Un libro che indaga l'immagine di uomo offerta nelle pagine del Vecchio e del Nuovo Testamento: testi antichi, che non conoscono tutti i dati dell'analisi scientifica, e tuttavia profondamente umani, attenti al senso di responsabilità che accompagna il nostro agire. Animale o Dio? La risposta biblica non rifiuta nessuno di questi estremi ma li unisce in un equilibrio prezioso: immagine di Dio - in una carne umana.
Come può la letteratura aiutarci a capire la filosofia? Innanzitutto attraverso le citazioni: si evidenziano infatti corrispondenze nuove e inaspettate leggendo il Fedro platonico attraverso gli stralci menzionati in Morte a Venezia di Thomas Mann. Di più. Ci sono le figure filosofiche che mette in campo la letteratura: come il tema del nulla o la figura dello spettatore. D'altro canto è la filosofia stessa a sviluppare figure letterarie, e ancora più stimolante sarà dunque riuscire a raccontare le figure filosofiche ricorrendo allo stile letterario. Nuove prospettive, queste, che solleveranno ulteriori domande, e porranno ulteriori problemi di interpretazione: in ultima analisi, uno stimolo a pensare filosoficamente, obiettivo di ogni libro di filosofia.
Maggio 1914. Richard Hannay, funzionario inglese di ritorno dal Sudafrica, pensa che la sua vita a Londra sia un po’ troppo noiosa. Almeno finché non incontra Scudder, un americano che gli chiede ospitalità e gli rivela l’esistenza di un macchinoso complotto per distruggere gli equilibri internazionali. La sera dopo, rientrando a casa, Hannay lo ritrova con un coltello piantato nel cuore… Da questo classico del giallo Alfred Hitchcock ha tratto il suo celebre film Il club dei trentanove (1935).
Nel 1896 Marcel Proust pubblica I piaceri e i giorni, una raccolta di prose sparse. Liquidata all'epoca come l'opera dilettantesca di un giovane frivolo, lascia in realtà intravedere un primo groviglio di temi e immagini che ritroveremo nel capolavoro dello scrittore francese, Alla ricerca del tempo perduto. Soprattutto, ci sono gli snob, con le loro abitudini assurde e mortificanti: una manciata di racconti, ritratti e osservazioni satiriche per descrivere l'incomprensibile rituale della mondanità e i suoi protagonisti.
L'avvento della modernità segna il progressivo e inarrestabile affermarsi di una libertà che si delinea in modo contraddittorio fra individualismo, affermazione di autonomia e salvaguardia della singolarità. In questi tre dialoghi-interviste Mauro Magatti, Silvano Petrosino e Massimo Recalcati mettono in luce il gioco fra verità del reale ed esercizio della libertà.