È la biografia di Maria Nanni, Silenziosa Operaia della Croce, donna forte, "persona bellissima, che ha vissuto la missione di far fiorire il dolore. Leggendo questo libro ognuno potrà conoscere la statura morale, l'offerta del cuore e della sofferenza, la santità di vita, l'apostolato instancabile di questa umile donna dal sorriso che sa di cielo". Il libro è composto dal racconto biografico di don Antonio Giorgini, ed è accompagnato da alcune lettere di Maria che ne svelano la profondità spirituale, e da testimonianze di chi ha conosciuta, seguita e amata.
Non c'è scritto, pensiero, omelia, riflessione, del Venerabile Luigi Novarese che non contenga un riferimento mariano. Lontano da una devozione superficiale o troppo spiritualizzata, Luigi Novarese fin da piccolo si è accostato a Maria sentendola Madre di Cristo e madre sua. Il suo affidamento a Maria è completo e totalmente riferito a Cristo poiché Maria è profondamente affidabile nel condurre i credenti verso il Figlio di Dio. L'autore, don Mario Morigi, ha raccolto alcuni scritti mariani di mons. Novarese, significativi del suo affidamento: si parla dei Messaggi di Lourdes e di Fatima, della consacrazione a Gesù per le mani di Maria, della presenza di Maria nella vita dell'apostolato del CVS e di Maria come Madre dei sacerdoti.
La Corona del rosario ha un posto importante nella vita e nell’attività apostolica di monsignor Luigi Novarese: egli l’ha sempre recitata intera, tutti i giorni, ovunque: passeggiando, durante gli incontri formativi, davanti al Santissimo e la trovava un'ottima forma di Adorazione Eucaristica nella meditazione dei Misteri. Tutte le sue decisioni le prendeva o le meditava durante la recita del Rosario che portava sempre con sé.
In base a questa esperienza prescriveva ai suoi figli spirituali di diffondere la pratica del Rosario quotidiano, di spiegarne i misteri e le preghiere e di recitarlo durante gli Esercizi spirituali e in tutti gli incontri formativi.
Autore
Luigi Novarese è fondatore dei Silenziosi Operai della Croce e del Centro Volontari della Sofferenza.
Raccolta di riflessioni per i momenti di sofferenza e quelli di gioia. Le lacrime di felicità o di gioia, le lacrime orgogliose di un genitore, le lacrime di cordoglio, di delusione, di sconfitta... Cos'hanno in comune? Si piange per la perdita di qualcuno o di qualcosa che amavamo, ma si piange anche perchè ci si sente inadeguati, perchè si è combattuto invano un battaglia, perchè si provano gratitudine immensa ed orgoglio, perchè si è frustati, impauriti o arrabbiati. E, di fronte alla sofferenza, poi, le lacrime si moltiplicano.
È il profilo di una donna che ha affrontato e vissuto, nella malattia, il mistero del dolore. In silenzio, lontana da qualsiasi protagonismo, alla luce del Cristo risorto. Cecilia Maria Cremonesi (1921-1965) non ha cercato la sofferenza. È stata la sofferenza, questa crudele e oscura realtà, ad impadronirsi di lei e a inchiodarla a un letto, per tredici anni della sua breve vita. Cecilia l'ha accolta. E, alla scuola del Crocifisso, ha maturato in solitudine una sapienza che, nel superare di gran lunga i limiti della ragione e del comune modo di pensare, ha investito in pieno le profondità insondabili del suo essere. Ad accompagnarla nel cammino, è stata la spiritualità di mons. Luigi Novarese (1914-1984), il fondatore del Centro Volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce.
Il case management nei servizi sociosanitari prevede una gestione integrata della situazione di bisogno, in cui i servizi vengono adattati ai bisogni individuali, pertanto è un processo che diventa parte integrante delle logiche organizzative relative all'assistenza alle persone in un contesto di community care. I quattro attori del welfare collaborano per realizzare un intervento totale di sicurezza di vita nella società relazionale, nella quale il lavoro di rete è invocato da tutti e l'operatore diventa uno stimolatore di capitale sociale che non bypassa la società né la priva del diritto ad agire. Nel rapporto tra efficienza organizzativa e processi di accompagnamento, il case manager adotta le competenze proprie del servizio sociale nel realizzare un pacchetto assistenziale, mentre l'implementazione del piano assistenziale individuale consiste in una serie di eventi collegati tra loro, che si succedono nel tempo e che coinvolgono persone e organizzazioni in compiti precisi.
Un sussidio operativo per celebrare la XX Giornata Mondiale del Malato come servizio efficace ai parroci, alle associazioni, agli ammalati e ai propri familiari.
Il testo, particolarmente adatto per oratori e campi estivi, si offre a parrocchie, associazioni e movimenti, non soo come un insieme di schede operative, ma anche come il racconto 'ripensato' di un'esperienza, vissuta con ragazzi con ritardi mentali.
Con la Lettera apostolica "Porta fidei" dell'11 ottobre 2011, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto l'Anno della fede. Il Centro Volontari della Sofferenza propone un proprio itinerario di riflessione attraverso i pensieri del Beato Luigi Novarese. Non è un caso che l'atto di fede nasca il più delle volte quando giungiamo a toccare l'estrema fragilità della nostra esistenza. Quello è, infatti, il momento di Dio, in cui lui si fa varco nelle nostre resistenze, può pronunciare la sua Parola. Nell'Anno della Fede proviamo ad ascoltare più attentamente Dio e gli uomini. La nostra fede ne sarà rafforzata e motivata.