
"Ebola era comparso in quelle stanze, aveva sventolato i suoi stendardi, si era nutrito e quindi si era nuovamente ritirato nella foresta. Tornerà." Così Richard Preston concludeva, venti anni fa, agli inizi degli anni Novanta, la sua opera più importante, "The Hot Zone - Area di contagio". Non un romanzo, ma una storia vera, come lo sono i personaggi descritti. Dal profondo delle foreste tropicali, dove fino al 1980 è vissuto e si è moltiplicato senza che la medicina ne rilevasse l'esistenza, un virus letale si manifesta all'improvviso: attacca le scimmie, ma anche l'uomo, e gli effetti sono rapidissimi e devastanti. La difficoltà di riconoscerne i sintomi, l'inefficacia delle terapie, la facilità con cui il virus si propaga e uccide: attraverso la ricostruzione storica dei primi casi e dei progressi della ricerca condotta nel tempo, Preston consegnò un'opera che oggi appare ancora più attuale. Un testo a metà fra indagine scientifica e narrazione, che grazie alla preparazione del suo autore ci racconta cos'è Ebola, un fenomeno che dopo una lunga fase silente è tornato, più violento che mai. E per il quale non esiste ancora un vaccino, ma solo la consapevolezza di dover fare molto in fretta.
Rubacuori, per tutti Ruby, è un cane meticcio come tanti, o forse no. Possiede un nome, una sorella quadrupede, una cuccia, una ciotola, un pallone arancione un po' sgonfio ma molto comodo, un documento con la sua identità, un guinzaglio rosso e uno nero. Eppure non è sempre stato così. Ruby ha vissuto otto interminabili anni in un canile senza mai uscire dal suo box. Ha conosciuto la fame, la sofferenza e la solitudine. Poi, un giorno, una famiglia lo ha finalmente adottato. Da allora, anche se non più cucciolo, Ruby ha iniziato a vivere, ha cominciato ad amare e ha imparato a giocare. Ha scoperto di avere, oltre alla sua prima vera casa, anche una nuova vita davanti a sé. Ruby infatti ci insegna che, nonostante tutto, c'è sempre una luce in fondo al buio, e quel buio non è mai per sempre. Non bisogna cedere alla tentazione di abbandonare la speranza. E proprio per dare speranza a chi il suo lieto fine non l'ha ancora trovato, si è messo in gioco. Dal 2008 è diventato presidente dell'associazione Secondazampa, che si occupa di animali in cerca di adozione. E, qualche mese fa, ha deciso di scrivere e pubblicare la sua autobiografia. Perché la vita, vista dai suoi 60 cm di altezza, adesso non è poi così male.
Il volume indaga su Maria Maddalena a partire da quattro domande fondamentali. La prima riguarda il suo soprannome. La seconda domanda riguarda la condizione di questa donna prima del suo incontro con Gesù. La terza questione riguarda l'episodio che ha fatto della Maddalena una indiscussa protagonista dei vangeli, in particolare del Vangelo secondo Giovanni. Infine, un'ultima e fondamentale domanda. Dove è finita Maria Maddalena? Grazie all'analisi dei testi antichi e di indizi provenienti da indagini archeologiche e testimonianze note e meno note, cercheremo di avvicinarci alla "vera" Maria Maddalena.
Conoscere e comprendere il rischio in sanità è l'obiettivo di questo libro. L'indagine riguarda in primo luogo le statistiche sugli eventi avversi: dati prodotti da organizzazioni con finalità e obiettivi diversi - l'ANIA, il Tribunale per i diritti del Malato e il Ministero della Salute - che alimentano la "guerra dei numeri" inscenata dai media per alimentare immagini di mala-sanità. Il secondo oggetto esaminato al microscopio è la cartella clinica, che racchiude la storia clinica del paziente e che nel suo viaggio tra diversi contesti organizzativi - come pure nelle pratiche di compilazione dei referti prodotti e inseriti al suo interno - veicola errori e contiene talvolta la prova principe dell'errore medico. E lo stesso rischio può nascondersi nella scheda di soccorso, usata nelle cure di emergenza, e nella checklist delle sale operatorie. La scelta del metodo etnografico ha permesso di indagare negli interstizi organizzativi e dare una lettura che va oltre lo stereotipo della ricerca del colpevole. Il volume è pensato per i professionisti della sanità, per gli studiosi di scienze sociali e per gli attori di un network esteso (dagli avvocati alle imprese assicuratrici) che cerca di gestire i rischi, ma che non sempre riesce a sviluppare le pratiche e le azioni necessarie per migliorare sia la sicurezza di professionisti e pazienti sia l'immagine della sanità italiana.
