"Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me." Il Piccolo Principe
Nel corso della sua vita Togliatti coniugò l'attività di dirigente di partito con un'intensa riflessione sulla politica e sulla storia del Novecento, sulla cultura e la filosofia italiana e europea. Il volume raccoglie un'ampia scelta degli scritti e dei discorsi di preminente valore culturale dal 1917 al 1964: dagli esordi giornalistici negli anni della Grande guerra al celebre "Memoriale" di Jalta. L'antologia - la più ampia pubblicata in un unico volume - è costituita da sei sezioni tematiche ordinate cronologicamente e dedicate alla storia d'Italia, al fascismo in Italia e in Europa, alla democrazia repubblicana, al comunismo internazionale, all'eredità di Gramsci, alle polemiche culturali.
Nonostante il suo attuale predominio sociale, la concezione "realistica" è destinata a mostrare la propria debolezza concettuale rispetto all' "idealismo"; ma non rispetto a qualsiasi forma di idealismo, sia pure grandiosa, bensì rispetto a quella forma specifica che è l'"attualismo" di Giovanni Gentile. Questa affermazione riesce sorprendente già nella cultura italiana; in quella internazionale, poi, può suonare come un'esagerazione fuori luogo. Ma se si riesce a raggiungere il sottosuolo essenziale del nostro tempo, al di là cioè di quanto riusciamo a sapere di noi stessi, ci si imbatte in qualcosa di estremamente più sorprendente. Da un lato, e contrariamente a quanto di solito si crede, l'essenziale solidarietà tra attualismo e tecnoscienza; dall'altro la capacità dell'attualismo di portare oltre l'intera tradizione dell'Occidente. Ciò significa che il pensiero di Gentile è destinato a essere riconosciuto come uno dei tratti più decisivi della cultura mondiale.
Può una buona bottiglia raccontare il carattere delle persone, i vizi, le avventure, i loro desideri? In un’ideale carta dei vini e della varia umanità, i personaggi escono dalla penna di Camilla Baresani con la stessa impertinenza con cui Gelasio Gaetani d’Aragona interpreta i migliori frutti dell’enologia. Per ogni bottiglia, un racconto in cui il vino, l’amore e tutti gli incontri che rendono la vita interessante si intrecciano in un libro prezioso e divertente, un inno ai piaceri innocenti, e non solo, dell’esistenza.
Il "Signore degli Anelli" è un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona alla felicità del lettore avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi. A 60 anni dalla prima pubblicazione, l'edizione integrale del "Signore degli Anelli" riveduta in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana.
Il segretario del maggiore partito d'opposizione, Salvatore Oliveri, dopo il crollo dei sondaggi e l'ennesima, violenta, contestazione, decide di scomparire e si rifugia in segreto a Parigi, in casa di un'amica che non vede da trent'anni, Danielle, una segretaria di edizione conosciuta all'epoca in cui ancora accarezzava l'idea di fare il regista. Unici, e parziali, depositari della scomoda verità, Andrea Bottini, collaboratore di Oliveri, e Anna, la moglie dell'onorevole, in realtà continuano ad arrovellarsi sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. Bottini propone ad Anna di usare il fratello gemello di Oliveri, un filosofo geniale segnato da una depressione bipolare, come sostituto dello scomparso. Il filosofo si trasferirà a casa sua, avviando uno strano mènage e un'involontaria carriera politica. Un affresco sull'Italia di oggi, una favola filosofica sulla politica e i misteri della vita.
Nelle lettere dei protagonisti di "Posta prioritaria" si scopre una commedia umana fatta di gelosie, amori, ambizioni, affetti dove tutti dovranno conoscersi, scontrarsi e ferirsi per scoprire finalmente il proprio destino. Un romanzo corale che lascia sconcertati e smarriti come può accadere davanti a uno specchio. In questa nuova edizione le storie inedite "Raggio di sole", "Ma se ghe pensu", "Il custode, Ama il prossimo tuo" e quelle della nuova sezione "Il tempo passa", "West African Lion", "Messaggi nella teiera" e "Adiòs".
"Ciò che altri sono riusciti a fare, si può sempre riuscire a farlo."
Terra degli Uomini
"Non bisogna mai ascoltare i fiori. Basta guardarli e respirarli."Il Piccolo Principe
Lo chef e autore Yotam Ottolenghi è il coproprietario di quattro boutique gastronomiche nei migliori quartieri di Londra, dove locali e turisti possono gustare una gamma di delizie che varia ogni giorno: da una semplice zucca con peperoni arrosto a tipi di pasta e insalate di cereali provenienti da tutto il mondo. Una regola vige sovrana: ingredienti di primissima qualità e preparazioni belle e gustose. La filosofia di Yotam, famoso per i sapori innovativi e per lo speciale approccio al mondo delle verdure, si traduce nella rubrica di cucina vegetariana che tiene settimanalmente sul Guardian di Londra. Per "Plenty", ha scelto oltre 120 tra le sue proposte preferite e le ha suddivise per ingredienti. Le fotografie di Jonathan Lovekin vi saranno d'ispirazione per portare questi piatti anche sulle vostre tavole.