Si vuole individuare nella Bibbia la portata del valore del nome, cioè che cosa implica nel testo sacro il significato e la portata della denominazione data alle realtà umane, da parte dall'uomo, e, in qualche modo, da dio stesso.
Il nostro intento è di valorizzare il Messianismo con Messia, e non un generico Messianismo, più o meno senza Messia, come si è talvolta presentato, che implica una "salvezza in genere", presente o futura, certamente presente e determinante nella Bibbia, ma che non designa il carattere messianico in qualche modo personale, e, per noi cristiani, cristologico del testo sacro.
Quale soluzione giuridica si potrebbe ipotizzare dinanzi alla lacuna legis per la Sede Romana totalmente impedita? La presenza di un silenzio normativo su una tale situazione inerente all'esercizio del munus petrino, servizio necessario all'unità della Chiesa, è sembrata tanto delicata da spingere a cercare di comprenderne la portata nel modo più ampio possibile. Per questo la trattazione si è estesa allo sviluppo generale del tema della Sede impedita. L'intento è stato di non limitarsi a presentare l'elaborazione di ipotesidi dottrina canonica a partire dalle fonti legislative e storiche, ma cercare di comprendere una realtà attinente con la vita odierna della Chiesa, che da pochi anni ha vissuto l'evento della rinuncia al ministero petrino presentata da Benedetto XVI.
Siamo immersi nell'epoca della comunicazione delle parole e delle immagini attraverso canali mediatici d'ogni genere, dalla radio alla televisione, e inoltre da Internet nelle varie forme. Tutto questo porta ad un'informazione tempestiva e puntuale, che, accanto a vantaggi indubbi, determina anche smarrimenti, che da una mancata assimilazione cosciente porta non raramente a superficialità e manipolazioni. Si pone allora la necessità delle priorità, dell'essenzialità e della validità dei contenuti, che vengono proposti e divulgati. E questo vale soprattutto per la Bibbia, Parola di Dio. È quindi utile e necessario ricomporre il senso delle parole, nel loro contenuto reale e immediato e poi simbolico, nelle varie accezioni. In tal senso abbiamo pensato di riferire direttamente le parole stesse della Sacra Scrittura, nel loro "cammino" semantico e teologico, piuttosto che ricorrere a disquisizioni, spesso astratte e non aderenti al contesto reale, nel lungo e sublime percorso della rivelazione biblica. La Bibbia allora - come parola o scritto di Dio che cosa propone?
La compartecipazione nel delitto canonico è un'ampia analisi dell'istituto penale canonico della compartecipazione al delitto canonico, disciplinato dai cann. 1329 CIC/83 e 1417 CCEO. L'autore lo interpreta dal punto di vista del concetto teorico, non ancora scoperto nella letteratura canonistica.
I sanitari sono chiamati a prendere decisioni quotidiane basate su priorità d'azione. Compito particolarmente impegnativo alla luce della difficoltà di raggiungere una definizione univoca della salute umana, che comprende uno stato fisico di benessere che riguarda molteplici dimensioni dell'esistenza umana, compresi psicologico e spirituale. Un ulteriore problema significativo sorge quando il sanitario è chiamato a decidere se designare alcune di quelle scarse risorse verso la cura alla fine della vita, quando il risultato non può più essere misurato in termini di ripristino o miglioramento della salute fisica...
Il libro riguarda l'esame del testo di Is 66,5, interpretato sia nel suo contesto che nelle interpretazioni ebraiche e cristiane. Esso però si inserisce nell'ambito di un problema generale, ampliamente discusso, che riguarda i rapporti tra Ebrei e Cristiani, o più propriamente le convergenze e tensioni di Giudei e Cristiani, prima e dopo il sorgere dello stesso Cristianismo, derivato appunto dal Giudaismo.