Singolarissimo giornale: così Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, definì nel 1961 «L'Osservatore Romano» in un celebre articolo scritto in occasione del centenario e dedicato alle difficoltà del quotidiano della Santa Sede: «Ma, a bene esaminare le cose, sono queste stesse difficoltà - scriveva il cardinale arcivescovo di Milano, che dal 1937 al 1954 aveva esercitato l'alta direzione sul foglio vaticano - che gli conferiscono tanta dignità nella funzione propria della stampa periodica, tanta autorità e tanta forza. Ne feci io stesso l'esperimento nel triste e drammatico periodo dell'ultima guerra, quando la stampa italiana era imbavagliata da una spietata censura e imbevuta di materiale artefatto. «L'Osservatore» ebbe allora una funzione meravigliosa, non già perché si fosse arrogato compiti nuovi e profittatori, ma perché continuò impavido il suo ufficio d'informatore onesto e libero. Avvenne come quando in una sala si spengono tutte le luci, e ne rimane accesa una sola: tutti gli sguardi si dirigono verso quella rimasta accesa; e per fortuna questa era la luce vaticana, la luce tranquilla e fiammante, alimentata da quella apostolica di Pietro. «L'Osservatore» apparve allora quello che, in sostanza, è sempre: un faro orientatore». Questo libro - curato dall'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede e dal giornale vaticano - vuole presentare, attraverso dodici contributi, alcuni aspetti della storia del quotidiano che sta per compiere un secolo e mezzo di vita.
L'Italia da non perdere raccontata da un grande conoscitore d'arte, che utilizza un linguaggio divulgativo e immediato. Cinquantadue città italiane, con la loro storia, i monumenti, le opere d'arte, descritte in altrettante schede e documentate da fotografie a colori. Grandi centri urbani, piccole cittadine, aree monumentali, musei e ville da riscoprire: Ascoli, Assisi, Atri, Bergamo, Bitonto, Bologna, Borgo San Sepolcro, Castel del Monte, Cortona, Cuma, Ferrara, Firenze, Genova, Gubbio, L'Aquila, Lecce, Lucca, Mantova, Maser, Matera, Milano, Monreale, Monte San Giusto, Monte Sant'Angelo, Napoli, Orvieto, Padova, Paestum, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pienza, Pistoia, Pompei, Possagno, Ragusa, Ravenna, Roma, Segesta, Siena, Siracusa, Tivoli, Trani, Torino, Tuscania, Urbino, Varallo, Venezia, Verona, Vicenza, Villa Lante. Chiese, palazzi, piazze, dipinti, affreschi e sculture rivivono nelle pagine di questa guida.
Per cinque secoli, pittori, scultori, fotografi, stilisti, musicisti, scrittori, poeti, attori, registi e architetti provenienti da 28 nazioni e cinque continenti sono arrivati a Roma, a via Margutta. In questa piccola strada, solitaria e affascinante, hanno creato capolavori, vivendo e lavorando negli atelier, dietro le grandi vetrate illuminate dalla straordinaria luce di Roma.