Il grande successo di film come The Passion of the Christ e Le cronache di Narnia e le polemiche mondiali suscitate dal film sul Codice da Vinci hanno portato di nuovo prepotentemente alla ribalta il problema del rapporto fra Hollywood e la fede cristiana.
In questo libro, scritto con la vivacità , la sincerità e la simpatia tipiche dei professionisti americani della scrittura e dello spettacolo, si raccolgono una serie di testimonianze e di riflessioni da parte di cristiani «in prima linea», impegnati a vivere la propria fede nel competitivo e duro mondo di Hollywood. Produttori e sceneggiatori che stanno lavorando su film e serie televisive di primo livello come XMen, Mission Impossibile, Buffy l'ammazzavampiri, Jag avvocati in divisa, Charlie's Angels, Joan of Arcadia e molte altre offrono riflessioni sempre vive e originali, concrete e vissute su come rendere presente Cristo anche nell'industria più popolare del mondo, l'entertainment. Il libro nasce dall'esperienza di Act One, un'iniziativa di formazione professionale per sceneggiatori e producers nata nel cuore di Hollywood e diretta da Barbara Nicolosi, che vuole incoraggiare i cristiani a immergersi nell'industria del cinema, per rinnovarla dall'interno. Cristiani a Hollywood è un'interessantissima polifonia di voci sempre originali e intelligenti, piene di arguzia e candore, a volte commoventi e a volte forse discutibili, ma mai banali e sempre sorprendenti. Un libro che in America ha fatto molto discutere e ha suscitato entusiasmo e un rinnovato slancio per far sì che i cristiani non abbandonino a sé stessa la «fabbrica dei sogni».
Armando Fumagalli cura l'edizione italiana, con una Postfazione che guarda alla situazione del nostro Paese (pp. 240).
Formare una famiglia può sembrare una pazzia, oggi. Eppure c'è chi crede che ci si possa amare onorare per sempre. Questa convinzione parte da esperienza personale, studio e riflessione. Tante domande che il lettore può porsi trovano in questo libro risposte e stimoli ad approfondire. Nelle tre parti in cui il volume è scandito, l'autrice analizza la famiglia in quanto luogo naturale generativo delle relazioni interpersonali primarie, le relazioni genitori-figli nei due versanti dell'affetto e del legame, e l'uso della libertà soprattutto nel tempo libero. «Un libro che è un efficace compagno di viaggio», scrive Armando Fumagalli nella Prefazione, «per chi vuole costruire una famiglia, per chi vuole mantenere il timone della propria vita famigliare nella giusta direzione, per chi si propone di aiutare altre famiglie a navigare in modo sicuro, evitando le secche e gli scogli che così facilmente ritrovano nel suo percorso» (pp. 192).
La prima tappa dell'itinerario che conduce all'unione con Cristo coincide con l'anelito di viva fede espresso dal salmista: «Signore, cerco il tuo volto» (Sal 27/26, 8).
A tal fine è anzitutto necessaria la lettura assidua della Sacra Scrittura come pure la contemplazione di ogni atto e parola del Signore nell'intimità del nostro cuore. In questa cornice si colloca il presente testo, che rende accessibile a un ampio numero di persone la conoscenza della meravigliosa ricchezza e insondabile profondità del mistero di Cristo (cfr Fil, 38; Ef 3,8). Il manuale riprende il metodo e la struttura di un trattato teologico con la terminologia relativa. Per tale motivo, è ricco di riferimenti sia alla Sacra Scrittura come al Magistero della Chiesa e a san Tommaso d'Aquino. Ovviamente, è di frequente citato il Catechismo della Chiesa cattolica, che sintetizza con precisione e autorità i diversi temi (pp. 200).
Il 5 settembre 1996, sul Foglio, Mauro della Porta Raffo elegantemente pignoleggiava sulle imprecisioni di Ennio Caretto e Gian Antonio Stella: da allora il suo fioretto non ha risparmiato nessuna delle grandi firme del giornalismo italiano, dalla a, come Augias, alla zeta, come Zucconi (pp. 304).
Mauro della Porta Raffo, narratore e saggista, classe 1944, svolti più o meno svogliatamente mille diversi mestieri, ha cominciato a scrivere davvero nel 1996 su sollecitazione di Giuliano Ferrara, che lo ha ribattezzato «il Gran Pignolo» per la sua curiosità onnivora, per la propensione alla cultura erudita e la precisione dimostrata. Per lo stile asciutto al servizio di un'informazione che di una notizia premia l'originalità e l'inedito, della Porta Raffo è collaboratore passato e presente di tutte le principali testate nazionali.
Ha partecipato su Rai 3 alla trasmissione E' la stampa, bellezza! ed è stato consulente al Quiz Show e a Ritorno al presente di Rai 1.
Questo libro dà conto, sinteticamente, a livello mondiale dei principali gruppi di questa sterminata fungaia, al fine di mettere in guardia i giovani sui messaggi di propaganda diffusi con ogni mezzo (dalla Tv ai giornali, alle riviste, ai libri, con fiabe paganeggianti e stregonesche dedicate ai bambini); e per aiutare i genitori di quanti fossero caduti in trappola a conoscere la nuova realtà in cui si muove ora il loro figlio, a imparare il modo migliore di rapportarsi con lui e, dove fosse possibile, a favorirne l'uscita. L'augurio è che, grazie a queste pagine, tanti «aspiranti alla felicità » si risparmino un salto nel buio, dopo aver calcolato bene la possibilità che i sorrisi di benvenuto del gruppo, col passare del tempo, non si trasformino in durezze, costrizioni, richieste sempre crescenti di denaro: ossia che la buona nonna della fiaba non si riveli in realtà il lupo cattivo (pp.320).
