Le istituzioni pubbliche, le aziende, i festival, le mostre, le fiere nazionali e internazionali, le agenzie di comunicazione: sono molteplici le opportunità sul mercato del lavoro per un aspirante addetto stampa. Aldilà dei luoghi comuni, quali sono le competenze richieste per lavorare in un ufficio stampa? Qual è la routine quotidiana di un professionista della comunicazione all'interno di queste strutture? Il libro si pone come una guida utile e preziosa per chi vuole saperne di più sull'ufficio stampa, un ambito particolare nell'ampio universo della comunicazione.
Il volume fornisce un quadro esaustivo dei concetti chiave in ambito strategico ed è il frutto della lunga esperienza maturata dall'autore nel corso dei suoi insegnamenti di strategia presso l'MBA dell'Harvard Business School. Il libro spazia dall'analisi storica del pensiero strategico all'analisi competitiva, dalla rete del valore alla teoria dei giochi, dalla sostenibilità del vantaggio competitivo alle strategie corporate. Oltre allo stile, al linguaggio e alla ricchezza dei casi pratici presentati, il testo presenta una grande varietà di tematiche in un volume dalle dimensioni contenute che può rispondere alle esigenze scaturite dalla riforma dei corsi universitari. Questo aspetto, unito alla facilità di lettura e all'immediatezza dei concetti espressi, rende il libro particolarmente adatto non solo agli studenti ma anche a tutti coloro, manager e consulenti, che vogliono approfondire il tema dell'analisi strategica.
Nell'ambito delle scienze dell'educazione è quanto mai viva l'esigenza di una teoria della ricerca in grado di orientare processi d'indagine empirica generativa di teorie significative. L'architettura di una siffatta teoria della ricerca può trovare fondamento in una cultura specificatamente permeata da una filosofia fenomenologica, critica e partecipativa. Infatti, la complessità dei fenomeni sociali, tra i quali quelli formativi occupano un posto rilevante, è tale da richiedere una problematizzazione delle procedure d'indagine allo scopo di mettere a punto una cultura delta ricerca adeguata alla specificità dell'oggetto. Nella prospettiva di promuovere una ricerca empirica di tipo trasformativo e alla luce delle discussioni paradigmatiche in atto, il volume propone una cultura della ricerca che individua filosofie, epistemologie, metodi e strategie privilegiando la svolta di tipo qualitativo.
Gli autori propongono agli studenti di compiere un itinerario di "orientamento al lavoro" di tipo riflessivo attraverso un confronto tra sé, la classe e gli insegnanti. I temi sono i valori, gli interessi, la prospettiva temporale, le strategie di coping e i livelli decisionali in vista di una consapevole e motivata scelta occupazionale. Lo scopo è attuare un comportamento di co-regolazione in cui il soggetto tiene conto di sé, del campione normativo (i coetanei), degli adulti significativi (genitori e insegnanti) e del contesto (le aziende). Questo percorso si costruisce come un modello sia perché insegnanti e alunni concorrono attraverso momenti di auto-osservazione a potenziare le proprie capacità, sia perché i promotori della ricerca hanno fatto valere ognuno le proprie esigenze istituzionali. Il volume si propone come una "buona pratica" di collaborazione tra università, azienda e istituzione regionale.
Perché alcune persone godono di maggiore benessere psicologico e riescono a mantenerlo? Perché alcune persone riescono a raggiungere gli obiettivi che si prefiggono e altre no? Il presente testo si propone di rispondere a questi interrogativi fondamentali, evidenziando l'importanza dell'intelligenza socio-emotiva. Il lavoro è strutturato in una prima parte teorica, in cui viene presa in considerazione l'evoluzione storica del concetto di intelligenza, dalle teorie classiche ai principali modelli teorici dell'intelligenza emotiva, e in una seconda parte in cui sono trattati i campi di applicazione dell'intelligenza socio-emotiva. Il raggiungimento del benessere fisiologico e psicologico e il miglioramento della performance scolastica e lavorativa presuppongono infatti lo sviluppo di una competenza socio-emotiva. Il testo è rivolto a tutti coloro che operano in ambito lavorativo, scolastico e socio-educativo.
