Secondo di tre volumi, ripropone un successo editoriale che dal 1983 fino a oggi ha riscosso interesse per l’originalità e il valore contenutistico.
La proposta, “itinerario illustrato nel mondo poetico dei Salmi”, coniuga parole e immagini avvalendosi della mediazione di un grande divulgatore della parola di Dio, monsignor Gianfranco Ravasi, che nell’Introduzione al volume sottolinea come i Salmi siano “una preghiera di fiducia e di speranza” che ha “il movimento stesso della vita”.
Ogni salmo è preceduto da un breve testo che immette nello spirito del messaggio veicolato dall’autore sacro, invitando a riscoprirne il senso e l’attualità, e accompagnato da un’immagine che, evocando ambienti e situazioni di vario genere, intende suscitare nel lettore sentimenti di lode e di gratitudine e invitarlo alla preghiera.
I tempi di pubblicazione dei tre volumi sono i seguenti: - primo volume: ottobre 2010 - secondo volume: aprile 2011 - terzo volume: settembre/ottobre 2011.
Destinatari
Vasto pubblico, anche laico.
Autori
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco), è stato ordinato sacerdote della diocesi milanese nel 1966. Nel 2007 è stato consacrato arcivescovo dal papa Benedetto XVI. Esperto biblista ed ebraista, è stato prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Mila- no e docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Ora è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra. La sua vasta opera letteraria ammonta a circa centocinquanta volumi, riguardanti soprattutto argomenti biblici e scientifici.Tra questi vanno ricordate le edizioni curate e commentate dei Salmi, del Libro di Giobbe, del Cantico dei Cantici e di Qohelet. Collabora a giornali e riviste (Il Sole 24 Ore, Famiglia Cristiana) e cura trasmissioni televisive (Le frontiere dello Spirito su Canale 5).
Scritto in modo comprensibile anche ai non specialisti, il volume costituisce una guida semplice e chiara per accostare la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento. Chi ne sono gli autori? In che lingua e in che tempo hanno scritto? Come sono stati raccolti e trasmessi quei testi antichi? Perché se ne danno interpretazioni così diverse?
Rigoroso e aggiornato nei contenuti, lo studio tiene conto anche degli sviluppi recenti della ricerca, come quello del superamento della «teoria documentaria» sull'origine del Pentateuco.
Un agile glossario spiega il significato delle parole più tecniche utilizzate nel corso del testo.
Sommario
Prefazione. Prologo. Introduzione. I. L'ANTICO TESTAMENTO. 1. Prima di aprire il «Libro». 2. Una biblioteca varia. 3. Una lunga storia... II. IL NUOVO TESTAMENTO. 1. Prima di aprire il Libro... 2. Una biblioteca differente… 3. Lenta e molteplice scrittura… Conclusione. Glossario.
Note sull'autore
PIERRE GIBERT, gesuita, è stato a lungo docente di Antico Testamento. Tra le sue numerose opere, ricordiamo L'invention critique de la Bible, Gallimard, Parigi 2010 e la riedizione degli scritti di due pionieri dello studio della Bibbia in senso critico nell'età moderna: Richard Simon (1678) e Jean Astruc (1753).
