L'autore ci affida all'invito di Paolo ad assumere con gioia la vita di Cristo nella concreta ferialità dei comportamenti personali e sociali: "Vivere la santità significa costruire la propria maturità umana come Dio la sogna, guardando il suo Figlio". Il percorso del libro si snoda attraverso i diversi fuochi tematici del testo paolino, secondo un medesimo andamento: all'invito ad aprire il cuore e la mente, segue il richiamo ad un testimone esemplare (da Anna Politkovskaja a Walter Tobagi, da mons. Nyugen Van Thuan ad Annalena Tonelli, da Vittorio Bachelet a Rosario Livatino e Gino Pistoni); l'ascolto della Parola è arricchito da preziose indicazioni per una lettura personale e comunitaria, che aiutano ad osservare il testo, ad interpretarlo correttamente e quindi ad applicarlo alla vita. Ogni parte si chiude, infine, con un invito alla preghiera impreziosito da vere e proprie perle spirituali, tratte dall'Esortazione di Paolo VI su La gioia cristiana e completate con alcune invocazioni conclusive. In questa sua architettura interna, il libro mette a frutto non solo la competenza teologica dell'autore, ma anche la sua esperienza di guida e accompagnamento spirituale.
Scuola di santità è stata definita, e a ragione, l'Azione Cattolica. E lo è non solo per i fedeli laici che ne sono membri, ma anche per i pastori che, come Assistenti, sono a loro servizio, in un cammino congiunto di santificazione della sequela di Cristo (dalla Premessa di S. E. za Card. Salvatore De Giorgi). Attraverso le biografie dei santi, beati, venerabili e di molti servi di Dio di AC, il libro ci mette sulle tracce di un tesoro apparentemente nascosto, ma che in realtà è molto più vicino e reale di quanto si possa immaginare.
Che cosa significa vivere una vita virtuosa? Nel continuo compito di dare forma alla vita per orientarla al bello, al bene, al giusto, al vero l'uomo di oggi si sente in bilico tra virtualità e virtuosità. Vivere è la virtù. Siamo invitati ad assumere la nostra condizione umana adulta in un mondo in continuo movimento, in cui al camminare lento del pellegrino si sta sostituendo la bramosia del correre, dell'"essere al corrente". Virtù significa vita piena, vita dialogica, capace di recuperare quest'esercizio quotidiano, a portata di tutti, ordinario e non straordinario, vita bella, capace di cogliere sinfonicamente la propria esistenza assieme a quella degli altri, vita con abiti virtuosi, che occorrono per agire e per pensare. Prendere sul serio la vita quindi, ritrovare lo spazio dell'interiorità, ascoltare le ragioni che muovono ogni nostro fare, pensare, volere. Esercizio e strumento fondamentale per il rinnovamento delle comunità è il discernimento personale, radicato nel primato della coscienza, e comunitario. Le virtù, così come noi oggi le pensiamo, ci piacciono. Non sono regole da imparare a memoria. Sono belle e qualche volta ci fanno soffrire. Ma sono anche lo specchio della nostra laicità a confronto con un mondo che non può dimenticare lo sguardo sorridente di Dio.
Proprio d'estate infatti i bambini e i ragazzi sono alla ricerca di esperienze entusiasmanti e irripetibili. . . La confezione contiene:il Sussidio per l'educatore (pag. 112), che raccoglie i contenuti del Campo, le attività della giornata, le indicazioni per la liturgia, tutti i suggerimenti utili ad arricchire la proposta formativa dei bambini e dei ragazzi. Il Libretto per la liturgia del Campo scuola (pag. 80), acquistabile anche singolarmente in modo che ogni ragazzo partecipante al Campo possa seguire meglio le celebrazioni, vivere bene il tempo dedicato alla preghiera, ascoltare e lodare Dio insieme agli amici. Il grande gioco (pag. 80), tante indicazioni per fare del gioco un momento essenziale e altamente educativo di tutta l'esperienza del Campo. Il testo è uno strumento indispensabile per aiutare i più giovani a fare, nello stile della condivisione, un vero e profondo esercizio di ascolto della Parola di Dio, attraverso momenti preziosi come i campi scuolaEd è un aiuto concreto per gli educatori a caccia di idee per la prossima estate!
Protagonisti del rinnovamento è la cronaca delle vicende accadute tra il 1962 e il 1976, a partire dall'inizio del Concilio Vaticano II, fino alla celebrazione del Primo Convegno ecclesiale italiano ("Evangelizzazione e promozione umana"), nel contesto associativo dell'Azione Cattolica di Perugia, Città della Pieve e del territorio umbro. Il filo d'oro che lega le vicende è il tentativo di realizzare, in quel preciso momento storico e a livello locale, quel disegno riformatore che Paolo VI voleva per la Chiesa italiana, con l'apporto decisivo dell'ACI di Vittorio Bachelet e di mons. Franco Costa. Quella che viene raccontata è una piccola storia che, come tutte le piccole storie di AC in Italia, ha contribuito, in concerto con tutte le altre, alla nascita e allo sviluppo di una grande Associazione laicale.
il libro propone la raccolta sistematica delle "lettere-circolari" che Vittorio Bachelet, presidente dell'Azione Cattolica Italiana dal 1964 al 1973, indirizzò in quegli anni ai dirigenti centrali e periferici dell'Associazione, ai soci ed anche ai Vescovi e ai parroci italiani. 82 documenti che gettano nuova luce su un periodo significativo per la Chiesa e la società italiana e soprattutto sulla testimonianza umana e cristiana di uno straordinario testimone del nostro tempo. Testi che, per la grande attualità di molti argomenti trattati, possono costituire un prezioso punto di riferimento: una lezione cui guardare per una concreta declinazione di quella isprazione profonda che guida l'Associazione nel lavorare nel presente per costruire il futuro.
Autentico testimone nella Chiesa e nella comunità civile, Vittorio Bachelet ha vissuto la propria fede al servizio del Vangelo e del bene comune. Da lui impariamo a tenere unito, a non dividere, a costruire e ad accettare fino in fondo la responsabilità di credenti e di cittadini. Con questa sensibilità gli autori disegnano, anche attraverso la voce e i ricordi di quanti hanno conosciuto e stimato Bachelet, i diversi momenti del suo percorso umano. Emergono così la coerenza e la forza del suo impegno, il valore della sua testimonianza appassionata. Una lezione umana, intellettuale e spirituale che ci aiuta a riflettere, oggi, sulle radici spirituali dell'impegno cristiano.
In un contesto caratterizzato dal pluralismo e dalla globalizzazione, l'Autore sottolinea l'importanza e l'urgenza di ripensare la dialettica tra la fede e la dimensione umana della coscienza: l'evento della fede alla luce della decisione della coscienza morale e la decisione della coscienza morale alla luce della fede. Il primo testimonia una molteplicità di tradizioni morali e religiose, la seconda ci costringe a confrontarci con esse. Roccia o farfalla? provoca a scoprire questa continuità tra umano e spirituale e ad individuare l'aiuto che il credente riceve da Cristo, analizzando il rapporto tra grazia e coscienza, tra verità morale e verità salvifica, tra obbedienza alla legge e libertà.