Le tecniche della psicofisica, intesa come disciplina che esamina le relazioni tra stimoli e risposte, applicate in ambito psicosociale, si dimostrano utili per la rilevazione degli atteggiamenti, delle opinioni e di qualsiasi altra variabile sociale. Un libro utile non solo agli esperti del settore, ma anche a sociologi, addetti al marketing e alle scienze sociali.
Il ruolo del paesaggio e la delineazione di una sua fisionomia: è questo il tema centrale del volume. Un argomento importante della psicologia sociale che si interroga su cosa sia oggi il paesaggio, che cosa insegna e come possa essere insegnato, indagando anche un particolare tipo di paesaggio che è il nostro, quello mediterraneo, capace di ispirare ancora una psicologia sociale, e addirittura un modello non solo educativo.
Un fantasma si aggira per l’Italia: le comunicazioni di massa. Esse sono caratterizzate da un’anomalia difficilmente estirpabile, da un equivoco di fondo difficilmente risolvibile, ovvero l’errata convinzione che viviamo in uno straordinario periodo, dove le comunicazioni di massa sono dedicate al benessere della collettività quando, secondo l’Autore, andrebbero ad esclusivo privilegio di una ristretta categoria di persone.
Un saggio di natura filosofica, che tratta con gli strumenti della psicologia fenomenologica un aspetto intimo della donna che si rivela sempre più attuale, ovvero il processo della coscienza femminile nel momento del concepimento. Il volume non rientra nella categoria di bioetica, etica normativa, psicologia o letteratura femminista, ma si colloca nel campo degli studi semiotici e fenomenologici delle dinamiche della psiche.
Il gioco è uno dei fenomeni più naturali e diffusi nell'infanzia, ma il suo scopo e la sua importanza per lo sviluppo del bambino sono stati, e rimangono, fonte dì interrogativi non solo per i genitori, ma anche per gli psicologi. Proponiamo la nuova edizione del volume in cui Catherine Garvey mette in chiaro i modi in cui i! gioco aiuta il bambino a conoscere se stesso, gli altri e il mondo che lo circonda. Mettendo a confronto gli aspetti ludici e quelli di altro genere della medesima attività, l'Autrice evidenzia come il gioco vada considerato più come un atteggiamento che come un particolare tipo di comportamento.
Ernst Jünger e Carl Schmitt, pur avendo fatto parte di quella grande corrente di pensiero anti-moderno che fu la Rivoluzione Conservatrice, hanno avuto come tratto comune quello di aver anticipato le trasformazioni e le pulsioni del nuovo secolo. Questi due grandi pensatori tedeschi si sono lasciati alle spalle, almeno dal punto di vista dell'elaborazione teorica, 'esperienza traumatica dei conflitti mondiali e dei totalitarismi e, sin dal primo dopoguerra, hanno intercettato le degenerazioni e le fughe in avanti della modernità. Lo hanno fatto con stili e vocazioni diversi, pur percorrendo per larghi tratti sentieri paralleli.
La tematica di Bruner comprende soprattutto i problemi dello sviluppo cognitivo, secondo cui tutto ciò che noi facciamo obbedisce a leggi interne che possono essere favorite o impedite da fattori culturali esterni. La pedagogia, pertanto, deve tener conto dei fattori interni di sviluppo e di quelli esterni nella maniera più completa possibile. In questo volume, l'autore illustra un principio metodologico chiave della ricerca più attuale sulla psicologia del pensiero, quello della rilevazione delle strategie seguite dal soggetto per l'uso delle informazioni.
Raccolti in un unico volumetto, vengono pubblicati i tre discorsi sull'educazione di Martin Buber, uno dei maggiori filosofi del 900. La raccolta focalizza in temi precisi l'approccio di Buber verso "l'educativo", che abbraccia in prima istanza la figura dell'educatore.
Dariusch Atigetchi propone un tentativo di riflessione unitaria su tre piani (riflessione giuridica, leggi degli Stati e condotta dei fedeli) su una parte rappresentativa degli aspetti coinvolti nel dibattito sulla "bioetica" nel mondo musulmano, vista la continua e quotidiana evoluzione di certi temi. Il testo, scritto in modo semplice e chiaro, fornisce indicazioni indispensabili per tutti coloro che hanno rapporti con il vasto mondo dell'immigrazione islamica: operatori sanitari e sociali, insegnanti e autorità politiche ed amministrative.
Curiosamente, mentre la comunicazione attraverso la parola scritta, parlata o attraverso l'immagine ha conosciuto continue trasformazioni ed evoluzioni, anche tecnologiche, la comunicazione attraverso gli oggetti è stata e continua ad essere, in larga misura, poco creativa. E in definitiva poco efficente. Bene lo sanno i visitatori di certi musei. Oggi tuttavia è in corso un'autentica rivoluzione in questo campo che coinvolge tutti gli aspetti legati ai musei: percorsi, didascalie, illuminazioni, colori, architettura ecc. Secondo l'Autore le nuove strategie espositive che stanno emergendo, potranno essere estese a qualsiasi situazione in cui si voglia comunicare con gli oggetti.