L'uomo viene al mondo senza libretto di istruzioni. Con il tempo, faticosamente, apprende una sua modalità di funzionamento, spesso squilibrata, in cui si identifica con ostinazione. Confonde le idee con i fatti. I desideri, i pre-concetti, i pre-giudizi non permettono di ascoltare quello che la vita propone. I semplici esercizi presentati in questo libro educano ad accogliere la realtà, senza nulla escludere, con cuore aperto, in piena presenza, a trovare la leggerezza di una mente attenta e cosciente, la gioia di vivere nel presente con pace interiore.
Quello che ci accingiamo a compiere con questo libro, [3] Gesù come via, è il passo conclusivo del Cammino della Santa Presenza, perché ci farà tornare alla dimora da cui siamo partiti all’inizio del viaggio, con la nostra incarnazione.
Chiameremo questa dimora la “terra dove scorrono latte e miele”, la terra a cui il Signore ha guidato Israele per mano di Mosè: la “terra” che il Signore ha preparato per i suoi figli.
Questo Cammino si articola su tre livelli: pregare, vegliare, amare. In questo libro ci occupiamo del terzo livello, l'amore.
Ricordiamo che nel nostro primo libro, [1] Il volo dell’aquila, abbiamo introdotto un percorso di preghiera molto ricco e vario, e nel secondo, [2] Il senso delle cose, abbiamo tracciato le linee per un percorso di discernimento spirituale basato sull’attenzione alle cose in cui siamo immersi.
Questo testo è quindi il terzo libro di una trilogia iniziata con IL CAMMINO DELLA SANTA PRESENZA. Il volo dell’aquila, e proseguita con IL CAMMINO DELLA SANTA PRESENZA. Il senso delle cose.
NOTE SULL'AUTORE
Pasquale Chiaro è il responsabile della rivista Appunti di Viaggio che, da oltre venti anni, si occupa di meditazione silenziosa, di preghiera, di dialogo interreligioso e di ricerca spirituale e delle Edizioni “Appunti di Viaggio” e “La parola”. In parallelo alla sua attività editoriale, Pasquale Chiaro da alcuni anni porta avanti un cammino di preghiera comunitario, di cui questi che stiamo pubblicando sono i testi base.
La preghiera è diventata oggi ancor più che una necessità, una vera urgenza, se non vogliamo essere risucchiati nella spirale di un attivismo sfrenato che ci svuota di noi stessi. Vi è in gioco la nostra salute non solo spirituale, ma anche fisica e psichica. Forti quindi della convinzione che, più che i trattati sulla preghiera, sono gli esempi e le testimonianze concrete a far breccia su di noi, nella prima parte di ognuno dei sedici incontri proposti ci lasciamo guidare dall'esperienza concreta di Gesù attraverso una riflessione a partire dai Vangeli. Nella seconda parte dell'incontro siamo invitati a vivere personalmente una breve esperienza di preghiera tenendo presente che, come ci ricordano i grandi oranti, "a pregare si impara pregando". In questa esperienza di preghiera personale cercheremo di coinvolgere non solo la nostra mente ma anche il nostro corpo. Nella terza parte dell'incontro proponiamo una sintesi della vita e della spiritualità di un mistico o di una mistica in grado di dare una conferma all'aspetto della vita di preghiera di volta in volta preso in considerazione. Ci rifacciamo ai mistici classici della tradizione cristiana ma anche a mistici più vicini a noi che costituiscono un vero tesoro di spiritualità, benché purtroppo ancora poco conosciuti.
Nata nel 1241 da una nobile famiglia tedesca, entrata in monastero all'età di sette anni, mistica, maestra del coro e direttrice spirituale di consacrati e laici, Matilde ci consegna un tesoro di elevatissima spiritualità, da cui trarre ancora oggi conforto, indicazioni di comportamento ed esempi di virtù. Con un linguaggio e uno stile vividissimi e ricchissimi, la santa ci introduce ai misteri celesti, invitandoci alla purezza del cuore, alla preghiera, all'unione con Dio.