Un medico contro l'indifferenza, dalla parte dei malati e della medicina giusta, docente, ricercatore, umanista: Alberto Malliani ha lasciato una traccia importante nella sanità, con le lezioni universitarie e il lavoro quotidiano all'ospedale Sacco e per Vidas, l'associazione che assiste i malati terminali. Questo libro è una raccolta dei suoi scritti più efficaci sull'etica in medicina, sulla malattia, il rapporto medico-paziente, l'eutanasia, il coraggio e la paura, le speranze dei giovani e la necessità di un impegno della classe medica per la pace, l'ambiente, la buona sanità. Ma nei suoi interventi c'è anche una spietata analisi delle contraddizioni e dei paradossi di un sistema dove il business, il tornaconto personale e il conflitto di interessi sostituiscono spesso la parola umanità. Dai suoi primi articoli sul mestiere di medico, Malliani si interroga su una professione che gli sembra ancora la più bella del mondo, cercando di offrire un angolo di luce per attraversare il buio che abbiamo davanti. "Medico sempre" è un inno al coraggio e alla passione, che a ogni età e in ogni attività, restano la fiaccola della vita.
Uno dei maggiori biologi viventi affronta le domande più ambiziose che l'uomo, unica specie animale capace di riflettere su di sé e sul senso della propria vita, si pone da sempre. Oggi, ci dice Edward Wilson, gli enormi progressi fatti dalla scienza ci offrono gli strumenti concettuali per inquadrare in un discorso credibile fenomeni come la religione, la fede in un'entità sovrannaturale, l'idea di una finalità e la presenza di altre forme di vita nell'universo. La spiegazione di tutti questi aspetti, che rimandano al più generale significato dell'esistenza umana, secondo Wilson risiede nella storia biologica ed evolutiva dell'uomo: quell'epopea, cominciata con i primi passi mossi da Homo Sapiens nell'Africa orientale duecentomila anni fa, in grado di gettare luce sul motivo per cui su questo pianeta esiste una specie come la nostra.
Il capitalismo non è più sostenibile. A meno di cambiamenti radicali nel modo in cui la popolazione mondiale vive, produce e gestisce le proprie attività economiche - con i consumi e le emissioni aumentati vertiginosamente - non c'è modo di evitare il peggio. Cosa fare allora? Il messaggio è dirompente: si è perso talmente tanto tempo nello stallo politico del decidere di non decidere, che se oggi volessimo davvero salvarci dal peggio dovremmo affrontare tagli così significativi alle emissioni da mettere in discussione la logica fondamentale della nostra economia: la crescita del PIL come priorità assoluta. "Non abbiamo intrapreso le azioni necessarie a ridurre le emissioni perché questo sarebbe sostanzialmente in conflitto con il capitalismo deregolamentato, ossia con l'ideologia imperante nel periodo in cui cercavamo di trovare una via d'uscita alla crisi. Siamo bloccati perché le azioni che garantirebbero ottime chance di evitare la catastrofe - e di cui beneficerebbe la stragrande maggioranza delle persone - rappresentano una minaccia estrema per quell'élite che tiene le redini della nostra economia, del nostro sistema politico e di molti dei nostri media."La via d'uscita che intravede Naomi Klein non è una Green Economy all'acqua di rose, ma una trasformazione radicale del nostro stile di vita. "La buona notizia è che molti di questi cambiamenti non sono affatto catastrofici; al contrario, sono entusiasmanti".
"Hanno mente sveglia e atteggiamenti aperti. Continuano a guardare il mondo e a imparare. Si lamentano poco. Aiutano gli altri a capire e a fare cose giuste. Con questo libro voglio raccontare come si fa a diventare un vecchio così. È possibile rendere la nostra vita più sana, più saggia, più soddisfacente, mentre sta diventando sempre più lunga." Roberto Vacca, 88 anni, testimonial esemplare di come vivere una "iucunda senectute", condivide il suo segreto con i lettori. I consigli pratici che dà sono numerosi e mai scontati. Il buon uso del tempo libero, l'aiuto inaspettato che può arrivare dal computer (e come usarlo senza traumi), i metodi per tenere in forma la mente (anche con la proposta innovativa delle "palestre mentali"), le buone abitudini per aiutare il fisico, le indicazioni per non diventare scorbutici, essere creativi, godersi il sesso. Ma un consiglio certamente li sovrintende tutti: per rimanere giovane per sempre devi continuare a imparare, non devi far spegnere mai la fiamma della curiosità. Solo così potrai sperimentare quali inaspettati piaceri può riservarti l'età: il piacere di inventare, di sfoggiare, di amare.
