
Il volume da' conto della Legge n. 38 del 15 marzo 2010, ''Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore'', che ha posto termine ad una fase storica caratterizzata da inerzia, estemporaneità e frammentarietà nelle politiche sanitarie sulle cure palliative. L'autore ne approfondisce gli aspetti qualificanti, le lacune, il quadro strettamente giuridico e quello politico-organizzativo, con un richiamo costante alla bioetica. Pur senza trionfalismi, la strada che porta alla sconfitta del dolore e della sofferenza e' tracciata: per la persona malata e sofferente, il sollievo e' oggi possibile ed assurge a diritto.
Creazione ed evoluzione: due parole che destano immagini scientifiche e dibattiti ad ogni livello. C'è accordo o disaccordo, tra questi due concetti? Compatibilità o incompatibilità? Si può conciliare la fede in un Dio Creatore fuori del tempo e dello spazio e le nostre conoscenze attuali sul divenire cosmico? Si tratta di una questione che appassiona scienziati, filosofi e teologi, e che difficilmente troverà una soluzione condivisa e indiscutibile, ma che viene qui indagata a partire dalla vita e dal pensiero di tre personaggi che lo hanno affrontato da molto vicino: il padre della geologia, e cioè dello studio dell'evoluzione della Terra, Niccolò Stenone; il co-scopritore della selezione naturale in biologia, Sir Alfred Wallace; il padre della teoria del Big Bang, Georges Edouard Lemaître.
Negli ultimi decenni, vi è stata una forte crisi dell'identità sacerdotale, con un apice negli anni 60 e 70, che ha trovato la sua espressione in particolare in una discussione accesa e controversa sul celibato. Aldilà del dibattito sulla prassi disciplinare, vi sono stati anche degli approfondimenti sulla fondazione storica e sui motivi sistematici del celibato, coinvolgendo la cristologia, l'ecclesiologia e l'escatologia. Perciò è conveniente offrire uno studio proprio sugli aspetti dogmatici del celibato sacerdotale. Non si tratta di seguire una modalità apologetica del tema, rispondendo ad obiezioni varie, bensì di affrontare il tema del celibato in maniera positiva e di approfondire i diversi argomenti. Malgrado il numero abbondante delle pubblicazioni sul celibato, esistono soltanto pochi studi sistematici che ne presentano con chiarezza gli aspetti teologici centrali.
Il sinodo straordinario sulla famiglia indetto da Papa Francesco ha suscitato un intenso dibattito nella Chiesa cattolica. Tra le questioni discusse spicca quella della possibile ammissione all'Eucarestia dei divorziati. Ma è possibile cambiare la dottrina sul matrimonio e la famiglia? Le pagine che seguono vertono su questa domanda, esaminano cos'è la dottrina, per andare così alla radice delle questioni in discussione: qual è il vincolo che lega la dottrina all'agire cristiano e alla pastorale della Chiesa? Come si evolve la dottrina in ogni cultura e, specialmente, a contatto con l'epoca moderna?
"Chi lascia sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio": testimoniato dai Vangeli di Matteo, Marco e Luca, l'insegnamento di Gesù non lascia dubbi. Gesù, sposo di Israele, ha dato un insegnamento sul matrimonio che, in rottura con le convenzioni del suo tempo, e le soluzioni del caso, ristabilisce il disegno di Dio Creatore sulla famiglia, disegno oscurato da pratiche come il divorzio.
Nel corso del recente Sinodo sulla famiglia, ove è stato discusso il tema della Comunione ai divorziati risposati, si è parlato anche della Comunione spirituale, alla quale avrebbero accesso anche coloro che non possono ricevere l'Eucarestia. In che cosa consiste questa pratica ecclesiale? Qual' era la prassi, ormai dimenticata, praticata nel corso dei secoli? Come può essere utilizzata oggi? Chi può ricevere il Signore attraverso la Comunione spirituale? Può essa rappresentare una valida alternativa all'Eucaristia? Questo studio del cardinale Cordes riscopre ed approfondisce tutti i temi inerenti la Comunione spirituale, indicando come essa può essere utilizzata, ponendo parzialmente rimedio a quei casi in cui non è possibile partecipare all'Eucaristia.
Il Compendio della Dottrina sociale della Chiesa ha chiuso un'epoca e ne ha aperto un'altra. Chiude l'epoca del rilancio della Dottrina sociale della Chiesa con san Giovanni Paolo II, chiude l'epoca controversa del postconcilio, esce alle soglie del poderoso ripensamento dei fondamenti stessi del rapporto Chiesa-Mondo del pontificato di Benedetto XVI e guarda a questo "ricominciare dalla fede" impostato da Papa Francesco.
In questo numero del bollettino, una approfondita analisi dello stato di attuazione del Compendio a dieci anni dalla sua promulgazione.
Il volume è frutto dei tre seminari "Wojtyla lectures", promossi dalla Cattedra Karol Wojtyla presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Il saggio di Marcello Pera prende in esame la questione dei diritti umani, esprimendo preoccupazioni e paure provocate dal modo con cui alcuni teologi moderni pongono il problema di tali diritti e sino a che punto si allontanano dalla realtà della persona umana. Mons. Marek Jedraszewski, Arcivescovo Metropolita di Lódz, presenta la vita e il pensiero di alcuni filosofi quali F. Ebner, G. Marcel, E. Levinas, mettendo a confronto le considerazioni dei filosofi del dialogo con l'approccio personalistico e comunionale di Karol Wojtyla. Walter Schweidler attinge al magistero di Benedetto XVI e affronta i temi costitutivi dell'identità dell'uomo, fondamentali per poter riflettere in profondità sulla cultura della vita e dell'amore. Altri contributi di Stanislaw Grygiel, Jakub Grygiel, Maria Zboralska, Przemyslaw Kwiatkowski.
L'opera è incentrata sull'abbandono del proprio Io. Morire a se stessi vuol dire chiudere il mondo fuori di sé abbracciando, ad esempio la vita monastica, proiettati verso l'incontro con Dio, scoprendolo si conosce se stessi. Ad esempio di tale scelta vengono indicati: san Bernardo di Chiaravalle, Santa Caterina da Siena e il suo capolavoro letterario il Dialogo con la Divina Provvidenza. Per focalizzare l'attenzione su questo tema, l'autore evidenzia come sia necessario mettersi a nudo nei confronti dell'Assoluto. In tale percorso ci aiutano anche il poeta portoghese Fernando Pessoa, che traccia un cammino lirico che illumina la nostra vita e Ignazio di Loyola con gli scritti che sottolineano il suo essere peccatore e la necessita di annullarsi nella continua ricerca di Dio.