
La vicenda di Zaccheo, considerata con saggezza in questo volume, ci apre al mistero della misericordia di Dio e alla etica della gratitudine e della riconoscenza. L'incontro con Cristo cambia indubbiamente il cuore del capo dei pubblicani di Gerico. Gesù stesso prende iniziativa verso di lui. Egli valorizza questa "ostinata curiosità" che porta Zaccheo a voler vedere Gesù salendo sopra un albero di sicomoro, data la sua bassa statura. La vita cambia anche moralmente quando la libertà asseconda la grazia di un incontro. È questa l'etica della gratitudine e della riconoscenza di cui abbiamo bisogno nel nostro tempo, determinato spesso da pensiero calcolante. L'etica della gratitudine scaturisce dalla grazia di un incontro che corrisponde a quella ostinata curiosità che il libro di don Sergio Stevan giustamente elogia.
Tre verbi - formare, lasciare e contemplare - per agevolare la lettura e comprensione di tre saggi di un unico percorso verso il tutto dell'esperienza cristiana. I canoni di diritto canonico, citati e commentati in prospettiva missionaria lungo questo itinerario, sono come "pietre miliari" che segnano le tappe principali dell'ascesi verso la meta. Quest'ultima è pennellata in modo allusivo, discreto, coinvolgente dalle tre "pale" del trittico di rara bellezza, posto in appendice a questo libro. Né le "pietre miliari" del libro, né le "pale" del trittico in appendice possono essere confuse con la meta reale, perché vivere la comunione con Dio, che fonda la dignità della persona umana, è responsabilità personale del lettore, che non può essere in alcun modo sostituita da alcuna legge della Chiesa. Ecco perché questo libro ha una rilevanza pastorale non trascurabile ed è consigliato a tutti i fedeli cristiani, anche non praticanti.
LIBERO GEROSA, già rettore della Facoltà di Teologia di Paderborn e della Facoltà di Teologia di Lugano; presso quest'ultima ha fondato l'Istituto di Diritto canonico e diritto comparato delle religioni (DiReCom) che tuttora dirige. È autore di numerose pubblicazioni in ambito canonistico
C’è compatibilità tra scienza sperimentale e fede in un Dio Creatore? Se ne dibatte spesso in vari ambiti specialmente in quello filosofico. Il libro si occupa di questo dibattito discutendo su Dio, l’anima, i miracoli, la Chiesa; lo fa interrogando i grandi fisici, astronomi, matematici e scoprendo che i padri della scienza credevano in Dio.
Cosa farebbe l'uomo che si ritrovasse ad affrontare da solo le domande che gli rosicchiano l'animo? Il raglio del somaro non è altro che il grido, dal profondo del cuore, di chi vive, giorno dopo giorno, il dilemma del Signore che si svela e si nasconde, lungo tutto il pellegrinare dell'uomo verso l'eternità. Un grido che può essere ora di gioia, ora di delusione, di paura, di angoscia, di felicità, di sgomento, di affanno, di speranza, di vittoria, di disperazione o di liberazione. Tutto questo è il riflesso dello stato d'animo dell'uomo in cerca delle risposte esistenziali che lo tormentano da sempre e che, nella sua ricerca, ora inciampa e grida: L'ignoranza è il mio sapere. Gli errori sono la mia verità. I difetti sono la mia ricchezza.
I popoli, le nazioni e le patrie sono aggregazioni di ordine naturale, sono ascrittive e non elettive, e quindi, come estensioni della famiglia, non possono e non devono essere schiacciate dal momento statale o sovra-statale. Non va però dimenticato che anche la comunità politica è originariamente naturale ed essa – se non viene identificata con lo Stato moderno summum artificium – può e deve convivere con i popoli, le nazioni e le patrie. È questa una delle più grandi sfide di oggi. Sfida che va affrontata con la mente sgombra da etichette ideologiche e scevra da interessi di parte. I popoli, le nazioni e le patrie appartengono alle finalità naturali dell’uomo, che però spesso l’artificio politico intende come un individuo astratto e irrelato, una unità numerica da sommare alle altre nel globalismo universale, ma non da integrare. Il principio integratore non può infatti essere convenzionale, ma deve preesistere all’integrazione, sia come sua causa naturale sia come fine ultimo. Questo Rapporto fornisce le coordinate per un compito oggi sempre più ineludibile.