Il volume è il primo di una serie di tre manuali dedicata agli strumenti dell'indagine sociale. Questo manuale di base guida lo studente, ma anche il ricercatore, a un approccio pragmatico alla ricerca, attento a costruire costantemente e insieme a problematizzare l'integrazione fra modelli teorici e applicazioni pratiche. La presentazione dei vari temi e procedure segue, di conseguenza, un ordine inconsueto, corrispondente alla sequenza di problemi e decisioni che il ricercatore si trova ad affrontare: nella prima parte le finalità e il progetto d'indagine, poi l'operazionalizzazione dei modelli teorici in strumenti, quindi la selezione dei casi; nella seconda, la scelta dei tipi di rilevazione; nella terza, le procedure di analisi quali-quantitativa dei dati.
È il secondo di una serie di tre manuali sugli strumenti concettuali e tecnici della ricerca sociale, dedicato alle tecniche speciali della ricerca sociale applicata. Illustra le vecchie e nuove modalità di telerilevazione, le tecniche sociometriche, la "network analysis", l'analisi del testo e del contenuto, la "visual sociology", la cartografia tematica, le metodologie di valutazione, imprescindibili per la ricerca nelle sociologie speciali, quali la sociologia dei comportamenti collettivi, dei gruppi, dell'organizzazione e del lavoro, della comunicazione, del territorio, e la politica sociale.
Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi occupano un ruolo centrale nella vita dei cittadini delle società contemporanee e, in particolare in Italia, negli ultimi anni, sono divenuti oggetto centrale del dibattito politico-istituzionaLe. Il volume intende tracciare un quadro della storia dell'amministrazione italiana attraverso le vicende che hanno segnato l'evoluzione del sistema amministrativo, nelle diverse fasi storiche, secondo i principaLi temi: i ministeri, le diverse tipologie amministrative che ad essi si sono nei tempo affiancate, il rapporto centro-periferia, la burocrazia. Le riforme del periodo più recente vengono descritte con un tentativo di lettura "di lungo periodo" di fatti e circostanze che rappresentano l'attualità di questi anni.
La comunicazione e la vita quotidiana: due territori centrali nella moderna riflessione delLe scienze umane, il cui profondo nesso viene indagato dal volume, che intende offrire una ricognizione teorica dei più importanti studi e ricerche compiuti nell'ambito della sociologia delLa comunicazione a questo riguardo. Partendo da un approfondimento del concetto di "vita quotidiana", nella duplice ottica di scenario teorico di riferimento e di specifico obiettivo dell'indagine sociologica, vengono elaborate alcune linee interpretative, in grado di esplicitarne i legami con l'idea di comunicazione, in una prospettiva transdisciplinare. Le scienze della comunicazione, del resto, da sempre si sono orientate allo studio del loro oggetto elettivo da differenti punti di vista, che, nel libro, sono affrontati seguendo un approccio "ecologico", il quale si concretizza in quattro concezioni principali. Le dimensioni che definiscono la comunicazione come tecnica, relazione, cultura e habitus offrono, in questo senso, lo spunto teorico per un'analisi e un approfondimento suLla storia e l'evoluzione dei media studies.
Lo studio della comunicazione non verbale ha già attirato attraverso i secoli l’attenzione di più ricercatori tra etologi, antropologi, psichiatri, psicologi, esperti della comunicazione, da Della Porta (nel 1615) a Lavater (1819) e Lombroso (1897), fino agli autori più recenti e alle ricerche commissionate dalla cia e dal Pentagono, che si sono occupate finanche di tutte quelle strategie che consentono l’individuazione della simulazione e della menzogna. Interessanti si presentano tutti quei segnali di accettazione e/o di rifiuto dell’interlocutore nella poliedricità dei rapporti interumani e nei vari contesti, come i cosiddetti ’messaggi della sigaretta’, della ’stretta di mano’, i ’messaggi della cravatta’ e tutti i vari messaggi che sfuggono al controllo personale e si manifestano al di sotto della percezione cosciente. Si è poi riusciti finalmente a sistematizzate le tipologie delle bugie, da quella di autopresentazione per migliorare l’immagine di sé, a quella autoprotettiva, a quella utilitaristica, pedagogica per vana gloria eccetera. Non si poteva peraltro in questo contesto trascurare i messaggi non verbali in ambito penitenziario e criminologico, ivi incluse le varie tipologie di tatuaggi, da quelli erotici a quelli mistici, a quelli esprimenti disprezzo verso le autorità, a quelli della connotazione in un gruppo e altri ancora. Non per ultimi vengono passati in rassegna i preziosissimi messaggi del suicidio, lì dove lo stesso esprime una minaccia o una protesta, o ancora fuga, lutto, castigo, vendetta, richiesta di aiuto o ricatto. L’ausilio delle figure si rivela quanto mai prezioso nel fornire al lettore l’esatta rappresentazione grafica dei codici di comunicazione non verbale.