Nelle sue sei edizioni - la settima al momento della pubblicazione di questo volume è ancora in corso - il censimento nazionale del FAI - Fondo Ambiente Italiano ha coinvolto oltre un milione e mezzo di cittadini, 31.000 luoghi in tutta Italia e quasi 6.000 Comuni. "I Luoghi del Cuore", realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si è affermato come efficace strumento di sensibilizzazione di cittadini e Istituzioni sul tema della tutela del paesaggio. Nel 2013, in occasione del decennale dell'iniziativa, il FAI, avvalendosi della collaborazione scientifica di CAIRE - Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, ha deciso di dare una lettura sistematica ai dati emersi nel corso dei censimenti finora conclusi (2003, 2004, 2006, 2008, 2010, 2012) con il duplice obiettivo di sistematizzare, comprendere e valorizzare il patrimonio di informazioni generato dalle campagne e di fornire alle Istituzioni uno strumento aggiuntivo per la lettura del territorio e la programmazione di possibili interventi. Questo volume restituisce una mappatura del paesaggio italiano da non dimenticare, una mappatura non scientifica, ma delineata sulla base delle istanze provenienti dalla collettività e proprio per questo inedita e di valore, poiché si configura come una delle prime applicazioni italiane, e forse la più esaustiva, della Convenzione Europea del Paesaggio.
Il gatto è una belva in miniatura. Due milioni di anni di vita selvatica, un passato da predatore solitario, un esasperato individualismo costituiscono il suo substrato più caratterizzante. Impersona aspetti sconcertanti della vita istintuale, che spaziano dalla sensualità più elegante alla crudeltà più indifferente e che gli conferiscono una raffinata sensorialità oltre a un proverbiale attaccamento alla vita. La convivenza con il gatto consente un confronto quotidiano e intrigante tra la sofisticata civilizzazione umana e la più pura istintualità animale; mostra all'uomo quale sia l'irrazionalità, ma anche la sapienza dell'istinto; gli ricorda in ogni istante cosa significhi davvero vivere in contatto con la natura esterna e rimanere fedeli alla propria natura interna. In pochi millenni di convivenza, il gatto è entrato non solo nella realtà, ma anche nell'immaginario dell'uomo dove si trasfigura in animale dalle molteplici valenze simboliche. Di volta in volta, egli è immagine di freddo opportunismo o di commovente tenerezza, di ostinata insubordinazione o di sensuale voluttuosità, di ritiro in sornione sonnolenze o di acuta, insonne vigilanza. Animale utilitaristicamente inutile, il gatto è insostituibile non per le sue prestazioni fisiche, ma per specifiche qualità psichiche, che fanno di lui il più diffuso animale d'affezione.
"Cos'è il numero, che l'uomo lo può capire? E cos'è l'uomo, che può capire il numero?" A porsi queste domande fu nel 1960 il neurofisiologo Warren McCulloch, evidentemente insoddisfatto delle molte rigide e vuote definizioni che erano state sciorinate fino ad allora dai filosofi. In questo libro Piergiorgio Odifreddi affronta le due domande con un approccio più fluido e pratico: invece di provare inutilmente a dirci cos'è il numero in astratto, ci mostra utilmente una serie di numeri in concreto. Ne ha scelti una cinquantina tra quelli che meglio si prestano a essere raccontati, e ce li illustra come se fosse la guida di un museo, mostrandoci di ciascuno la struttura globale e i particolari locali. Passeggiando tra i quadri di questa esposizione, il lettore troverà i piccoli grandi numeri da 0 a 9, accorgendosi di non conoscerli così bene come pensava. Scoprirà il fascino di numeri che credeva senza interesse, come 42 o 1729. Proverà a immaginare numeri tanto grandi da essere quasi inafferrabili e inconcepibili E arriverà infine a intuire perché i matematici pensano che i numeri siano la cosa più vicina al divino che l'uomo possa percepire: perché lo sono.
Basata sul metodo dolce della Scala Nutrizionale, "La dieta Dukan dei 7 giorni" ha aperto nuove frontiere del dimagrimento e ha conquistato il pubblico e la vetta delle classifiche dei libri più venduti. Il segreto di tanto successo è semplice: 7 gradini, 1 gradino per ogni giorno della settimana, ogni giorno si aggiunge una nuova categoria di alimenti. In ogni settimana della dieta puoi concederti tutti gli alimenti. Facile, efficace e senza rinunce. E la perdita definitiva di peso è garantita. Anche chi vuole liberarsi solo di pochi chili, chi ha difficoltà a seguire una dieta rigida nel lungo termine, chi vuole concedersi qualche piccola tentazione, chi ha una vita sociale molto attiva trova in questo metodo la soluzione ideale. A grande richiesta, arrivano ora oltre 100 ricette, pensate appositamente per il pubblico italiano, che arricchiranno di gusto e piacere la tua vita. Semplici, appetitose, variate, soddisfano ogni esigenza e ogni "voglia", compresa quella di dolci.