L'autore, da anni studioso di Libera Muratoria (massoneria), analizza l'"essere" ("filosofia", ritualità, esoterismo) e l'"operare" (nella società) della "fratellanza" massonica. Questo testo può aiutare a comprendere meglio l'incompatibilità tra chiesa cattolica e massoneria.
Il dibattito teologico contemporaneo, eccezion fatta per chi coltiva la ricerca e frequenta le fonti, è sostenuto in massima parte dal richiamo al Concilio Ecumenico Vaticano II. È quasi sempre un richiamo materiale, fin al limite della pura e semplice ripetizione. Ultimamente, però, sta svegliandosi un timido senso critico, che potrebbe essere d'aiuto a chi intende uscire dal ripetitivo e dal generico. Un primo risultato positivo è il diffondersi dell'appello alla tradizione. Ma di tradizione si parla troppo spesso in termini non univoci. L'autore, pertanto, si propone di orientare il dibattito verso un concetto di tradizione sul quale possano pacificamente incontrarsi quanti, anche seguendo percorsi teologici diversi dal suo, hanno a cuore la verità rivelata ed il suo impatto con la storia.
"Il sacerdozio è l'amore del Cuore di Gesù" amava ripetere il Santo Curato d'Ars. Nell'Anno Sacerdotale, indetto dal Papa Benedetto XVI, in occasione del 150° anniversario del dies natalis di san Giovanni M. Vianney, il Seminario Teologico Immacolata Mediatrice dei Francescani dell'Immacolata, ha voluto dare rilievo a questo evento, organizzando un convegno teologico sul "sacerdozio ministeriale". Il convegno - di cui questo libro raccoglie gli atti - ha visto la partecipazione di eminenti Vescovi ed illustri professori, ed ha voluto richiamare l'imprescindibilità nella Chiesa dalla sorgente ministeriale-sacerdotale che è Cristo, ripresentato sacramentalmente dai suoi ministri. La Chiesa non sarebbe più se stessa senza il sacerdozio ministeriale, e i sacerdoti non sarebbero efficacemente prolungamento misterico del Verbo incarnato, senza un continuo rimanere in Cristo, ovvero senza un incessante tendere alla santità.