Un padre che lascia in eredità insegnamenti di vita cristiana, vissuta in semplicità e umiltà. Due figli che lo ricordano, l'uno, con una breve ma intensa e commovente riflessione personale, l'altro, esprimendo sensazioni, considerazioni e ragionamenti sospesi tra fede e scienza. Il tutto costruito, con leggerezza, intorno al "caso" della Sindone e alla preghiera del "Credo" e con un interrogativo immanente: la nostra vita finirà o, semplicemente, cambierà forma e sostanza? Diventeremo oblio di noi stessi o ci trasformeremo in energia cosciente?
È necessario aver fede per sposarsi in Chiesa? Se questa domanda non è l'oggetto di un trattato articolato nell'opera di J. Ratzinger/ Benedetto XVI, pone comunque una questione che torna spesso nei suoi scritti, nei quali il tema della fede occupa un ruolo rilevante. Lo studio cronologico dell'opera di J. Ratzinger/Benedetto XVI sul matrimonio fa emergere un'evoluzione nel suo pensiero. È, infatti, a partire dalla fede che: 1) la riflessione si sposta dalla questione della "validità" a quella della "pienezza" del matrimonio; 2) è possibile cogliere una maturazione nel pensiero di Ratzinger riguardo la comprensione del concetto di "natura" e della "Comunione ai divorziati risposati". Il volume offre al lettore una raccolta di tutti i testi di J. Ratzinger/Benedetto XVI sul sacramento del Matrimonio, dai quali affiora in modo chiaro che per viverlo in pienezza il cammino di fede è indispensabile.
La Rivoluzione Scientifica iniziata all’alba del XVI secolo era destinata a segnare un cambiamento profondo nella storia europea. In Inghilterra Francis Bacon pensava ad una scienza al servizio del potere. Il nascente impero britannico, ispirandosi all’utopia proposta da Bacon nella “Nuova Atlantide” e alla successiva visione del Leviathan di Thomas Hobbes, si dotava nel 1660 dello strumento adatto: la Royal Society. Quando nel XIX secolo la teoria economica di Thomas Malthus venne fatta propria dall’Inghilterra coloniale e capitalista, il naturalista Charles Darwin la pose come fondamento della sua teoria sull’origine delle specie conferendole dignità scientifica. Da quel momento la teoria darwiniana avrebbe costituito un paradigma indissolubilmente legato alle dinamiche imperialistiche e neoimperialistiche veicolate anche attraverso le politiche ONU.Una teoria scientifica che per motivo è stata “blindata” dalla Royal Society e da altre istituzioni impedendo che potesse essere seriamente messa in discussione.
Questa è la prima biografia di padre Theodossios Maria della Croce (al secolo Theodossios Sgourdelis, 1909-1989), scritta sulla base di testimonianze dirette.
Nato in Grecia in una famiglia di religione ortodossa, visse per un lungo periodo a Parigi dove svolse un’intensa attività nel campo della cultura e dell’arte prima della Seconda guerra mondiale. In seguito, entrato nella Chiesa cattolica, fondò la Fraternità della Santissima Vergine Maria ad Atene e poi a Roma. Fu ordinato sacerdote a Genova dal Cardinale Siri.
Padre Theodossios Maria della Croce visse sulla terra l’attesa del Regno, nel combattimento di ogni giorno perché la vera speranza non fosse profanata o coperta in lui e in quanti gli erano vicini. Aveva offerto la sua vita per la Verità.
“Scrivere di San Tommaso d’Aquino è già una sfida da far tremare i polsi, figurarsi, poi, farlo rivolgendosi ad un pubblico di bambini. Eppure noi abbiamo osato intraprendere questa avventura pensando che, sfruttando una serie di passaggi quanto meno pittoreschi della vita di San Tommaso, avremmo potuto tentare di introdurre qualche piccolo lettore alla conoscenza di questo gigante della Chiesa e del pensiero occidentale. Alcuni episodi necessiteranno una qualche ricerca per essere compresi, ma non mancherà al bambino lettore l’aiuto di un papà o una mamma, un nonno o una nonna, uno zio o una zia, un fratello o una sorella maggiore, un catechista, un adulto, insomma, di buona volontà, per capire cosa volevamo raccontare. In definitiva questo è proprio uno degli scopi che ci siamo date nel realizzare questi libri: offrire uno strumento per catturare la reciproca attenzione dei bambini e degli adulti”.