
Basterebbe pronunciare "i media" e si spiegherebbe tutto sul potere, se non addirittura sulle nefandezze di una forza quanto meno singolare ed anonima. Eppure, nella maggior parte dei casi, il termine rimane vago e ambiguo. "Cosa sono i media?" A questa domanda cerca di dare risposta il presente saggio, scritto da una dei maggiori studiosi a livello mondiale di questo fenomeno che ha cambiato radicalmente la nostra società, nei suoi modi, nei suoi costumi nel suo modo di pensare.
Le nuove tecnologie, insieme ai media tradizionali, costituiscono un'occasione formidabile per la formazione, lo svago e il divertimento dei giovani, ma un loro uso indiscriminato pu˜ provocare situazioni di elevato rischio per il minore. In questo contesto si inserisce il problema della protezione dei minori in rete. La presenta opera tratta la questione da tre principali punti di vista: psico-sociale-pedagogico, giuridico-legislativo e tecnologico. Si tratta di una guida pratica e di "utilità", un testo di riferimento per le famiglie, gli educatori, gli operatori del settore infanzia-adolescenza oltre che uno strumento di approfondimento per universitari e ricercatori.
Negli anni Novanta sono state approvate leggi che hanno riformato la pubblica amministrazione alla luce dei principi ispiratori quali la partecipazione, la semplificazione, la trasparenza. Sul mercato del lavoro sono però ancora carenti figure che a sicure competenze comunicative uniscano conoscenze giuridiche e amministrative adeguate. Questo libro intende fornire gli elementi essenziali per formare queste nuove figure, analizzando tanto negli aspetti teorici che applicativi lo sviluppo storico della comunicazione pubblica, le leggi che regolano il settore, l'elenco dei siti su cui documentarsi, la descrizione dei casi esemplari.
Queste pagine si propongono di indicare alle famiglie percorsi concreti per non farsi sopraffare dal piccolo schermo. E quando serve, a spegnere la tivu.
I giornalisti possono criticare tutti, ma sono allergici all'essere criticati. È questo uno dei molti paradossi di un'informazione spesso supponente, chiusa e corporativa che difende i propri privilegi e, con la scusa degli attacchi alla libertà di stampa, pretende di non essere mai messa in discussione. Luigi Bacialli, convinto che la vecchia "umiltà del cronista" debba essere dimostrata non solo a parole ma con i fatti, traccia un ritratto ironico e irriverente dei giornalisti. Dal giovane praticante che vuole scrivere subito un fondo agli "invidiati speciali" che si imboscano per non partire, dal redattore che intervista un falso medico legale e procura all'azienda una maxiquerela a quello che infila un refuso dietro l'altro: ce n'è abbastanza per scendere dal piedistallo e ritrovare un pizzico di modestia, oltreché il senso della misura. Anche la categoria dei giornalisti, sostiene Bacialli, con i suoi eccessi, la sua permalosità e i suoi deliri di onnipotenza, deve volare più basso. Ritratto impietoso di una categoria di professionisti che per vizi e privilegi sembra molto simile a una casta.
Un agevole vademecum per chi vuole apprendere i rudimenti necessari ed imparare a leggere e capire la complessa realtà dei nuovi media provando a conoscerne il linguaggio: dal giornale alla pubblicità, da internet alla radio. Frutto del lavoro svolto dai docenti nell'ambito del corso "I love comunicare. Istruzioni per l'uso della comunicazione per la pastorale" promosso dalla Diocesi di Trapani, il volume si presenta come un testo semplice e di facile comprensione, ricco di numerosi contributi anche in ambito etico e giuridico. Un piccolo contributo per suscitare nella comunità ecclesiale animatori capaci di cogliere il positivo della realtà dei media e di interagirvi con un pizzico di competenza e creatività pastorale.
Questo libro nasce dall'idea di riflettere sul cineforum come esperienza di comunicazione e sulle modalità con cui renderla più efficace, attraverso un percorso interdisciplinare.
Il libro fornisce un ulteriore e significativo contributo all'ampio dibattito su uno dei temi di maggiore urgenza nell'odierno orizzonte culturale, politico e religioso: il ruolo, nella societa' moderna, dei mezzi di comunicazione sociale. Il riconoscimento del sempre maggiore potere e della sempre piu' capillare pervasivita' dei mezzi di comunicazione di massa, ma anche le preoccupazioni che quel riconoscimento medesimo desta negli operatori dei mass media ed anche in chi di questi strumenti e' semplice spettatore, sembrano rendere ogni giorno piu' indilazionabile la domanda se non sia in qualche modo necessario determinare un orientamento di tipo etico e morale che disciplini i sempre piu' complessi ed articolati processi comunicativi. Il presente volume cerca di trovare risposta a questa domanda percorrendo un doppio binario: quello rappresentato dalla riflessione che la Chiesa ha storicamente svolto sull'argomento e quello rappresentato da coloro che in questo settore sono impegnati in prima persona.
Qual è il ruolo del giornalista dinanzi al terrorismo? Con l'analisi di alcuni interventi di opinione espressi attraverso pubblicazioni specializzate, il libro tenta di comprendere quando e in che modo il giornalista, o qualsiasi operatore della comunicazione, offre un involontario sostegno a chi persegue un'attività losca e fomenta l'odio fra i popoli; e quando deve accorgersi di essere diventato uno strumento e cessare ogni sorta di propaganda a chi si nasconde e utilizza metodi illeciti.
Un'ampia opera in tre volumi che descrive, nella prospettiva di una storia socio-culturale, il rapporto tra cinema e mondo cattolico dalle origini del medium ai nostri giorni.
Un breve saggio e una riflessione sull'ultimo medium: la televisione digitale terrestre. Uno studio scientifico-filosofico che prende le mosse dagli approcci ai mass media di Marshalll McLuhan, ripercorrendo le linee guida del guru delle scienze della comunicazione ed applicandole, prospetticamente, a quel medium che non ha potuto conoscere ma che, in qualche modo, immaginava già. Un libro al tempo stesso scientifico e divulgativo, per appassionati, studiosi o semplici curiosi, con riflessioni ed approfondimenti che spaziano dalla psicologia alla sociologia, alla comunicazione politica, oltre che, naturalmente, dalla storia dei mass media alle scienze della comunicazione.
Lo stato attuale dei mercati della comunicazione e dei media, con dati aggiornati al 2005, è arricchito in questa edizione da un'analisi quantitativa della loro evoluzione negli ultimi venti anni. La seconda parte del volume ospita il primo, inedito studio sull'industria della produzione televisiva in Italia, che evidenzia la composizione del mercato e il suo peso economico, il quadro legislativo e i modelli di business, le fonti di finanziamento e la gestione dei diritti, le best practices e le principali criticità. Si analizzano, poi, le reciproche relazioni fra proprietari della rete "fisica" di trasporto del protocollo Internet, detentori dei diritti sui contenuti e nuovi intermediari che controllano l'asset dell'aggregazione e fidelizzazione dell'utenza.