Parlare di morte ha senso ai nostri giorni?
Che cosa suscita pensare ad essa?
Tra cronaca e fiction ci appare sempre lontana, riguarda sempre altri, fino a trovarci assuefatti ad essa.
Le cose cambiano quando la morte entra prepotentemente nel nostro orizzonte e sconvolge la nostra vita.
Lo sguardo cristiano sulla morte allarga la prospettiva e ci proietta oltre, ci lascia intuire un “dopo” carico di speranza, mentre l’arte cristiana ci offre meravigliosi scorci, forti provocazioni, stimolanti riflessioni su questi temi.
Queste pagine, attraverso il confronto con opere d’arte di forte impatto, cercano di riportare l’attenzione su temi un po’ dimenticati, come morte, resurrezione, misericordia, giudizio, che sono al centro della fede cristiana, forza scaturita proprio dalla morte e resurrezione di Gesù, per ritrovare speranza per il nostro oggi.
Quarta di copertina
Il trionfo della morte di Clusone e la Danza macabra di Pinzolo con sottile ironia e con un certo coraggio offrono un richiamo a «ben vivere», per poter anche «ben morire». Perché la risurrezione è la destinazione finale del nostro pellegrinare.
Biografia dell'autore
Sergio Dell’Orto, nato a Carate Brianza (MB), dopo aver svolto il suo ministero in parrocchie di Monza e della Brianza, attualmente è parroco di San Bernardo, alla Comasina a Milano.
Uscita in prima edizione nel 1987 e costantemente aggiornata dall’autore, la presente ricerca sul “femminile nell’esperienza religiosa”, e di conseguenza sui “simboli religiosi” che lo inverano, sta a indicare quanto sia attuale un tema che emerge dal crescente bisogno di “dare un’anima” al mondo in cui viviamo, quantomeno nel nostro Occidente. Su un denso sfondo biblico-teologico, l’autore, specialista di temi spirituali fra i più noti e autorevoli, sviluppa una serie di osservazioni sul femminile propriamente umano e il suo rapporto con la mascolinità. Ne esce un quadro in cui il dato psicologico e quello spirituale si intrecciano con singolare efficacia.
Quarta di copertina
«La donna ha la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani. E pensa quello che sente, sente quello che pensa, e fa quello che sente e pensa. Questo è grandioso!»
(Papa Francesco)
Biografia dell'autore
Antonio Gentili (Carrara, 1937), sacerdote-religioso, licenziato in teologia e laureato in filosofia, ha esplorato le grandi tradizioni meditative con gli studi e la pratica silenziosa, animando centri di spiritualità a Eupilio (Co) e a Campello sul Clitunno (Pg). Destinato a Genova, dove entrò nell’Ordine dei Barnabiti, ha accolto con favore l’imprevista quanto apprezzata iniziativa da parte di laici divenuti «cooperatori nella preghiera» (2 Cor 1,11). Guida corsi di“Preghiera del cuore”, di “Yoga e Cristianesimo” e organizza settimane di “Digiuno e meditazione per la purificazione integrale”. Con Àncora ha pubblicato numerosi libri tradotti in tutto il mondo.
Pablo Picasso (1881-1973) ha attraversato tutte le rivoluzioni del Novecento, esprimendole in migliaia di opere: le ricerche di nuovi linguaggi artistici, la psicanalisi, il femminismo, le guerre mondiali, i totalitarismi, la rivoluzione sessuale, la crisi dell’autorità, le metamorfosi dell’esperienza religiosa.
Quale incontro con Dio nell’arte di Picasso? Questo libro risponde a tale audace domanda attraverso due contributi: il primo si sofferma sul rapporto tra teologia e cubismo, in un dialogo serrato e profondo fra questi insoliti interlocutori; il secondo esplora la Crocifissione (1930) di Picasso, con uno sguardo ispirato a Romano Guardini che fa emergere l’estetica della religione propria dell’artista.
Personaggio controverso e geniale, guardato con sospetto e criticato dai cattolici, Picasso può offrire molte provocazioni per un ripensamento del rapporto tra cristianesimo ed estetica contemporanea e per imparare, sulla scorta della riflessione di Guardini, ad avere “occhi nuovi” sul mondo.
Quarta di copertina
La Crocifissione di Picasso, dipinta nel 1930 e considerata una dei capolavori dell’artista spagnolo, resta a quasi cent’anni dalla sua realizzazione segno e luogo di quella invocata redenzione che attraversa ogni esistenza e interpella ciascuno di noi. I due saggi che compongono questo volume ci aiutano a rileggerla con occhi nuovi.
Biografia degli autori
Yvonne Dohna Schlobitten è professoressa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e membro del Comitato di direzione dell’inserto «Donne Chiesa Mondo» dell’«Osservatore Romano». Tra le sue pubblicazioni, La Trasfigurazione di Raffaello. La Maddalena e la guarigione dello sguardo (2020) e Verso nuovi occhi. L’arte dello sguardo sul tutto (2023). Ha curato i volumi La lotta di Giacobbe, paradigma della creazione artistica (2020) e Pope Art (2022).
Luigi Missaglia, presbitero della diocesi di Padova e dottorando in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, è scomparso nel 2006, a 39 anni, per un arresto cardiaco. È autore del saggio su cubismo e teologia pubblicato in questo volume.
