
«Contemplare Dio e contemplare i fratelli, guardare Dio e i fratelli con gli occhi di Gesù, è il senso della vita di ogni battezzato. Se noi religiosi "serviamo" a qualcosa è a far ricordare a tutti questa chiamata!». Un'idea semplice ed un linguaggio lineare che si sviluppano lungo le pagine del libro, pagine che vorrebbero accompagnare ogni credente come nella lunga traversata del deserto. Con parole antiche e sempre nuove: Vangelo - Eucaristia - Chiesa.
Nasciamo piccoli, non grandi; fragili, non forti; bisognosi di tutto e di tutti, non capaci di ogni cosa o autonomi. Piangiamo perché qualcuno ci abbracci, abbiamo fame finché qualcuno non ci nutre. Non ci è dato di non buttarci ma semplicemente crediamo che qualcuno ci prenda e ci sorregga, e ci scaldi e ci salvi.
Solo Dio può aver messo nel nostro cuore così tanta nostalgia di un abbraccio eterno e definitivo, che ci riporti a casa, tutti.
Le riflessioni sulla misericordia che il libro propone partono dall'incontro tra questa semplicità evangelica e il nostro vissuto, per lasciarci riconvertire da essa: non in senso moralistico o etico, ma convincendoci che i gesti di bontà e di amore, compiuti in nome del Vangelo, abbiano la reale capacità di cambiare la nostra vita, di renderci più uomini e più credenti. Sarà poi ognuno a ritradurre questa forza nella propria esistenza.
Unità: parola tanto attuale e sempre presente nel magistero del Santo Padre.
Non è possibile trasmettere il messaggio di pace annunciato da Cristo senza l'unità dei cristiani, fermento indispensabile per una comunione che apra al dilaogo tra le diverse realtà umane e religiose.
«L'unità si fa camminando, per ricordare che quando camminiamo insieme, cioè ci incontriamo come fratelli, preghiamo insieme, collaboriamo insieme nell'annuncio del Vangelo e nel servizio degli ultimi, siamo già uniti».
Volume agile e divulgativo sull'esperienza del sacerdozio: pagine di comunione, magistero di preghiera, gioia di vedere Gesù e annunciarlo al mondo.
Dalla lettura di omelie pronunciate in occasione di particolari celebrazioni, traspaiono la gioia e la logica dell'amore, fondamenti necessari per vivere in modo autentico il ministero sacerdotale: per «essere preti e non fare i preti».
Ascoltare noi stessi per saper dialogare con Dio. Fare silenzio nella nostra intimità per abbracciare l’Altro. Sono solo alcune vie della preghiera che Alessandro Barban, priore generale dei Monaci Camaldolesi, consiglia a chi intende trovare nella propria vita un itinerario spirituale che tenga in considerazione il desiderio di Assoluto.
Come si prega, quando si prega e perché si prega: il lettore troverà tra le pagine del libro un ideale corteggiamento tra cielo e terra, attraverso la meditazione pura e le domande quotidiane che affollano la vita concreta di ciascuno di noi, nella speranza di trovare un cammino esistenziale che gratifichi l’uomo. Accompagnati da un Dio che sorride.
Gioia: per papa Francesco è il segno distintivo del cristiano, che trova fondamento nella fedeltà di Dio alle sue promesse.
Accolto e amato dal Padre, l'uomo fa memoria della Salvezza e si apre alla dimensione di una gioia missionaria che annuncia il Vangelo in tutto il mondo.
«Un'anima gioiosa è come una terra buona che fa crescere bene la vita, con buoni frutti».
Sussidio per la preghiera personale
Il piccolo sussidio propone la Parola di Dio del giorno e la parola degli uomini che hanno scelto di donare un po' del loro tempo alla preghiera e alla Scrittura. Affinché la vita di ciascuno si rimetta in cammino, se per qualche motivo si è arrestata, o che comunque riprenda forza e vigore nella sequela del Signore.
Dal mercoledì delle Ceneri alla domenica di Pentecoste, ogni giorno il Vangelo, una riflessione che lo attualizza avvicinandolo alla vita ed una preghiera.
Sussidio per la preghiera personale
Spesso cerchiamo di ritagliare dalle nostre movimentate giornate un po' di tempo per fare qualcos'altro rispetto ai soliti impegni: corsi universitari, studio e lavoro, sport, il gruppo in parrocchia... Nel cuore desideriamo trovare tempo per noi e per prendere fiato.
Il sussidio allora offre la possibilità di dedicare del tempo alla preghiera, al silenzio e alla propria vita, con delicatezza e attenzione.
Dal mercoledì delle Ceneri alla solennità di Pentecoste, ogni giorno il Vangelo, una riflessione che lo attualizza avvicinandolo alla vita ed una preghiera.
“Che io veda di nuovo” è un testo pensato dall’Azione cattolica dei ragazzi per i bambini dai 3 ai 6 anni e le loro famiglie per il Tempo di Quaresima.
Accompagnati da Bartimeo, il cieco guarito da Gesù, piccoli e grandi possono mettersi in ascolto della Parola scoprendosi comunità, come i discepoli di Gesù, e Chiesa domestica.
Il testo contiene spunti di riflessione per i genitori e suggerimenti su come presentare la Parola ai bambini, semplici attività da vivere in famiglia e un laboratorio per divertirsi insieme ai piccoli a preparare la Pasqua del Signore. Le pagine centrali possono essere staccate per realizzare un libretto personale dei bambini, con disegni sui brani della Parola da colorare.
“Che io veda di nuovo”, sussidio pensato dall’Azione cattolica dei ragazzi, è un testo personale che vuole accompagnare i ragazzi dai 7 ai 10 anni a vivere in pienezza il cammino quaresimale.
Guidati da Bartimeo, il cieco guarito da Gesù, i ragazzi sono invitati a dedicare ogni giorno un piccolo spazio all'incontro con la Parola attraverso riflessioni, attività e gesti adeguati alla loro età.
Oltre alla preghiera quotidiana il testo propone una preghiera di gruppo, un fumetto e un gioco che svela una parola legata al brano biblico.
È proposto anche un laboratorio creativo.