Roberta Grillo, insegnante di religione, è presidente del Gris (Gruppi di ricerca e informazione socio-religiosi) della diocesi di Milano. Autrice di molti volumi, ha già pubblicato con Ares Il principe di questo mondo. Il diavolo nella storia, nelle religioni, nei documenti, nelle testimonianze.
C'è tutta la gamma tematica e stilistica di Rodolfo Doni uomo, cittadino e scrittore in questi diciassette racconti lunghi e brevi. Cantore degli affetti familiari e testimone delle trasformazioni sociali e politiche italiane del Novecento, Doni stesso ha fornito la chiave di lettura: «E' una doppia esplorazione che compio in queste pagine, dove la fantasia ha la sua parte, ma solo per fare più verità ». Ecco, esattamente questa è la funzione della letteratura: nasce dall'esperienza, dal vissuto personale, dalla cronaca e dalla storia ma, attraverso l'interpretazione che ne dà la fantasia, ne coglie la verità , ne rivela il senso per dilatare il vissuto del lettore (pp. 392).
Sono in continua crescita i fallimenti e le sostituzioni del matrimonio con convivenze: molte legislazioni tendono a legittimare gli effetti di questa tendenza, istituzionalizzando una pluralità di forme matrimoniali. Sempre più diffusa, anche negli à mbiti migliori, la mancanza di una chiara consapevolezza riguardo al fine costitutivo del matrimonio: che è il progressivo perfezionarsi nella comunicazione con sé stessi, fra i coniugi e con Dio. Attuare questo fine proprio della persona comporta anche incrementi dei beni e dell'ordine della società . Ogni altra concezione riduce il matrimonio - annullandolo - nei termini di associazione di individui secondo l'impulso del momento: che dunque può essere utile o superfluo formalizzare o no, prolungare o sciogliere e mutare. Ne conseguono effetti gravemente negativi per le singole persone e per le società . Quest'opera, raccogliendo frutti preziosi e attualissimi di un ricco itinerario di pensiero e di esistenza, con estrema chiarezza, concretezza, coerente razionalità , e sulla scorta dei capisaldi del pensiero cristiano, illumina e fonda l'interezza del significato della vita coniugale e familiare, entro il disegno divino della creazione. E dimostra come siano antirazionali e infine autodistruttive tutte le concezioni che non riconoscono l'essenza costitutiva del matrimonio (pp. 408).
Alberto Caturelli dal '56 ha insegnato nell'Università di Cordoba, Argentina; ha tenuto e tiene corsi e conferenze in tutto il mondo. Autore di una quarantina di volumi (presso le Edizioni Ares ha pubblicato Il Nuovo Mondo riscoperto, 1992), è oggi il più importante filosofo di lingua spagnola.
Questo libro non è una vita della Madonna: è la meditazione teologica e ascetica di alcuni episodi evangelici che a Lei si riferiscono, respingendo la tentazione di colmare con fantasticherie la concisione del racconto ispirato, pur riconoscendo che spesso, nel leggere il Vangelo, restiamo con la voglia di saperne di più sulla misteriosa ed efficace presenza di Maria accanto al suo Figlio divino. Ma poiché è Dio l’autore della Scrittura, la fede ci convince che nei Vangeli abbiamo tutto ciò che occorre per conoscere, amare e imitare la Madonna: se fossero stati necessari altri particolari, Dio ce li avrebbe comunicati.
Partendo da questa certezza, Federico Suárez si è applicato alla meditazione dei misteri di Maria e ci ha dato questo libro che per molti sarà una gioiosa scoperta, non solo per quanto vi è scritto, ma anche come esempio di lettura del Vangelo con occhi di fede.
Un uomo qualsiasi. Un umile artigiano vissuto in una sperduta provincia dell'Impero romano. E' Giuseppe di Nazaret.
Di lui non ci resta una parola. Passa per il Vangelo come un'ombra silenziosa. Non sappiamo neanche quando sia morto. Ma è lecito fermarsi a questo? Assai di più, in realtà, suggeriscono le cronache dei Vangeli, nei quali non una sola parola essenziale è omessa.
Ed ecco che Federico Suárez assimilando le scene evangeliche ripercorre i lineamenti della persona e della vita di Giuseppe, fino a mostrarcelo qual è: il più grande santo, dopo Maria. A lui Dio chiede di prendersi cura del Bambino che la Vergine ha concepito, e di proteggerlo; soprattutto, di essergli padre - vero padre, quantunque non secondo la carne - davanti agli uomini, nel grandioso disegno della Redenzione. Dio stesso, Gesù, gli sarà sottomesso. A Dio stesso, a Gesù, egli insegnerà a camminare, a parlare, a lavorare tra gli uomini. Sarà testimone silenzioso degli avvenimenti più straordinari della storia di ogni tempo. E l'operoso silenzio con cui Giuseppe replica alle richieste di Dio suona come la più eloquente delle risposte (pp. 224).