Questo volume è incentrato sui temi della celebrazione eucaristica nel rito della Santa Messa, il concetto di sacerdozio e sacrificio nei Padri postniceni greci e latini e la visione del sacerdozio secondo l'ottica spiritualistica di San Gregorio Magno.
L'ultimo lavoro dell'autore, affronta alcuni limiti del determinismo applicato nella psicoanalisi e sottolinea invece le caratteristiche di dialogicità e umanità di quest'ultima, che deve essere rivista in un'ottica di dialogo e confronto.
Un testo sul sacerdozio - Sacrificio nei Padri dei primi secoli. Piano generale dell'opera: - Offrite i vostri corpi come sacrificio gradito a Dio (S.A. Panimolle); - Sacerdozio e sacrificio nei Padri dei primi secoli (V. Lombino).
Il vangelo di Luca è senza dubbio il primo che dobbiamo leggere per scoprire con gioia Gesù, il Salvatore inviato da Dio a cercare e a salvare ciò che era perduto". Ma è anche quello più accessibile per cogliere il messaggio di Gesù come Buona Notizia di un Dio compassionevole, difensore dei poveri, che guarisce i malati ed è amico dei peccatori. " Questa opera, che racchiude alcuni dei molti commenti ai testi dei quattro vangeli pubblicati dall'autore, è redatta con la finalità di aiutare a entrare dalla via aperta da Gesù, centrando la nostra fede sulla sequela della sua persona. Un libro che nasce dalla volontà di recuperare la Buona Notizia di Gesù per gli uomini e le donne del nostro tempo.
“Chiunque riconosce che Gesù è Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (4, 14). Credere e “riconoscere” che Gesù di Nazaret è il Cristo, Figlio di Dio, vuol dire scorgere in quell’Uomo, l’evento unico e irrepetibile della presenza di Dio tra gli uomini. In Gesù di Nazaret, avvenimento appartenuto alla storia, si concentra la questione di Dio e, nello stesso tempo, la questione e il destino degli esseri umani. Il presente saggio ha l’ardire di porgere un umile contributo per condurre a “riconoscere” Gesù, il Cristo, come Figlio di Dio. Esso è stato pensato come risposta ad un’urgenza particolarmente avvertita nell’odierno dibattito teologico, dove giustamente si parla di “riapertura della questione cristologica” o anche di “problema radicale della cristologia”. La finalità della presente ricerca è mostrare come, paradossalmente, nel “riconoscere” Gesù come “Figlio di Dio”, si può comprendere tutto il suo itinerario, a partire dalla sua storia terrena. Essa conduce gradualmente a vederlo come il centurione sotto la croce, il quale – per lo meno come avviene nella ricostruzione redazionale dell’evangelista Marco – “vistolo spirare in quel modo”, lo scoprì per quel che Egli realmente era, cioè Figlio di Dio! (Mc 15,39). I grandi temi della cristologia tra XX e XXI secolo, quali l’unicità salvifica di Cristo (di fronte al pluralismo religioso, al relativismo, alla debolezza di riferimenti fondativi), la riscoperta dell’incarnazione del Figlio di Dio (con il ritrovamento della dimensione della corporeità) avranno equilibrata e soddisfacente soluzione allorquando sarà ben indagato il tema dei temi: Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo.
L'AUTORE
NICOLA CIOLA, Professore Ordinario di Cristologia e Decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense. È Membro della Pontificia Accademia di Teologia e Socio dell’Accademia Fulgina di Lettere Scienze e Arti.
