
Sotto la direzione di Armando J. Levoratti e con la collaborazione di Elsa Tamez e Pablo Richard, il Nuovo Commentario Biblico - Nuovo Testamento, in due volumi, coniuga spirito ecumenico, rigore accademico e intento pastorale. Avvalendosi del contributo delle voci più significative del panorama esegetico latinoamericano e grazie alla grande varietà di approcci nella pratica dell’esegesi e dell’ermeneutica biblica che lo contraddistingue, il Commentario rilegge e attualizza la Parola di Dio all’interno della realtà culturale contemporanea, secondo le indicazioni emerse dal Concilio Vaticano II e in risposta all’esigenza sempre più sentita di una interpretazione del testo biblico in grado di guidare il cristiano di oggi verso una fede più adulta e consapevole. Levoratti Armando J. - Editor
E' possibile una filosofia cristiana? E l'interrogativo che attraversa il pensiero e l'opera di Gilson e Maritain, interrogativo al quale rispondono positivamente. Entrambi infatti sono convinti della intelligibilità dell'essere, della possibilità per la mente umana di approdare all'Assoluto, ma il modo di questo approccio è formulato diversamente nei due pensatori. Mauro Grosso affronta l'argomento prendendo in esame le opere dedicate dai due pensatori al problema e la corrispondenza (di cui non esiste traduzione italiana) che essi si scambiarono nel corso di 50 anni (1923-1973). Lo studio è strutturato in 3 parti: nella prima, viene ricostruito il pensiero di Etienne Gilson circa la possibilità della nozione di filosofia cristiana; nella seconda sono ripercorse le riflessioni condotte da Jacques Maritain sulla stessa questione; nella terza sezione sono confrontate le posizioni dei due filosofi.
Contro il bisogno comunitario innato nell'essere umano, nella società contemporanea si va sempre più affermando una cultura individualistica caratterizzata dal primato dell'individuo sulla comunità, del piacere sul dovere, della sicurezza propria su quella altrui, dello star bene con sé sullo star bene insieme. Si tratta di un fenomeno in atto a livello mondiale che ha spesso drammatiche conseguenze come l'aumento dei casi di depressione e del senso di solitudine. Contro questa situazione è necessario e urgente riaffermare il senso di comunità. Un contributo importante in questa direzione può venire dagli studi sull'educazione prosociale. Con "prosocialità" si indicano quei comportamenti finalizzati ad aiutare un'altra persopa o gruppo, senza alcuna forma di ricompensa esterna. Si tratta di un modo di pensare e comportarsi sdcialmente costruttivi, capaci di generare una reciprocità positiva. In questa direzione si inserisce il progetto di educazione alla solidarietà e di ApprendimentoServizio che viene qui presentato.
Dedicare un libro a due "personaggi di carta"? Scelta inconsueta, forse, ma Gibì e Doppiaw, nati dalla matita di Walter Kostner, meritano davvero pagine di analisi e approfondimenti. Come si sa, il fumetto è ormai considerato strumento espressivo a tutti gli effetti, ma le strisce che raccontano le storie e i dialoghi di "questi due" hanno una particolarità: propongono, con semplice essenzialità, una visione positiva della vita, sotto ogni aspetto: personale, relazionale, sociale. Parlando del rispetto di sé, dell'altro, dello stupore per le meraviglie della natura, promuovendo una cultura della solidarietà, della pace, della bellezza, Gibì e Doppiaw delineano un alfabeto di valori nel quale possiamo cogliere tutta la ricchezza di un messaggio dal profondo significato educativo.
La domanda sulla morte, da sempre presente nella riflessione umana, diventa centrale quando se ne fa esperienza attraverso chi ci è accanto, o, per volontariato o per professione, operiamo accanto ai malati. Come sostenere chi si avvicina alla morte? L'Autore propone alcune riflessioni sul tema dell'accompagnamento umano e spirituale ai malati morenti. La prima parte definisce chi è la persona morente e come questa percorre l'itinerario di avvicinamento alla morte: si parla dei suoi bisogni e in particolare di come renderla consapevole della gravità della malattia e della prospettiva della fine. La seconda parte considera come avviene oggi la cura dei malati morenti. Segue la riflessi9ne di carattere religioso: muovendo dalla dimensione spirituale della persona, l'accompagnamento religioso si propone di "evangelizzare la morte", dando alla persona morente un messaggio di speranza. A esemplificazione delle considerazioni proposte, vengono riportate alcune esperienze di accompagnamento umano e spirituale di malati fino al momento della morte. Destinato agli operatori sanitari e a quanti operano come volontari nell'assistenza ai malati, il volume, per la chiarezza con la quale affronta l'argomento, è accessibile ad un vasto pubblico.
Una raccolta dei due scritti più noti di San Bonaventura. L'"Itinerarium" (1259) illustra la ricerca di Dio attraverso la sua esperienza. Ne "La riconduzione delle arti alla teologia" (1255-1257) esprime la sua convinzione che tutte le arti trovano nella Scrittura il loro compimento e il loro significato.
Il "Libro dei Dialoghi" di gregorio Magno costituisce l'unica fonte storica della vita di san Bendetto da Norcia che ci sia pervenuta. La "Regola", inoltre, viene comunemente ritenuta il fondamento del monachesimo occidentale, nonché una sintesi insuperata del messaggio cristiano; essa fa del suo autore il maestro dei popoli quanto mai attuale in questo Terzo Millennio. L'autentico testamento spirituale di Benedetto che emerge da queste pagine va al cuore della scelta incondizionata di Dio del fondatore di Montecassino: il messaggio che sa parlare ai nostri come a tutti i tempi.
Considerando la frequenza con cui la nozione di civitas ricorre nell'itinerario intellettuale di Agostino e il ruolo che vi ricopre, appare manifesto che il De civitate Dei non è un'opera semplicemente occasionale, ma piuttosto che risponde ad un preciso progetto teologico e religioso a lungo pensato. Nella visione teologica e religiosa offerta dal De civitate Dei, la vita perde ogni connotazione puramente occasionale e contingente, per svilupparsi secondo un itinerario ben definito e in vista di un fine saldamente stabilito. La traduzione è tratta dall'edizione critica latino italiana dell'Opera Omnia di sant'Agostino pubblicata in Italia da Nuova Biblioteca Agostiniana - Città Nuova.
Più di vent'anni di laboriosa redazione per un' opera importante e attesa, nella quale Agostino dà una risposta fiduciosa alle difficoltà della ragione e introduce alla vita di comunione con la Trinità. Queste pagine fondono insieme l'indagine del filosofo, l'acume del teologo e l'ardore del mistico.
"Consigli e ricordi" è stato composto da Celina, sorella di Teresa di Lisieux, attingendo al proprio diario personale - redatto in parte quando la santa era ancora in vita -, alle proprie deposizioni preparate in vista dei Processi Canonici e ad alcuni ricordi. Completamento ideale della "Storia di un'anima", è una raccolta di aneddoti che ritrae Teresa di Lisieux (1873-1897), appena ventenne, nel suo impegno di maestra delle novizie, impegno che seguirà fino alla morte.