Che cosa ha a che vedere l'abito con la sessualità? E in che modo i codici d'abbigliamento contribuiscono a organizzare e disorganizzare la società? Donne e uomini si nasce o si diventa? E che legame esiste tra sesso e genere? Perché cinema, teatro e rappresentazione, da Shakespeare a La moglie del soldato, da Andy Warhol a Robert Mapplethorpe, da Boy George al Teatro dell'Opera di Pechino, sembrano vivere della logica del travestitismo? A queste e a varie altre domande il libro prova a dare risposta, in un tour de force di humor, gusto del paradosso e spregiudicatezza intellettuale.
In questo volume l'autrice spiega il fenomeno dell'isteria nella donna come manifestazione di obbedienza e contemporaneamente di rifiuto nei confronti degli stereotipi riguardanti la femminilità e descrive, attraverso gli schemi dell'identità di genere presenti anche nell'opera freudiana, i fantasmi sessuali, identificandone il raggio d'azione e le regole che li determinano.
Questo libro raccoglie un corpo di scritti rivolti a psicoanalisti e psicoterapeuti: un testo di riferimento sul pensiero di una delle figure più rappresentative della psicoanalisi postfreudiana.
Il volume presnta un resoconto semplice, lucido ed essenziale della schizofrenia e dei tentativi attuali di comprensione sia in termini di disfunzione cerebrale sia di disturbo psicologico di tipo cognitivo. Partendo dall'osservazione dei processi cognitivi normali, l'autore utilizza gli strumenti della neuropsicologia cognitiva per valutare i segni e i sintomi dei pazienti diagnosticati schizofrenici. Individua nella metarappresentazione, definita come la rappresentazione degli stati mentali, la principale disfunzione del pensiero schizofrenico, che si riflette in un comportamento incongruente e incoerente.
L'estremo digiuno religioso e l'astinenza delle sante, gli scioperi della fame, l'esibizione degli scheletri viventi, il destino dei melanconici, delle isteriche, dei posseduti e delle streghe: il libro di Vandereycken e van Deth si interroga sul rapporto esistente tra l'anoressia, malattia del nostro tempo, e altre manifestazioni che appartengono a contesti storici diversi, mostrando il significato attribuito in epoche differenti all'alimentazione, al suo rifiuto, al rapporto con la corporeità, con il trascendente, con la morte.
La teoria dell'attaccamento ha avuto un'importante influenza su diverse branche delle discipline psicologiche e psichiatriche, ma finora il suo impatto sulle terapie familiari è stato assai limitato. In questo libro le autrici espongono un modello di trattamento familiare fondato proprio sulla teoria dell'attaccamento. Partendo da una ricerca che ha dimostrato l'efficacia del modello sulle famiglie di pazienti schizofrenici o affetti da grave disturbo della personalità, le autrici presentano una suddivisione tipologica delle famiglie in base al tipo di attaccamento (famiglie scollegate, ad alta intensità, a bassa intensità) e le strategie di intervento da adottare.
Dopo aver esaminato, nei precedenti lavori, le dinamiche dell'aggressività, Kernberg qui si occupa dell'amore. Le vicissitudini dell'amore di coppia, della passione e della sessualità si snodano in un percorso che va dall'infanzia all'adolescenza all'età adulta. L'autore prende in esame il gioco delle interazioni emotive tra i partner, comprese quelle di natura superegoica, che si attivano a livello inconscio. Egli suggerisce che i partner strutturino un ideale dell'Io congiunto in quanto membri di una coppia, e che tale istanza giochi un ruolo poi fondamentale nel destino della loro relazione.
Ma la coppia vive l'amore e il sesso nel contesto di un determinato ambiente sociale. Viene quindi illustrata anche la natura dei rapporti tra la coppia e il gruppo: il piccolo gruppo di amici, o il grande gruppo costituito dalla società in cui essa nasce e si sviluppa. Il modo in cui i mezzi di comunicazione di massa, in particolare il cinema,rappresentano l'amore e il sesso si inserisce in questa dialettica, in gran parte determinata da motivazioni inconsce. Dopo aver descritto le basi biologiche e psicologiche dell'esperienza sessuale, Kernberg illustra la natura di tale esperienza alla luce della teoria delle relazioni oggettuali. Nei rapporti di coppia è appunto l'attivarsi di specifiche relazioni oggettuali interiorizzate a innescare sia i più ampi conflitti sia le esperienze più appaganti. L'analisi delle relazioni "normali" e di quelle patologiche, il ruolo del narcisismo, del masochismo e dell'aggressività nei rapporti d'amore costituiscono dunque il nucleo centrale del testo.