Tra le sue pubblicazioni: Paradosso e mistero in Henri de Lubac, PUL, Roma 1980; Studio bibliografico sulla cristologia in Italia, PUL, Roma 1984; Il dibattito ecclesiologico in Italia. Uno studio bibliografico, PUL, Roma 1986; Introduzione alla cristologia, Queriniana, Brescia 1986, 21991; Gesù Cristo nostra speranza. Saggio di escatologia in prospettiva trinitaria, EDB, Bologna, 1988, 42008 (in collaborazione con M. Bordoni); La crisi del teocentrismo trinitario nel Novecento Teologico, Dehoniane, Roma 1993; Credo la vita nel mondo che verrà. Il cristiano e la vita eterna, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; Teologia trinitaria. Storia - metodo - prospettive, EDB, 22000; Cristologia e Trinità, Borla, Roma 22010.
Inoltre ha curato i seguenti volumi: Temi di pastorale e catechesi, Coletti, Roma 1984; La parrocchia in una ecclesiologia di comunione, EDB, Bologna 1995; La Dei Verbumtrent'anni dopo. Miscellanea in onore di Padre Umberto Betti, PUL-Piemme, Roma-Casale Monferrato 1995; Servire Ecclesiae. Miscellanea in onore di Mons. Pino Scabiní, EDB, Bologna 1998; Spirito, eschaton e storia, Mursia-Pul, 1998; Nuovo Testamento. Teologie in dialogo culturale. Miscellanea in onore di Romano Penna, Edb, Bologna 1998; Pino Scabini, Costruire la Chiesa come pietre vive,Edb, Bologna 2010.
Meditazioni sul Paradiso cristiano. Gesù ha adoperato una volta sola la parola paradiso", quando sulla Croce si è rivolto a uno dei due 'ladroni' promettendogli: "oggi sarai con me in paradiso" (Luca, 23,43). Il paradiso è essere oggi con Gesù. Abbiamo detto sopra che dove è Dio, qui vi è il cielo, che è un sinonimo di paradiso. Diciamo la stessa cosa affermando, in prospettiva cristiana, che il paradiso è essere con Gesù... "
Il dialogo De magistro può considerarsi ed è la testimonianza più preziosa sul tema centrale del linguaggio di tutto il progresso della filosofia antica, dal Cratilo platonico fino al IV-V secolo d.C. Nel presente stato di avvilimento della parola, la quaestio fondamentale del 'De magistro' appare in tutta la sua cruciale attualità. Il dialogo agostiniano non mira esclusivamente a restituire al linguaggio tutta la sua più autentica dignità umana, ma è anche il richiamo all'interiorità, all'ascolto e al silenzio; se la parola non vuole mostrare" solo se stessa, allora è il momento del pensiero, della meditazione su che cosa vale la pena dire... "
Un testo sul sacerdozio - Sacrificio nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Gesù, Sommo Sacerdote, ha offerto la vita in sacrificio per noi (S.A. Panimolle); - Sacrificio e sacerdozio nell'Antico Testamento e negli scritti giudaici (G. Deiana); - Sacerdozio e sacrificio nel Nuovo Testamento (C. Marcheselli-Casale).
Con i suoi sedici capitoli, il vangelo di Marco è il più breve di tutti. Forse per questo per molto tempo occupò un discreto secondo piano. Oggi, tuttativa, ha acquistato grande interesse, poichè è il racconto più antico su Gesù che è giunto fino a noi. Inoltre, Matteo e Luca lo hanno preso come base dei loro rispettivi vangeli. Questa opera, che racchiude alcuni dei molti commenti ai testi dei quattro vangeli pubblicati dall'autore, è redatta con la finalità di aiutare a entrare dalla via aperta da Gesù, centrando la nostra fede sulla sequela della sua persona. Un libro che nasce dalla volontà di recuperare la Buona Notizia di Gesù per gli uomini e le donne del nostro tempo.
Negli ultimi giorni della malattia, quando era ricoverato presso il Memorial Sloan Kettering Center di New York, Francis Kline scrisse un libro sulle quattro vie di santità per la chiesa universale tratte dalla tradizione monastica. In queste pagine l'Abate Francis scrive che la prima lettura alla Messa, normalmente tratta dall'Antico Testamento, spesso pone la lettura del vangelo nella piena luce del piano di salvezza di Dio.