Come titolo e sottotitolo suggeriscono con chiarezza, l'autore accompagna il lettore in una lettura spirituale del libro del profeta Osea, la cui narrazione ruota attorno a due nuclei tematici: Dio, come sposo dell'intera umanità; e il matrimonio di Osea, quale simbolo dell'amore sponsale. Il rapporto tra Dio e l'umanità viene presentato come simbolo e modello di ogni incontro d'amore. Osea è definito il profeta dell'amore, ma dell'amore di Dio: un amore su cui non siamo soliti riflettere, un amore che non è secondo il nostro codice matrimoniale, un Dio che non rinuncia a nulla pur di ricondurci alla vita e al suo amore. Il Dio di Osea è sin troppo umano, sembra contraddittorio e troppo coinvolto nella vicenda degli uomini. Chiede al suo popolo di impegnarsi e di diventare migliore, ma egli stesso si impegna e compie il gesto di amore prima ancora del suo popolo
Descrizione dell'opera
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze del card. Gianfranco Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano Ezechiele e i profeti postesilici:
1. Tra i deportati sulle rive del canale Chebàr. La vocazione di Ezechiele, profeta «barocco e visionario»;
2. Il giudizio divino sui delitti di Gerusalemme;
3. La mappa della Gerusalemme futura e i cento simboli di Ezechiele. La «trovatella» amata dal Signore;
4. La teologia di Ezechiele;
5. Le altre voci profetiche del post-esilio babilonese: gli «apocalittici» Zaccaria, Gioéle, Aggeo, Abdia, Malachia, Giona.
Note sull'autore
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull'Antico e sul Nuovo Testamento).<br/
Con questo volume si intende aiutare a riscoprire la preghiera dei Salmi come preghiera insostituibile per ogni cristiano. Cristo stesso, sappiamo, pregava i Salmi e li conosceva perfettamente. Perfino sulla croce si congedò dal mondo con le parole del Sal 22.
Viene qui proposta la lettura integrale del libro dei Salmi, anche di quelle parti oggi espunte ma che rimangono pur sempre parola di Dio. Il commento vuole aiutare il lettore a penetrare il significato del libro, a comprenderne le modalità espressive, per noi a volte distanti, perché l’espressività semitica è molto differente da quella greco-latina.
La divisione del testo per argomenti (o generi letterari) e la sintesi aiutano a comprendere non solo il linguaggio ma anche le modalità della preghiera salmodica: ora di supplica, di ringraziamento, di lode. Con il salmista apprendiamo che cosa e come chiedere e quali le istanze spirituali ed esistenziali indispensabili per qualsiasi credente, non solo per il cristiano.
L’attualità del libro sta nella modalità di presentazione del commento. Seguendo le indicazioni della Dei Verbum, per ogni salmo viene fornita al lettore la possibilità di comprendere espressioni semitiche e frasi idiomatiche attraverso note esplicative con spiegazione in glossa o commentate.
La seconda parte del commento guida invece il lettore alla comprensione di tutte le singole parti della composizione e del pensiero centrale che il salmo intende trasmettere.
Il salterio è come il libro dell’anima, perciò oggetto continuo di «verifica» se lo si fa proprio.
Destinatari
Per tutti i cristiani. L’apparato critico in appendice è indirizzato non solo agli addetti ai lavori ma anche chi conosce un po’ di ebraico. La resa dell’emendamento in retroversione mette in chiara evidenza la proposta di vocalizzazione.
Autore
Benedetto Piacentini.
La Bibbia in minuta e veloce rassegna. Una lettura facile, interessante, efficace per fare apprezzare da tutti il più bel libro del mondo!
"Ancora salmi e inni e cantici […]. E musica e silenzio. Un piccolo poema. In quanto ai salmi e ai cantici, il meglio che la sacra scrittura tramanda […]." David M. Turoldo
Anziché privilegiare un più classico approccio storico, in questo commentario Mark A. Throntveit affronta una lettura teologica di "Esdra e Neemia" e ne enfatizza il carattere di racconto. "Esdra e Neemia" si rivolge a una comunità che, dopo i terribili eventi del 587 a.C. - la fine della monarchia davidica, la distruzione del Tempio di Gerusalemme e l'esilio a Babilonia -, vede riaccesa la speranza che le antiche promesse fatte ad Abramo e Davide possano ancora realizzarsi. Raccontando l'impegno di Zorobabele, "Esdra e Neemia" per la ricostruzione del Tempio e delle mura di Gerusalemme, il testo biblico afferma così con forza che la comunità post-esilica è in stretta continuità con gli antenati pre-esilici.