Le pagine che seguono intendono offrire un itinerario meditativo di base, che propone anzitutto (cap. I). Cinque vie di preghiera profonda, attingendo a esperienze abituali nella pratica orante ma ripensate e rivissute all'insegna dell'interiorizzazione. L'interiorità è il vero banco di prova e tutte le modalità con le quali si esprime la preghiera vanno permeate da questa suprema esigenza, pena restare in superficie e rivelarsi inefficaci. A questo punto (cap. II) viene messa a fuoco La Preghiera del cuore secondo le diverse modalità che registra nell'Occidente latino, nell'Oriente cristiano e nelle altre tradizioni religiose e spirituali. Alla stessa stregua dell'uomo che cammina con due gambe, così la vita interiore accanto alla preghiera comporta L'ascesi (cap. III), e cioè l'insonne cura del proprio perfezionamento. Possiamo dire che se la preghiera sostiene l'ascesi, quest'ultima costituisce la controprova della sua autenticità e della sua efficacia. Come si è detto, l'approdo della vita secondo lo Spirito è l'incontro di amore tra l'umano e il divino che, nella visione cristiana, conduce all'abbraccio trinitario tra il Creatore e la creatura. Siamo giunti alla Contemplazione (cap. IV). A questo punto è possibile cogliere I frutti (cap. V) che maturano copiosi lungo un itinerario esaltante e altamente umanizzante, se è vero che l'uomo si realizza pienamente a patto di proiettarsi oltre se stesso.
"Si sente spesso parlare dell'esigenza di nuova evangelizzazione per contrastare il fenomeno del graduale abbandono della Chiesa da parte dei fedeli a cui stiamo assistendo in questi anni. Credo che una delle cause di questo fenomeno sia da ricercare nella difficoltà a comprendere e fare propri gli insegnamenti che la parola propone. Certo, la buona novella ha duemila anni e qualcosa è cambiato da allora nel mondo, quindi l'uomo ha esigenze diverse, problemi che richiedono un approccio diverso alla parola. In realtà il messaggio centrale, l'appello a cambiare vita per essere accolti nel regno dei cieli che il Signore ci rivolge, il messaggio di amore e di liberazione che ci dona, sono rimasti invariati. Credo, allora, che occorra solo cambiare il modo di 'porgere' questo messaggio: occorre trovare le parole giuste, dar loro una veste che sia in sintonia con i giorni che ci troviamo a vivere. Questo è il compito di coloro che 'porgono' la parola ai fedeli, di norma sacerdoti, e che ne danno una prima lettura con le loro omelie. È questa la ragione che ha mosso don Maurizio Roma a mettere per iscritto le sue Omelie festive, con grande umiltà e semplicità, e con il desiderio di fare qualcosa di utile sia per i suoi confratelli religiosi che ogni domenica affrontano la fatica di fare 'la predica', sia per i fedeli laici che hanno il desiderio di approfondire i temi che la parola propone"
«La preghiera è sempre poesia, la luce è fattore determinante della teofania liturgica improntata di trasfigurazione, cui fa eco l'icona, pregnante di presenza del mondo a venire, mentre mistici profumi e canti spiritualizzano i sensi e rapiscono l'anima. Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica "Orientale Lumen" ben descrisse questa peculiarità asserendo: "La preghiera liturgica in Oriente mostra una grande attitudine a coinvolgere la persona umana nella sua totalità: il mistero è cantato nella sublimità dei suoi contenuti, ma anche nel calore dei sentimenti che suscita nel cuore dell'umanità salvata. Nell'azione sacra anche la corporeità è convocata alla lode e bellezza". L'uomo nuovo in Cristo trova ricomposta in unità la propria persona: corpo, anima e spirito celebrano il mistero e insieme ne divengono tempio, dossologia, "incarnazione". [...] Gli inni acatisti sono una preghiera, sia personale sia comunitaria, che racchiude tutte queste caratteristiche. [...] Non solo, ma tra i vari inni, essi certamente sono tra quelli che più di altri esprimono il variegato arcobaleno dei sentimenti, toccando le corde dell'interiorità con liriche espressioni». (Luciana Mirri)
Un tesoro nascosto nel cuore della città di Roma: sei antichissime icone mariane, quasi sconosciute, la cui storia si intreccia con quella della città eterna. Sei dipinti di inestimabile valore artistico e di grande interesse devozionale. Il libro propone un itinerario da percorrere nella città e nei dintorni alla scoperta di queste opere d'arte che ci vengono da un passato molto lontano; un itinerario che può essere percorso dal turista o dal devoto raccontato in un libro di facile consultazione e di piacevole lettura che vuol essere un contributo alla riscoperta del nostro patrimonio artistico, culturale e religioso.