Nel suo primo Angelus, Papa Francesco ha detto: "Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti voi". A Roma, la persona che più di tutti personificava l'instancabile misericordia di Dio nel confessionale fu il gesuita Padre Felice Cappello, morto in fama di santità nel 1962. Fu stimatissimo professore di diritto canonico alla Gregoriana e consultore della Curia Romana, ma si fede nome anzitutto come il "confessore di Roma" nella chiesa di Sant'Ignazio. "Perché vedite da me?" chiese Padre Pio ai pellegrini romani: "A Roma avete Padre Cappello". In questo libro sono raccolti, insieme ad una breve biografia del Servo di Dio, i preziosi consigli che soleva dare ai suoi penitenti, e le commoventi testimonianze delle grazie che essi ricevettero tramite il suo ministero sacerdotale. Il Cardinale Re, che lo conosceva personalmente, ha scritto nell'introduzione: "Aveva il dono di intuire ciò che c'era nel cuore dei penitenti e di esprimerlo meglio di loro. Parlava con grande chiarezza. Sapeva dare sicurezza e incoraggiare. Aveva il dono di infondere serenità e pace. Tutti uscivano dalla confessione con lui rasserenati."
Tra tutti i vizi l'ira è forse quello più riconoscibile e di cui ci si vergogna maggiormente, perché più facilmente individuabile. Eppure la sua fenomenologia è estremamente ricca e complessa, come la riflessione di tutti i tempi ha mostrato con chiarezza. L'articolo passa in rassegna le varie posizioni in merito, evidenziando la sua fondamentale caratteristica di richiesta di giustizia, che la differenzia da altri vizi, come ad esempio l'invidia e l'odio, e che può trovare una risposta adeguata solo in una prospettiva religiosa.
Quando a me, vi parlerò qui della preghiera così come la viviamo nella lotta della nostra anima, cioè non ciò che è oggettivamente la preghiera, ma soggettivamente come noi stessi la viviamo, come chi prega sperimenta e riconosce la preghiera.
Il Piccolo ufficio del Sacro Cuore viene proposto soprattutto per la preghiera comune e personale degli associati all'Apostolato della Preghiera, ma anche con l'intenzione di diffondere e rinnovare la devozione al Sacro Cuore fra i fedeli cattolici in Italia. Vengono offerti tre differenti schemi sia per le Lodi che per i Vespri. In appendice vengono riportati alcuni inni in latino, una selezione di lettura e responsorio a scelta per Lodi e Vespri, come pure alcune antifone mariane, una preghiera di ringraziamento all'Eucaristia e due nuovi schemi di Litanie al Sacro Cuore.
Scopo di questo libretto è presentare, spiegare e diffondere tra i fedeli una forma di devozione che ha segnato in passato la vita di molti, come singoli e come comunità (famiglie o Congregazioni religiose): la consacrazione al Sacro Cuore.L'Autore si limita a presentare poche considerazioni per aiutare a conoscere l'amore di Dio come ci è stato rivelato in Gesù Cristo e a rispondere ad esso con fiducia ma, al tempo stesso, non rinunciando a capire e pensare.
In questo modesto volume sono raccolti alcuni studi occasionali del card. Vanhoye sulla vocazione e il pensiero di Paolo. Vengono prese in considerazione la vocazione di Paolo e la vocazione cristiana secondo l'Apostolo. Si riflette su un tema poco considerato dagli studiosi: il carattere di Paolo e la sua affettività. Infine si esaminano due temi importanti rispettivamente per la vita spirituale e per la teologia: il rapporto tra debolezza e grazia e la giustificazione per mezzo della fede.
Desiderio degli Autori, Carmagnani Rossana e Danieli Mario è proporre, ad argine del pensiero liquido dentro il quale scivola l'uomo di oggi, delle rive di approdo sulle quali ritrovare qualche certezza per vivere con dignità e passione il compito di genitore. E' un libro che nasce anzitutto dalla vita professionale dei suoi autori, dall'intreccio delle loro generazioni e delle loro competenze nella comune passione per l'uomo e per la qualità della sua esistenza. Nasce poi dalle esistenze dei suoi protagonisti, genitori da una parte e figli nativi digitali" dall'altra: le loro "storie" e i loro problemi stimolano una riflessione il cui filo conduttore percorre la strada dell'educazione dall'infanzia all'ingresso nell'età adulta. "
Il libretto presenta le caratteristiche peculiari e le potenzialità distruttive, a livello psicologico, relazione e sociale, dell'invidia, confermando la sua caratteristica di vizio antipatico". " L'invidia è un vizio strano, non mira ad alcun bene, eppure per essa si arriva a sacrificare ogni cosa. Può essere contrastata solo da una visione della vita improntata alla beatitudine, dove si gioirà della gioia degli altri, non tanto della propria: per questo non ha senso invidiare ciò che di per sè già ci appartiene.
Il filo conduttore di questo libro è la storia di fede di molti ragazzi appartenenti al Movimento Eucaristico Giovanile. Un libro che vuole essere di aiuto ad animatori di gruppi di adolescenti, proprio in questo anno dedicato dalla Chiesa alla fede. Ogni animatore e persona interessata, in ogni capitolo, a parte l?introduzione iniziale di Don Guido Benzi, direttore dell?Ufficio Catechistico Nazionale della CEI, potrà trovare un articolo che illustra il tema affrontato, un brano biblico da meditare e da proporre e alcune attività pensate in special modo per gruppi di adolescenti.
Nel libretto vengono indicati i compiti e le caratteristiche della nuova evangelizzazione. Partendo dal presupposto che per nuova evangelizzazione" non si intende l'annuncio di un Vangelo nuovo, cioè diverso, ma il rinnovamento del suo primo e originario annuncio attestato negli scritti del Nuovo Testamento, in questo libretto vengono indicati i compiti e le caratteristiche della nuova evangelizzazione: aprire i nostri orizzonti, liberarci dalle nostre carceri, condurci a Dio, che è amore e fonte della vita. "