Dopo aver descritto la Basilica di San Pietro, Roma Sacra" propone in questo fascicolo la visita alla Sagrestia della Basilica, edificio costruito tra il 1776 e il 1784 su progetto di Carlo Marchionni, per volere di papa Pio VI. "
Gi‡ pubblicati presso Jaca Book nel 2000 in versione saggio i testi del volume sono arricchiti da importanti materiali fotografici e descrivono la straordinaria e originale continuit‡ artistica a Roma dall'et‡ tardoantica al Trecento, quando cioË con lo spostamento a Avignone della curia pontificia il filo si interruppe.
Sono tutti saggi per cosÏ dire "trasversali": ricercano i fili conduttori, le costanti, gli assi della lunga durara e della trasformazione. I temi proposti sono solo alcuni fra i tanti possibili, ma sono naturalmente tra quelli che ci sono sembrati i pi˘ rilevanti, e che forse si riassumono attorno ad un punto essenziale, cha ha almeno due facce. La prima Ë la questione della continuit‡ e/o della frattura fra la civilt‡ pre-cristiana e quella medievale. La seconda Ë nella produzione artistica della Roma medievale, in quanto legata in modo assolutamente necessario alla presenza del papato: ed Ë quindi la questione della "lunga durata", che garantisce ai temi portanti e alle modalit‡ di base dell'espressione figurativa una persistente riconoscibilit‡, al prezzo di una incessante trasformazione e di un progressivo continuo aggiornamento.
Questo approccio unitario si sfaccetta poi, nei saggi del volume, attraverso i temi di discussione che sono stati tra i pi˘ avanzati degli ultimi decenni di studi.
Culla del linguaggio barocco, a partire dalla fine del '500, Roma ospita per oltre centocinquant'anni alcuni dei più grandi maestri del periodo, da Bernini, Pietro da Cortona e Borromini fino agli epigoni che introdurranno forme rococò e poi neoclassiche lungo il '700. Il volume, sintesi di un periodo eccezionalmente produttivo, affronta ogni monumento scelto come un microcosmo in cui si riflette la multiforme varietà del genio barocco romano.
In Maria la Santa Chiesa contempla con gioia ciò che Essa desidera e spera di essere. Ciò vale per tutte le immagini della Madonna e quelle romane contengono un ulteriore significato. Roma non fu solamente il ponte attraverso il quale l'arte bizantina giunse in Occidente, ma fu anche la fonte dalla quale scaturirono sempre nuovi impulsi per l'arte mariana occidentale. È a Roma che si trovano le immagini più antiche. Questo volume presenta l'evoluzione iconografica delle immagini mariane dall'era delle catacombe all'epoca presente. Insieme con il susseguirsi delle testimonianze fa scorrere davanti agli occhi del lettore l'intera vita di Maria, a cominciare dalla prefigurazione dei profeti per finire con l'assunzione al cielo.
A Roma, in età moderna, il cerimoniale riflette al contempo la complessità e la duplicità del potere papale, spirituale e temporale. Il cerimoniale regola le feste strettamente religiose, quelle scandite dal calendario liturgico annuale, e gli eventi ricorrenti, come l’apertura delle Porte sante per il Giubileo o i riti d’interregno. Le grandi occasioni rituali relative alla persona del pontefice (elezione, incoronazione, possesso, esequie) presentano una loro marcata specificità ma evolvono anche in coerenza con i riti di sovranità dei monarchi e principi europei. Assume, inoltre, importanza crescente la regolamentazione dello svolgimento degli eventi di particolare rilievo politico, come il ricevimento degli ambasciatori o il conferimento di dignità ai principi cattolici.
Dopo la cesura determinata dalla Riforma protestante, negli anni successivi al Concilio di Trento il papato riacquista autorità e prestigio e il cerimoniale diviene esaltazione – anche a livello simbolico e nella sua dimensione “teatrale” – del ruolo internazionale della Sede Apostolica.
Il tema – finora poco indagato dalla storiografia su Roma, a differenza di quanto è stato fatto per altre realtà italiane ed europee – viene esaminato evidenziando l’interazione tra il papa-sovrano e la sua città.
Pensato negli anni Ottanta, nel glorioso decennio in cui Giulio Carlo Argan era a guida della Capitale questo itinerario – riscoperta del volto novecentesco di Roma – è ancora oggi, nell’edizione aggiornata, un punto di riferimento insuperato per conoscere il volto recente della città.
Irene de Guttry, nota esperta di arte e architettura del Novecento, ha proceduto ad una nuova imponente ricognizione dell’esistente e del recentissimo volto architettonico e urbanistico della capitale tra veri gioielli monumentali e “enormi mucchi di spazzatura edilizia – scrive Argan – che si sono accumulati a Roma dopo il 1870, recuperando una quantità notevole di pregevoli oggetti architettonici che non erano certo da buttare e che, ora che si conoscono, si cercherà di difendere”.
Il volumetto è un condensato completissimo delle emergenze architettoniche più significative dall’unificazione d’Italia in poi (oltre mille edifici e complessi edilizi tra Roma e provincia) tutti illustrati e corredati dalla rispettiva scheda storico-critica. Ce n’è per tutti i gusti: dal nitore geometrico delle architetture dell’Eur alle torrette neogotiche del quartiere Coppedè, sino ai recenti progetti per il Giubileo. Strumento indispensabile per studiosi e studenti in materia, la guida, a colori nella sua nuova versione, è anche la strada per il turista “intelligente" per arrivare a conoscere la Roma del 2000.
Il libro è una guida dedicata a Roma e ai suoi tesori artistici. Il testo propone itinerari e visite a luoghi della città poco noti, non tralasciando il bisogno di approfondimento riguardo ai monumenti più frequentati dal turismo di massa. Questa piccola guida offre per prima cosa una panoramica storica sul Giubileo e il suo sviluppo nei secoli, visto come "memoria" e "ricordo" più che attualità; una seconda sezione è costituita da un breve itinerario nel cuore della città papale, toccando chiese e monumenti dal Medioevo alla grande stagione del barocco romano. L'ultima sezione ripercorre la visita alle "sette chiese" che celano monumenti cristiani.