina).