L’Autore ha raggruppato i testi dell’area paolina che testimoniano un forte interessa per il tema della generazione dell’uomo nuovo. Di alcune lettere si propone lo studio delle pericoli dedicate al rinnovamento del corpo e della mente.
In che cosa consiste il problema che molti teologi cattolici, anche fedeli al Magistero, continuano a manifestare? Se una questione rimane attuale in un così grande spazio di tempo, non può essere trascurata e vale la pena di prenderla sul serio. Recentemente il Papa emerito Benedetto XVI, nella sua intervista con Peter Seewald, ha schiettamente rivelato la sua personale difficoltà ed anche il modo in cui fu poi da lui superata. Alla domanda del giornalista di come giudicò l’enciclica, egli rispose: «Nella mia situazione, nel contesto del pensiero teologico di allora, l’Humanae vitae era un testo difficile. Era chiaro che ciò che diceva era valido nella sostanza, ma il modo in cui veniva argomentato per noi, allora, anche per me, non era soddisfacente. Io cercavo un approccio antropologico più ampio. E in effetti papa Giovanni Paolo II ha poi integrato il taglio giusnaturalistico dell’enciclica con una visione personalistica» (Benedetto XVI, Ultime conversazioni). Ecco dunque un’indicazione autorevole e feconda di ricerca: la risposta a tante difficoltà può essere trovata nella visione personalistica di Karol Wojtyła / papa Giovanni Paolo II, che offre un approccio antropologico più vasto. Il libro sarà di aiuto a tutti quelli che vorranno comprendere più a fondo l’etica della vita matrimoniale e imparare a guardare in modo più adeguato la persona umana.
L'Istruzione della Sacra Congregazione del Culto Divino Memoriale Domini del 1969 aveva solennemente stabilito che la pratica della Comunione sulla lingua doveva essere conservata e che ogni cambiamento di disciplina in merito avrebbe portato delle conseguenze negative. Nonostante ciò la pratica della Comunione sulla mano si è imposta come il modo abituale di ricevere l'Eucaristia e da eccezione è divenuta la regola. Il volume mostra come ciò sia potuto accadere, portando alla luce un'ampia documentazione rimasta finora inedita, che fa comprendere le dinamiche non proprio limpide che hanno prodotto questo risultato. Con approfondimenti storici, giuridici e pastorali si mostra come tale cambiamento abbia contribuito non poco ad un affievolimento della fede nella presenza reale di Cristo nell'Eucaristia.
Su Benedetto XVI, come per ogni Papa, è stato scritto molto su ogni ambito del suo Magistero e dei suoi insegnamenti ma poco sulla politica. Eppure lungo il suo pontificato, è stato chiamato a confrontarsi con leader politici di numerosi Stati ed istituzioni internazionali. Da questi incontri è emerso un complesso di riflessioni sull’ordinamento politico e giuridico, tra fede e ragione, tra giustizia e libertà religiosa. Questo libro ha l’ambizione di portare alla luce l’insegnamento di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI sul rapporto tra Chiesa e Politica. I tre capitoli del libro: Chiesa e mondo contemporaneo, Chiesa e Politica, il ruolo della Chiesa e della Politica nelle encicliche e negli insegnamenti di Benedetto XVI vanno in questa direzione. Il volume è corredato da un’appendice, che è una vera pillola di saggezza, sui principi fondamentali della politica e da alcuni discorsi che egli ha fatto in occasione di incontri ufficiali.
"Le pagine di questo libro, scavano nel profondo la figura di Giuda e la sua vicenda personale tragicamente emblematica. L’Autore cerca infatti di entrare nelle pieghe più riposte della personalità dell’apostolo traditore e ne ricostruisce la contorta biografia interiore ripercorrendo i passi della Sacra Scrittura che lo descrivono: agli inizi la voce di Cristo che lo chiama al discepolato, ma poi la rottura di questa vocazione; la tentazione del denaro; la serpe dell’invidia che rode mente e cuore; il mistero della compresenza nella storia e nel cuore di ogni uomo del grano buono insieme alla zizzania, del bene e del male; fino ad arrivare alla decisione di abbandonare e tradire Cristo. Una figura controversa considerata positivamente dalla Chiesa ortodossa, dalla Chiesa cattolica è considerata il traditore del Figlio di Dio."
L’insistenza di san Giovanni Paolo II sulla fede che deve farsi cultura non è una scelta strategica valida solo in certi momenti storici. È la descrizione di un’esigenza intrinseca e irrinunciabile dell’identità cristiana, che deve esprimersi nell’agire e quindi deve confrontarsi con le grandi questioni che si agitano nella società. La risorsa per affrontare tale crisi culturale è sempre la famiglia quale luogo in cui è possibile custodire l’humanum. Il tema delle pratiche è il tema dell’unità stretta tra l’identità morale del soggetto famiglia e l’azione concreta che le famiglie vivono tutti i giorni, proprio per costruire una cultura della famiglia in cui la famiglia sia il soggetto di questa azione che ci preserva nel futuro e che è feconda di futuro.
Riconoscendo che nelle domande circa il matrimonio e la famiglia è in gioco una visione dell'uomo, il presente volume intende presentare un'antropologia che metta al centro il nostro essere chiamati alla relazione, all'amore, alla fecondità. Sarà articolato in due passi. Nella prima parte l'opera approfondirà alcune questioni antropologiche di fondo. Di quale uomo stiamo parlando? Si tratta di un uomo capace di impegnarsi in una promessa e aperto alla verità, un uomo che realizza la sua natura in modo culturale. La seconda parte è dedicata ad alcune delle attuali sfide rivolte al matrimonio e alla famiglia. È importante fare i conti con la debolezza umana, ma allo stesso tempo occorre far entrare nel calcolo la grazia di Dio, che è fondamento di una speranza originale. Si vedrà come il matrimonio è un'unione basata non solo sull'affetto, ma su una particolare missione, in virtù della quale ancora oggi ha una rilevanza pubblica, essendo un istituto ordinato a rendere feconda la vita.
«In ordine ad un'adeguata relazione con il creato, [...] non si può proporre una relazione con l'ambiente a prescindere da quella con le altre persone e con Dio» (Papa Francesco, Laudato si', n. 119). Pur da ambiti disciplinari diversi, gli Autori dei diversi saggi concentrano l'attenzione su quell'ecologia integrale che costituisce il cuore dell'Enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune. Una ecologia che coinvolge le dimensioni umane e sociali, il valore e il senso della vita umana inscindibilmente legati alla questione ambientale e all'impegno per custodire e salvaguardare l''avvenire delle future generazioni.
Vicissitudini umane, accadimenti storici e scoperte scientifiche degli ultimi decenni sentenziano inesorabilmente che l’uomo è un essere provvisorio in confronto all’evoluzione dell’universo in cui vive e alla storia biologica di cui è partecipe. Intanto indaga su se stesso, interpreta e inventa vita. La “persona umana” non si arrende all’incertezza e non si consegna ai labirinti del provvisorio. Il volume entra in dialogo con ciò che l’uomo dice di se stesso in tempi di crisi, mentre rivolge attenzione all’antropologia filosofica classica, saggiandone la consistenza e la fondatezza dell’offerta ancora per la contemporaneità. Un viaggio, insomma, per continuare a pensare e sperare fra passato e futuro per riproporre un presente più ricco di senso, a pensare e pensarsi come protagonisti delle proprie vite, alla ricerca di un orizzonte stabile per l’esistenza personale e delle comunità umane.
Registro della Prima Comunione. Formato rilegato con copertina rigida cm.25x35.