Giulio Osto, presbitero della diocesi di Padova, è docente presso la Facoltà teologica del Triveneto, l’Istituto superiore di scienze religiose e l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina di Padova. Tra le sue pubblicazioni, Un pentagramma teologico (2010), Diversamente credenti (2012), Gocce di benedizione (2015), Il labirinto della vita (2016), Come olio profumato (2018), La testimonianza del dialogo (2019), Camminare. Un kit teologico (2020), R. Guardini. Silenzio e verità (2022), Pietro Rossano (2023).
Un libro per riscoprire i grandi successi di un uomo di fede che, attraverso i suoi canti, annunciava la Buona Novella nelle piazze. Negli anni ‘50, in tonaca, chitarra in mano, padre Duval cominciò a cantare Cristo e il Vangelo ai suoi contemporanei. Non si è limitato alle chiese e alle cappelle, ma è apparso sui palcoscenici più grandi di Francia, Europa e America. Il suo primo disco, nel 1956, vendette 1 milione di copie.
«Il suo sguardo rivolto all’umanità, in particolare a quella che porta su di sé il male di vivere, le notti dell’anima, non è poi così diverso da quello di un altro maestro suo contemporaneo della canzone francese, Georges Brassens» (dalla prefazione di p. Claudio Zonta, scrittore della Civiltà Cattolica).
Il libro presenta i testi di Aimé Duval in francese, con traduzione a fronte.
Quarta di copertina
Un’antologia con testo originale a fronte
delle canzoni del gesuita Aimé Duval,
il “chitarrista di Dio” che negli anni ’50
rinnovò profondamente la canzone religiosa
Prefazione di Claudio Zonta
Biografia dell'autore
AIMÉ DUVAL (1918-1984), gesuita francese, negli anni ’50 e ’60 conosce notevole successo in Francia e in altri paesi come cantautore di una nuova canzone popolare di ispirazione religiosa: viene chiamato “il chitarrista di Dio”. All’inizio degli anni ’70 scompare dalla scena. Lo stress dovuto alla sua frenetica attività lo porta alla devastante esperienza dell’alcolismo; ne esce grazie al gruppo degli Alcolisti Anonimi. Raccoglie la sua esperienza in un libro che conquista i lettori per la sincerità e la profondità della testimonianza: Il bambino che giocava con la luna (1° ed. it.: Paoline, Milano 1985).
Il libretto presenta alcuni testi di grandi autori sul tema della speranza. Un modo particolare e originale per festeggiare la festa
della donna.
Da 15 anni il tradizionale libretto dedicato alla festa della donna, un classico appuntamento di Àncora.
Per sapere chi siamo occorre tornare sempre alla Croce di Cristo. La contemplazione del Crocifisso ha segnato la fede, la vita e la pietà del popolo cristiano. Le riflessioni proposte in questo volume sono i commenti alla lettura della Passione tenuti nella basilica di San Pietro durante la liturgia del Venerdì Santo dal 1980 al 2023, sotto i pontificati di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Costituiscono una prolungata e amorosa meditazione sul mistero della Croce. Ideali stazioni di una via crucis, che invitano alla contemplazione, all'adorazione, alla sequela.
Il testo propone approfondimenti spirituali sui sette dolori di Maria e sulle ultime sette parole di Cristo sulla Croce. Ogni meditazione si conclude con una preghiera. La riflessione culmina con due testi sulla risurrezione.
In queste pagine si parla della cosiddetta canzone d'autore, di quel tentativo cioè di fondere parole e tessuto musicale che si è manifestato soprattutto a partire dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento e che ha lasciato tracce indelebili in opere divenute pietre miliari non solo del mondo della canzone, ma della poesia e della cultura contemporanea. In filigrana dietro i testi di autori nordamericani come Cohen e Dylan, francesi come Brel o Brassens e infine italiani come - tanto per fare alcuni nomi - Battiato, Dalla, De André, De Gregori e Vecchioni, troviamo così echi, cadenze, immagini provenienti da una molteplicità di fonti letterarie, da Omero a Whitman, da Baudelaire a Joyce. Senza dimenticare la Bibbia, il «grande codice dell'Occidente», che ha insegnato ai grandi cantautori - scrive il card. Gianfranco Ravasi - «a intrecciare nel loro pensare, scrivere e cantare, spirito e corpo, mito e storia, mistica e amore, sacro e profano, ma soprattutto Dio e uomo, avendo sempre accesa nel loro cielo la stella della Scrittura».
Il libro si propone di aiutare a capire meglio la pratica della cremazione in rapporto alla fede cristiana e alle esequie che si svolgono in chiesa. Dopo una breve panoramica degli aspetti pratici e storici della cremazione, il testo introduce la tradizione cristiana della sepoltura e riflette sul significato del culto dei morti e sulla celebrazione delle esequie cristiane. Successivamente, considerando anche il progresso scientifico, presenta una visione nuova della cremazione, cercando di comprendere se sia possibile passare dalla semplice tolleranza alla valorizzazione di questa pratica, valutando come i riti delle esequie possano esprimere il loro significato anche nel caso della cremazione. Infine i libro propone un formulario per le esequie e una serie di letture bibliche adatte ad accompagnare i diversi momenti della cremazione.
In questa Via Crucis, secondo lo schema tradizionale, le meditazioni sono ispirate alla Lettera enciclica "Spe salvi" di Benedetto XVI. Il 2024, anno di preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, ha come tema centrale la speranza: questo sussidio è pensato per offrire un prezioso sostegno ai pellegrini e a tutto il popolo di Dio nel cammino di preparazione spirituale all'anno giubilare.