
Fra gli anni Sessanta e Novanta la semiotica fu a più riprese attraversata dal cosiddetto "dibattito sull'iconismo", in cui si contrapponevano coloro che sostenevano che i segni iconici (come ad esempio disegni, dipinti, fotografie) fossero "naturali" o, meglio, motivati dall'oggetto che rappresentavano e coloro che invece affermavano che fossero arbitrari o convenzionali, come i segni del linguaggio verbale. Questo libro ricostruisce le linee fondamentali di questo dibattito e, in particolare, le posizioni espresse da Umberto Eco (uno dei suoi principali protagonisti) nell'arco di trent'anni di riflessione. Nella parte finale si propongono alcune modifiche e integrazioni alla teoria di Eco sul riconoscimento e sulla semiosi percettiva.
Nella stagione più recente il diritto del lavoro italiano, ma anche quello di altri Paesi, si è trovato, per la prima volta, a confrontarsi decisamente con i condizionamenti provocati dalla crisi del debito pubblico, che nella sua gravità ha impresso il suo marchio alla presente epoca. Il saggio esamina quindi, per la prima volta in unico contesto, da un lato, i lineamenti della spirale che ha portato la percentuale di debito pubblico italiano rispetto al PIL dal 24% del 1947 e dal 27% del 1964 al 126,4% del 2012, dall'altro, le modifiche che ciò ha determinato nella legislazione del lavoro (contratti a termine, somministrazione, ecc..) e nei suoi riflessi processuali.
Il nucleo centrale di questi scritti riguarda le origini e gli sviluppi del secondo conflitto mondiale, nonché lo svolgimento del duro processo di pace che fu imposto dai vincitori all'Italia. Con la fine del regime armistiziale, il nostro paese riacquistò la piena sovranità. La sua politica estera risultò nondimeno condizionata da difficoltà interne e questo spiega la sua mancata adesione, nel 1948, al patto di Bruxelles. Dalle debolezze allora mostrate, essa seppe, tuttavia, riscattarsi in occasione di snodi cruciali del confronto est-ovest, come prova il ruolo determinante che ebbe, negli anni 1977-79, per l'approvazione del programma relativo alla produzione e allo spiegamento degli euromissili in risposta all'installazione degli SS20 sovietici. Su tale episodio l'autore fornisce una preziosa testimonianza avendo ricoperto l'incarico di rappresentare l'Italia nel ristretto gruppo di esperti al quale fu affidata l'elaborazione di quel programma, nonché della piattaforma negoziale che doveva condurre, pochi anni più tardi, al totale azzeramento delle armi nucleari di teatro in Europa.
Per imparare la gestione di una crisi, il sistema che si è dimostrato più efficace è il metodo del caso. Immedesimarsi in situazioni simili aiuta a capire meglio la dinamica reale di una crisi, come ad esempio la necessità di dover agire senza avere tutti gli elementi di decisione in mano, la velocità in cui si sviluppano gli eventi, la dinamica dei diversi stakeholders colpiti, o l'importanza degli elementi emozionali. I presenti "Case studies", complemento del manuale "La comunicazione di crisi nella Chiesa", presentano casi di situazioni di conflitto o di crisi in ambito ecclesiale, da utilizzare per la discussione in aula. Sono scenari utili come palestra virtuale per gli addetti alla comunicazione di istituzioni di Chiesa: diocesi, ordini e congregazioni religiose, movimenti apostolici, conferenze episcopali, ONG cattoliche. Le storie riportate sono adattamenti di casi reali.
Questo volume, che nasce come condensato delle pluriennali lezioni universitarie tenute dall'autrice, pur essendo strutturato per rispondere a scopi più squisitamente didattici, costituisce un agile supporto per chiunque voglia accostarsi al diritto penale. Nel rispetto del rigore scientifico, il linguaggio comprensibile, la ricchezza esemplificativa e gli accorgimenti grafici ne fanno un'opera di rapida consultazione, agevolando l'apprendimento e l'efficace inquadramento della materia. Aggiornato alle ultime riforme legislative ed ai più recenti approdi giurisprudenziali, il testo offre le essenziali conoscenze di base degli argomenti trattati, affiancando ad esse l'articolata esposizione delle principali dispute dottrinarie. L'accurato lavoro di analisi si caratterizza per la particolare attenzione rivolta alla giurisprudenza costituzionale e per la concretezza dell'esposizione, che filtra la complessità del diritto penale, lasciandone intravedere le possibili evoluzioni future. La trattazione ricostruisce in maniera esaustiva le linee evolutive del diritto penale e gli istituti che lo compongono.
Il libro presenta un'essenziale esposizione dei problemi fondamentali riguardanti la grammatica comparata e la storia delle lingue indeuropee. Nella seconda parte vengono presentati testi, con ampio commento, delle lingue indeuropee antiche. Il volume è destinato alla didattica universitaria, ma risulta utile anche per l'autodidatta che vuole avere un'informazione sintetica, ma completa della disciplina.
Le differenze culturali, etniche e religiose non sono e non devono essere percepite, né strumentalizzate o manipolate, quale motivo di attrito o, peggio, di conflitto. Sono piuttosto un'occasione per cogliere un'opportunità preziosa: quella di poter afferrare nuovi punti di vista. Diamo quindi importanza alle parole di papa Giovanni XXIII, "cogliamo ciò che ci unisce", per salvaguardare le generazioni future.
In questi ultimi anni si è manifestato un progressivo interesse teologico e pastorale verso la realtà della ministerialità della Chiesa ed è maturata una sensibilità particolare per il ministero ordinato del diacono. Tale interesse ha avuto nella riflessione conciliare e postconciliare la fase più qualificata di approfondimento, sviluppando una rinnovata attenzione verso il ruolo che il diacono ha nella Chiesa. Scopo del presente volume è quello di offrire una panoramica sullo sviluppo del ministero diaconale secondo la Sacra Scrittura, la Tradizione e il Magistero della Chiesa, cercando di evidenziarne le radici per comprenderne la specificità ministeriale e le potenzialità di sviluppo nella vita pastorale ecclesiale e nella società odierna. Prefazione di Sergio Ubbiali.