Le origini del Sovrano Ordine di Malta, i Cavalieri di San Giovanni oggi, i membri, i lavori sulla prossima riforma costituzionale, governance e sistema di governo, cariche e uffici, struttura e organizzazione periferica, i rapporti diplomatici e i trattati bilaterali siglati con la Repubblica Italiana. "I rapporti diplomatici tra il Sovrano Ordine di Malta e la Repubblica Italiana costituiscono un complesso insieme di accordi che regolano attività e relazioni fra una realtà particolarissima, equiparata a uno Stato senza territorio, e l'Italia. Queste relazioni non si possono comprendere senza il supporto di un'adeguata cornice storica considerando la quasi millenaria vita dell'Ordine. L'opera vuol mettere in evidenza una visione nuova di questa lunghissima vicenda e, unendosi alla mole di quanto precedentemente pubblicato, offrire un quadro più completo del Sovrano Ordine di Malta, al tempo stesso soggetto di diritto internazionale, Ordine cavalleresco e governo "in esilio" di un perduto dominio territoriale, la cui sovranità si è perpetuata nel tempo senza interruzioni grazie a un complesso di rapporti bilaterali di reciproco riconoscimento.
Dopo circa tre mesi dal suo trasferimento in cielo, Emilio guida la penna tra le mani della mamma e il papà, comincia a scrivere il diario della sua nuova vita. Possibile? Una serie sorprendente di eventi terreni testimonia la sua esistenza spirituale con una presenza concerta, attiva,inconfondibile, che prova in modo efficace anche l'autenticità dei suoi scritti.
I Giardini Vaticani sono un'oasi straordinaria nel cuore della città di Roma. Con i loro 22 ettari costituiscono la metà dell'intero Stato Vaticano e, con il loro armonioso insieme di storia, cultura, arte e natura, rappresentano un luogo unico al mondo. Dove oggi vediamo fontane e siepi c'erano gli Horti di Agrippina e il circo di Nerone, lì è nato il culto di S. Pietro. I Giardini hanno fatto parte della storia della città e del Cristianesimo, sono stati occasione di riposo e preghiera per i Pontefici che li hanno ampliati, adornati di fontane e statue, di piante cariche di significato come l'ulivo proveniente dall'orto dei Getsemani a Gerusalemme. Il tempo di Papa Francesco è un tempo nuovo e pieno di ricchezze spirituali: come la Misericordia a cui il Pontefice ha voluto dedicare questo Giubileo. L'esortazione a prendersi cura del creato si traduce nella prima Enciclica dedicata all'ambiente che prende nome dal Cantico delle creature di S. Francesco d'Assisi: "Laudato si', mi' Signore". Questo volume, il primo uscito sui Giardini Vaticani, viene oggi ripubblicato in una versione aggiornata e arricchita di informazioni e istruzioni. Oggi, come allora, le suggestive fotografie di Erika Young "colorano il singolare spettacolo naturale dalle radici profonde 2000 anni".
The Vatican Gardens constitute an extraordinary oasis in the heart of Rom with 22 hectares comprising half of a State of the Vatican land. Their history, culture, rate and nature define a complex and unique place in the world. It was here that the cult of Saint Peter was born. These gardens are part of the history of Christianity, they have been the setting of rest and prayer for the popes who enlarged them and adorned them with works of art, fountains, statues and plants with powerful significance such as the olive tree from the garden of Gethsemane in Jerusalem. The era of Pope Francis is a new period filled with spiritual richness as evidenced by the dedication of this Jubilee of Mercy.
In this first English edition of The Vatican Gardens, the beautiful photographs of Erika Young "paint the unique environmental sight whose roots span 2000 years".
"Dopo circa tre mesi dal suo trasferimento in cielo, Emilio guida le mani della mamma e del papà, e comincia a dettare il diario della sua nuova vita. Muovendo la penna oltre le leggi umane e il cuore oltre le barriere fisiche che separano la vita dalla morte e la morte dalla vita, comunica la sua gioia di vivere accanto ai suoi cari e scrive un avvincente e incredibile racconto d'amore...". Con alcune lettere inedite e un ringraziamento del santo padre.
In Italia e nel mondo la cucina ebraica, pur mantenendo le sue tradizioni, varia a secondo del contesto sociale locale. A Roma, più che altrove, la continua e millenaria interazione tra la comunità ebraica, antica e autoctona, e la cittadinanza ha avuto molteplici e proficue forme di espressione. L'ebreo romano, è cittadino romano. La partecipazione alla vita della città e il mantenimento della propria identità ebraica hanno spesso dato vita ad esempi unici di convivenza e di commistione tra culture. Ne è testimonianza la tradizione gastronomica che vede nella comunanza di ingredienti e mescolanza di pietanze il tratto caratteristico della cucina ebraica e di quella romana, o meglio romanesca. Non si tratta del solito libro di cucina, ma di cultura enogastronomica: appunti di "memoria" attraverso i ricordi di famiglia e sapiente innovazione di una tradizione culinaria che ancora ci appartiene. Il volume è riccamente illustrato da fotografie appositamente realizzate, nonché da disegni originali creati da Giuliana Braha Sadun. Al termine delle ricette è indicato il vino idoneo, cioè il vino Kasher che si abbina con quel piatto e questo rende il ricettario ancora più prezioso...
Un percorso di studio sul pensiero e sui temi magici nella pittura del Rinascimento. Da Dührer a Dosso Dossi, da Raffaello a Botticelli, da Angelo Caroselli a Salvator Rosa, una ricerca documentaria e iconografica con riproduzioni di quadri e incisioni provenienti dai musei di tutto il mondo. "Il movimento di ritorno al passato che caratterizza la stagione rinascimentale si estende anche alla cultura magica... È noto come la raffinata corte di Ferrara sia stata luogo elettivo per l'incontro di diverse culture. Già il Quattrocento mostra nella produzione pittorica interessanti elementi di questo particolare sincretismo che coniuga l'eredità del mondo medievale, con la realtà culturale più aggiornata dell'umanesimo... In particolare un originale artista ferrarese, Dosso Dossi, si avvicina alle argomentazioni magiche con spirito arguto e fantasioso".
Ci sarebbe stata l'Europa - questa che noi oggi conosciamo - senza le strade dei romani? Probabilmente no. Anzi, sicuramente no. Lungo le strade volute da consoli e generali, tracciate da imperatori e custodite da procuratori, sono passate le legioni romane, ma con le legioni è passata la lingua, è passato il diritto, sono transitate forme d'arte, si sono diffusi modelli di vita civile, costumi della civiltà urbana. Questo volume parla, con passione e competenza, delle strade consolari italiane, di quelle strade che hanno reso possibile la prima grande globalizzazione voluta dai romani.