Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.
Quest'opera dell'ascetica cristiana attribuita a Tommaso da Kempis, è proposta in quattro libri: il primo sollecita il ritorno al primato assoluto della carità, la conformità a Cristo, il distacco dalle cose visibili; l'obbedienza, la contrizione. Il secondo insiste sulla inevitabile necessità della sofferenza per entrare nel regno di Dio. Nel III e nel IV libro il genere letterario muta e diventa dialogo tra il discepolo e il Signore.
Il volume, curato da G. della Croce e L. Borriello, ripropone il Cammino di perfezione, così come è uscito dalla penna di Teresa, nella sua primitiva stesura del 1566, senza i tagli e gli interventi del teologo censore.
In 73 capitoli Teresa, con lo stile immediato della conversazione, presenta alle monache del monastero di S. Giuseppe i capisaldi della sua opera di riformatrice del Carmelo. In queste conversazioni ella affronta problemi scottanti: le guerre di religione, la donna e la preghiera, tema allora molto dibattuto a causa di correnti di pensiero diffidenti circa le virtù e le capacità della donna, le false pretese di persone entrate in monastero per motivi sociali...
Il volume raccoglie le "Letture patristiche" promosse dal Centro di Studi Patristici di Firenze per il ciclo di conferenze 1999-2000. I contributi, opera tutti di specialisti italiani, hanno come oggetto figure e testi significativi nell'ambito dell’esperienza e della riflessione cristiane tra la seconda metà del I secolo e la prima metà del II (Didaché; Lettera di Clemente Romano ai Corinti; Epistola di Barnaba; Martirio di Policarpo; Lettere di Ignazio di Antiochia; Pastore di Erma). L’intento del libro è di offrirsi quale guida a una prima seria conoscenza delle più antiche comunità cristiane attraverso l'analisi di una documentazione storico-letteraria che resta a tutt'oggi una traccia essenziale per ricostruirne i costumi e le concezioni.
la clavis scripturae e`un glossario biblico in latino, che il suo editore, il card. Jean-baptiste pitra, fa risalire a uno scritto originale greco del ii secolo, opera di melitone di sardi. Il lungo e appassionato dibattito a favore dell'autentic ita della clavis, contro gli storici che la consideravano una compilazione medievale di testi di agostino, girolamo, eucherio e gregorio magno, ha inteso difendere la possibilita di attribuire al simbolismo il valore di una vera scienza sacra", fondata su un'autorita spirituale delle origini e fedele interprete della scrittura. Il pitra era convinto che la tradizione simbolica avrebbe costituito una medicina infallibile contro i mali intellettualistici del suo tempo. A al di la della questione cbliche sta nell'intenzione ch e la anima, quella di offrire una via nell'intricato mondo in cui l'uomo vive. La clavis ci riporta a quello che e`il senso vitale del simbolismo biblico: indicare la possibilita di una trasformazione interiore che colga, nelle contraddizioni e nelle oscurita della storia, la luce nascosta del regno di dio. Testo in latino "
1933, Sahara algerino. Nascono nel deserto i Piccoli Fratelli di Gesù, dall’opera di Charles de Foucauld. Questa è la loro storia.
Dal deserto delle tribù berbere musulmane, la fraternità estese successivamente il proprio ambito di apostolato al mondo operaio, fortemente scristianizzato, delle città industriali francesi: nel 1947 Voillaume fondò a Aix-en-Provence, con tre confratelli, la prima fraternità operaia dei Piccoli Fratelli di Gesù, che, alla preghiera e alla contemplazione, univa la condivisione piena della vita dei lavoratori, alla sequela del Gesù di Nazareth, umile e povero artigiano. La storia qui tracciata di questa singolare famiglia spirituale giunge sino al 1968, anno in cui la fraternità ottenne la piena approvazione della Chiesa con il conferimento del diritto pontificio.
René Voillaume, nato a Versailles il 19 luglio 1905, entrò nel seminario maggiore di Saint-Sulpice a Issy-les-Moulineaux nel 1923. Dopo aver studiato lingua araba e islamistica a Tunisi, nel 1933, con altri giovani sacerdoti francesi, si stabilì nell’Algeria del Sud, a El-Abiodh, dove costituì la prima fondazione dei piccoli fratelli di Gesù. La congregazione, ottenuta l’approvazione canonica nel 1936, non tardò a svilupparsi. Fu superiore generale della congregazione fino al 1965. Tra le sue opere tradotte in italiano vanno ricordate: Lettere ai nostri fratelli, Morcelliana, Brescia 1961; Sulle strade del mondo, Morcelliana, Brescia 19642; Sul cammino degli uomini, Morcelliana, Brescia 1967; Fedeli al vangelo, Cittadella, Assisi 19742; Con Gesù nel deserto, Morcelliana, Brescia 19799; Come loro. Nel cuore delle masse, San Paolo, Cinisello Balsamo 199913.
Il problema del male è stato il problema dei problemi. Esso ha assillato uomini di tutti i tempi.
Il retore africano conduce la sua indagine a partire da una domanda: è mai lecito dire una bugia? Accostando esempi tratti dalle Scritture ad esempi di vita quotidiana, la pratica della bugia viene definita, classificata, analizzata in termini che superano la retorica antica e tracciano le linee portanti di un'etica senza tempo.
Il libro esamina cio che Teresa puo offrire alla teologia contemporanea della Chiesa, grazie alla sua vita e alla sua alta spiritualita.