Di tutti i libri dei Profeti, il volume propone: il testo ebraico: testo masoretico della Biblia Hebraica Stuttgartensia che riporta il Codex Leningradensis B19A(L), datato circa 1008; la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo ebraico, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Va letta da destra a sinistra seguendo la direzione dell'ebraico. Conia diversi neologismi che intendono rendere meglio il senso originario; il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli. Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà dell'ebraico e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
La sapienza non è un fenomeno esclusivo di Israele, ma certamente si manifesta in modo speciale lungo tutta la sua storia. Attraverso l'analisi dei vari libri sapienziali e il confronto con le forme letterarie adottate dai popoli vicini, si considera il carattere specifico della sapienza biblica quale fenomeno complesso che educa a penetrare in profondità il senso della realtà e a coltivare la propria pienezza di vita nel posto assegnato a ciascuno da Dio. Per tale motivo la sapienza insegna l'arte del vivere: essendo la presenza di Dio insita in ogni esperienza, ne consegue che comprendere significa anche autocomprendersi come essere viventi in relazione non solo alla realtà che ci circonda ma fondamentalmente a Dio. Il testo è arricchito da una serie di excursus che intendono orientare il lettore alla pienezza della Sapienza di Dio rivelata in Cristo Gesù, rivelatore dell'uomo all'uomo, risposta ultima e definitiva a ogni domanda di senso.
Introduzione, traduzione e commento al Cantico dei Cantici di cui si presenta il testo antico e una possibile versione italiana attenta a quest’ultimo. Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli:
Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi.
Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblici. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, la dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità.
L’introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico. Significativo anche l’approfondimento sulle diverse interpretazioni del Cantico lungo la storia.
Destinatari
Comunità cristiane, studenti e insegnanti di Sacra Scrittura
L’autore
Luca Mazzinghi, presbitero della diocesi di Firenze, insegna alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze) e al Pontificio Istituto Biblico; è presidente dell’Associazione Biblica Italiana (2010-2013). Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: «Ho cercato e ho esplorato»: Studi sul Qohelet (Bologna 20092); Il libro dei Proverbi (Roma 2003); Tobia: Il cammino della coppia (Magnano Bose 2004); Storia d’Israele dalle origini al periodo romano (Bologna 20072).
Quando ci fa pregare, la Chiesa ci mette in mano più spesso i salmi del Vangelo. E con una buona ragione, perché essi sono Vangelo pregato. Ci restituiscono un alfabeto, un linguaggio in cui articolare l’indicibile dialogo, dal mortale al Vivente, attraverso cui la vita divina, filiale s’incarna in noi. Si tratta allora di lasciarci riappropriare dai salmi, più ancora che di riappropriarcene. Ecco il senso di questo libro, i cui saggi rispecchiano un avvicinamento al tempo stesso esegetico, teologico e spirituale alla preghiera dei salmi. Facendo memoria dei suoi settant’anni, la Comunità monastica benedettina di Viboldone ha voluto convocare amici e vicini a gustare il dono del Salterio. Biblisti, monaci, uomini e donne di preghiera si sono alternati – in una quindicina di incontri – per suggerire piste praticabili di preghiera propria, personale e comunitaria, di cui il Salterio è l’anima infuocata e la grammatica insuperabile.
Secondo un approccio di studio ormai affermatosi sulla scena internazionale, e ben rappresentato anche nel contesto biblico italiano, il Salterio non appare più come un’antologia di singoli poemi classificabili secondo diversi generi letterari, affastellati piuttosto casualmente, ma si configura come una biblioteca organica, una sorta di grande breviario che al proprio interno ospita ulteriori raccolte, maggiori e minori, delineando percorsi di preghiera sempre nuovi e di straordinaria ricchezza.
La speranza affidata a questo libro a più voci è che esso possa offrire un solido supporto biblico, spirituale e pastorale per chiunque abbia a cuore la pratica e l’istruzione nella «via della vita», per pregare e vivere «con questo libro nelle viscere».