La profezia del Gattopardo è la storia di un'utopia civile. La storia d'amore di un aristocratico siciliano per la donna con la quale si batte per il suo lavoro, nella sua terra. Nella memoria del protagonista, scorre il tempo che, come aveva previsto il Gattopardo, è il tempo di quelle iene e di quegli sciacalli che, lungo i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia, hanno costruito il disastro umano, civile ed economico che affligge la Sicilia ed il Mezzogiorno.
La formazione in quanto sistema non è ancora compiutamente visibile. Occorre esplorare. I risultati che ne derivano costituiscono i materiali per una futura scienza della formazione, nella consapevolezza che, quando si sarà costituita, potrà dare alla cultura pedagogica un posto di primo piano tra le scienze. Di qui l'impegno teorico dell'Autore che, sulla scorta di una domanda fondamentale - esiste un sistema della formazione? -, avverte la straordinaria complessità del problema, a partire dalla consapevolezza che la formazione si verifica nella molteplicità degli aspetti della cultura. La natura umana è infatti solo in parte diretta dal codice genetico, ma si amplia e si sublima con gli apprendimenti culturali, ossia le varietà delle forme di socializzazione, il trasferimento delle conoscenze, l'educazione ai valori, alla stimolazione verso una continua ricerca di significati. Un progetto ambizioso, in cui la differenziazione tra istruzione, educazione e formazione è il segno di un conflitto che ha per oggetto la modernizzazione.
Il testo La logica sociale dei sentimenti è un saggio di teoria sociale apparso nel 1893 all’interno della Revue Philosophique. Densissimo di riferimenti storici, analizza il rapporto tra manifestazione (individuale e collettiva) degli stati emozional-sentimentali ed evoluzione della società, cogliendo un inestricabile legame tra i due processi. In tal senso, il saggio rappresenta il primo testo di sociologia delle emozioni e una sorta di atto costitutivo di quel filone di studi che verrà definito “costruzionismo sociale delle emozioni”.
Nella nostra epoca l'educazione sembra assumere e consolidare sempre di più un ruolo strategico, non soltanto per affrontare le difficili sfide poste dalle società della complessità, ma anche per gestirne e indirizzarne azioni, obiettivi e fini. L'attuale idea di lifelong e lifewide learning e education pone le sue basi su un concetto di educazione volto alla crescita globale e integrale della persona, coinvolta in un processo continuo di costruzione della propria identità e personalità, in quanto pienamente inserita nell'ambiente familiare, comunitario, nonché planetario.
La domanda dell’uomo sulle cause e le modalità in cui la speranza incide nella propria vita implica uno sguardo intelligente e privo di pregiudizialità sulla realtà che lo riguarda. Nel volume vengono indagati i diversi aspetti della speranza attraverso l’analisi dei maggiori ambiti del sapere. Secondo M. Bersanelli, la speranza nella scienza, per essere umanamente solida, deve appoggiarsi su un fatto certo, riconoscendo la realtà come bene dato e come dono. In ambito letterario, F. Nembrini analizza i contenuti della speranza, come certezza della gloria futura, tratti dalla lettura del Paradiso. La speranza nel suo rapporto con la libertà, il vivere la speranza quotidianamente davanti alla realtà ha costituito, secondo il dissenso cristiano, l’occasione per esercitare l’intelligenza, la forza di carattere, l’inventiva umana come chiarisce M. dell’Asta nel suo saggio. Nell’arte, infine, M.G. Riva dimostra, mediante lo studio dei quadri di Fetting, Magritte, Van Gogh, Bosch, Caravaggio, Koder, come l’uomo appaia radicato nella speranza.
Il volume si propone di rendere facile e accessibile a chiunque sia interessato un documento di straordinaria importanza nella storia della Chiesa, l’enciclica Fides et Ratio di Papa Giovanni Paolo II. Di fronte al grande sconvolgimento che regna nel mondo della teologia e della filosofia in ambito cattolico, nel 1998 il grande Papa lancia la sua “controffensiva”. Quest’opera stupenda, e godibilissima, a oltre dieci anni dalla sua uscita è ancora poco conosciuta e applicata. Da qui l’idea di un commento divulgativo che però riportasse per intero il testo, a vantaggio di tutti i cattolici e di coloro che seguono con stima la vita della Chiesa.
La centralità della persona diventa sempre più importante ai fini della progettualità educativa. L'organizzazione della scuola dovrebbe fondarsi sullo stesso principio e valore, così come del resto previsto dalla nostra Carta costituzionale. Ma può l'autonomia scolastica trasformare il momento formativo da una semplice parentesi di vita a una preparazione all'esistenza nella comunità sociale?