A further invitation for the Consacrated Life. To fix our gaze on the heart of our life, to look for reasoning behind our search for God, and to question the contemplative dimension of our days in order to recognize the mystery of the grace that substantiates, impassions, and transfigures us. The desire resounds: Set me like a seal on your heart (Sg 8:6). The mystical cry that recognizes the Beloved, fair among the children of men, as power of love enriches the Church and recomposes the lost fragments of Beauty in the human city. "True love is always contemplative" (Pope Francis).
Dopo le due lettere Rallegratevi e Scrutate continua - con la terza Lettera il percorso di riflessione sulla Vita consacrata, che si snoda sul fil rouge del libro del Cantico dei Cantici: "Portare lo sguardo nel profondo del nostro vivere, - si legge nell'introduzione - chiedere ragione del nostro pellegrinare alla ricerca di Dio, interrogare la dimensione contemplativa dei nostri giorni, per riconoscere il mistero di grazia che ci sostanzia, ci appassiona, ci trasfigura". All'inizio dell'Anno giubilare, il testo richiama ciascuno alla ricerca di Gesù, Volto della misericordia del Padre, e traccia un cammino da percorrere: "Ogni consacrata e ogni consacrato è chiamato a contemplare e testimoniare il volto di Dio come Colui che capisce e comprende le nostre debolezze (cf. Sal 102), per versare il balsamo della prossimità sulle ferite umane, contrastando il cinismo dell'indifferenza" (Contemplate, 59).
L'itinerario del libro, in sette capitoli, presenta un percorso a partire dal Concilio Vaticano II fino a Papa Francesco, per cogliere nel tempo le varie sfumature e accentuazioni della vita consacrata, fino ad evidenziare, proprio con Papa Francesco. lo specifico del valore "profetico" della testimonianza che la vita consacrata è chiamata a donare oggi alla Chiesa e al Mondo. All'interno di una strutturazione del discordo eminentemente biblica, l'Autore individua una efficace chiave di lettura dell'intera vicenda della vita consacrata nel suo essere una particolare e tipica "esegesi vivente della Parola di DIo", in grado di mostrare quanto sia grande e liberante il suo amore nei confronti di ogni persona.
Per le persone consacrate, in particolare per coloro che hanno responsabilità nell'ambito della formazione. Utili spunti e riflessioni per continuare, nelle Comunità religiose, l'esperienza dell'Anno della Vita Consacrata.
<<Spesso pensiamo ai desideri in modo molto spiritualistico; in realtà c'è una sapienza terrestre che andrebbe recuperata e rivista. La ritroviamo nei testi iniziali di Genesi: Adamo viene posto nel giardino dell'Eden per coltivare e custodire la terra che Dio gli ha dato.
Un prete non è un sognatore disincarnato, ma si lascia educare e a volte persino ferire dai sogni di un Dio che come difficile alleato lo chiama a essere partecipe dei suoi desideri. Senza una "visione" la fatica non si regge, senza uno slancio che tiene aperto il cielo anche la terra diventa invivibile>>
Ai volumi Nuove forme di vita consacrata e Primo censimento delle nuove comunità (Urbaniana University Press, 2010) segue ora la presente pubblicazione, con il compito di mettere maggiormente in luce la "novità" di queste nuove forme, che sono realmente di vita consacrata, qualunque forma giuridica esse possano assumere. Oltre che dall'aggiornamento bibliografico e da un elenco di nuove comunità, con particolare attenzione a quelle del Brasile, il volume è arricchito - fiore all'occhiello - da un'approfondita analisi storico-sociologico-statistica sulle nuove comunità fondate fino al 2010. Viene esaminato, inoltre, il legame delle nuove comunità con quelle che appartengono alla tradizione: Gesuiti, Francescani, Domenicani. Viene meglio evidenziato il loro forte orientamento a una vita comune, a una spiritualità che appare desiderata, all'attenzione per la formazione. Viene documentato anche come in Francia le nuove comunità abbiano contribuito al rinnovamento della missione sacerdotale e come, per un rinnovamento della vita cristiana, la diocesi di Frèjus-Toulon abbia puntato proprio sulla loro presenza. Risaltano anche le discussioni sulla "consacrazione" dei coniugi, sulla crisi vissuta da alcune comunità (Froidmont, Villaregia), sulle questioni che sorgono quando una donna si trova a essere superiora generale in un istituto di cui fanno parte anche dei sacerdoti...
Terzo volume della trilogia con Povertà" e "Obbedienza". Un best seller tradotto in tutto il mondo. Affronta il tema del celibato e della verginità per il Regno dei Cieli e si propone di aiutare a creare forti motivazioni su cui poggiare la propria scelta di castità. "
Nel 1945, Magdeleine di Gesù, che ha da pochi anni fondato la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù ispirandosi all'opera e agli scritti di Charles de Foucauld, elabora un testo ad uso interno per descrivere alle giovani candidate la sua idea "nuova" di vita consacrata. L'anno successivo, senza il consenso dell'autrice, il "Bollettino verde" (con questo nome lo scritto diventerà famoso a motivo del colore della copertina) viene pubblicato da un'importante rivista. Le reazioni sono immediate, tra chi lo accoglie con entusiasmo come un testo "rivoluzionario" e chi, in ambiti ecclesiastici, lo condanna apertamente. Una vita contemplativa ma profondamente inserita nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei contesti sociali più poveri e marginali. Insieme, il richiamo a una scelta di povertà radicale. Elementi difficili da immaginare nella Chiesa prima del Concilio Vaticano II. Il volume presenta per la prima volta il testo integrale del "Bollettino verde", accompagnato da testi che ne facilitano la comprensione e aiutano a coglierne l'importanza. Il libro è curato da padre Andrea Mandonico, postulatore della causa di beatificazione di piccola sorella Magdeleine. La prefazione è del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia.
Questo libro è dedicato ad approfondire l'identità e il carisma dell'Opera dell'Amore Sacerdotale, che intende accogliere e accompagnare la fraternità tra un prete e una donna consacrata e formare "nuclei di famiglie in preghiera" per essere di sostegno ai preti e ai consacrati.
Il volume ne fa emergere i fondamenti nella Parola di Dio e nella viva tradizione della Chiesa e definisce quella che si può considerare una vocazione "nuova" dentro la comune vocazione al sacerdozio, sia ordinato sia battesimale, inteso - come hanno richiamato i padri conciliati - come partecipazione al sacerdozio di Cristo Signore.
Il volume del cardinale Arinze offre una riflessione sulla vita consacrata all'interno della Chiesa. Le meditazioni proposte affrontano le origini della vita consacrata partendo dal Vangelo stesso. Vengono esaminati gli elementi principali e le forme differenti di tale vita anche attraverso una stima del numero di uomini e donne consacrate all'interno della Chiesa dei nostri giorni. Non si tratta di una "dissertazione di ricerca profonda sulla teologia e sul diritto canonico sulla vita consacrata", ma di una riflessione sul discepolato radicale per le persone consacrate, per i laici e per i religiosi. Il volume offre numerosi strumenti per il pensiero e la preghiera con "la speranza che esso aiuti la vita consacrata a essere meglio compresa, amata, vissuta e incoraggiata".
Chi sono le innamorate? E di chi? E perché sono felici? Attraverso dieci brevi testi, scritti con intensa partecipazione, un vescovo tratteggia i profili di donne consacrate dei nostri giorni. "Si rimane affascinati da queste donne umili, coraggiose, ricche di fede, colme di gioia", scrive nella presentazione Maria Marcellina Pedico. "Alcune giovanissime, altre meno, tutte donne dal cuore di spose innamorate. Felici di aver creduto all'Amore e di essersi "votate" a un'esistenza offerta senza riserve e senza calcoli". Le suore protagoniste del libro: Monica Cima, Cecilia Andorno, Maria Laura Mainetti, Alessandra Macajone, Teresilla Barillà, Rosalba Smedili, Laura Pelizza, Leonella Sgorbati, Rita Dametto, Le sei "Poverelle" di Bergamo.
Da tanto tempo si avverte che nella vita religiosa qualcosa non va. Si sono fatte tante analisi sulla vita comunitaria e sulle opere delle religiose e dei religiosi, come anche sulla loro collocazione nella Chiesa. Il libro mette in evidenza alcune dinamiche teologico-spirituali della storia della vita religiosa alle quali si può attribuire lo stato in cui essa si trova oggi, individuando dei sentieri che aprono agli orizzonti in cui propriamente si colloca la risposta a Colui che chiama. E lo fa mantenendo viva una creatività dinamica tra il monachesimo antico e la vita religiosa nella forma che essa ha assunto in occidente nel secondo millennio. L'aspetto della memoria, infatti, è costitutivo della vita religiosa, perché essa è in un certo senso, nella Chiesa, tra le realtà che hanno la memoria più lunga: dalla memoria dei deserti in cui è cominciata a quella della parusia, di cui costituisce un'anticipazione vivente. È nello spazio di questa memoria, allora, che essa impara a non avere il cuore imprigionato dalle proprie realizzazioni e a disporsi continuamente ad accogliere il dono. E questa è la condizione del suo servizio alla Chiesa, la possibilità di avere gli occhi attenti a saper cogliere il germoglio quando ancora punge il gelo.