
Il volume (circa 1.400 colonne, 210 voci) presenta in modo complesso ed esaustivo il Buddhismo nella sua genesi e nel suo sviluppo storico. Una serie di voci, ampie e articolate al loro interno, mette in rilievo i principali aspetti della tradizione letteraria, rituale, cultuale, antropologica e della riflessione teorica buddhiste, nel quadro della storia della critica filologica e antropologica (si vedano, ad esempio, oltre alle ampie voci fondamentali Buddha e Buddhismo, le voci: Letteratura buddhista, Filosofia buddhista, Etica buddhista, Tempio buddhista, Stûpa, culto dello, Anno religioso buddhista, Concili buddhisti, Cosmologia buddhista, Culto e pratiche di culto buddhiste, Dharma buddhista, Iconografia buddhista, Meditazione buddhista, Monachesimo buddhista, Pellegrinaggio buddhista, Religione popolare buddhista, Sacerdozio buddhista, Samgha, Sûnyâ e Sûnyatâ, Vinaya). Notevole spazio viene riservato allo sviluppo religioso nelle varie regioni dell’Asia e oltre (India, Tibet, Cina, Corea, Giappone, Sud-Est asiatico, ma anche, più di recente, il mondo occidentale), agli ordini e alle scuole e correnti buddhiste antiche e moderne (ad esempio, oltre alla fondamentale voce Scuole buddhiste, si vedano: Chan, Mâdhyamika, Mahâsiddha, Sarvâstivâda, Sautrântrika, Terra Pura, Theravâda, Zen). Il volume è inoltre ricco di voci, sintetiche e puntuali, dedicate a figure rappresentative della tradizione buddhista antica e moderna. Le bibliografie di ogni voce sono riviste e completate dai curatori, con particolare attenzione alla segnalazione precisa delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane.
I numerosi testi patristici, qui raccolti, che commentano il Vangelo di Matteo rientrano nel genere dei commentari e delle omelie. Esempi del primo genere sono i commenti di Origene, di nario di Poitiers, di Girolamo. Sono omelie seriali, concepite in modo da interpretare con sistematicità un libro scritturistico, le 90 omelie di Giovanni Crisostomo o quelle di Cromazio di Aquileia; appartengono al genere delle omelie isolate, frutto della predicazione domenicale, invece, gli scritti di Pietro Crisologo, Eusebio di Emesa, Gregorio Magno, Agostino.
La Bibbia, il Libro per eccellenza:documento storico, culturale e religioso, ma anche e soprattutto testo rivelato a cui si riferiscono le varie confessioni e comunità cristiane, nessun'altra opera nella storia dell'uomo è stata altrettanto letta, analizzata, amata e interpretata. Già nei primi secoli della cristianità l'esegesi biblica era alla base della predicazione... è per questa ragione che il solo approccio scientifico non può considerarsi sufficienti per la piena comprensione culturale dell'esegesi biblica patristica... Curati da un'équipe internazionale ed ecumenica di specialisti in patrologia, i volumi si propongono di offrire agli studiosi e a quanti desiderano nutrirsi della Bibbia alla scuola dei grandi Padri dei primi secoli un contatto diretto con le fonti, nel quadro di un genuino recupero delle tradizioni cristiane.
La BIBBIA COMMENTATA DAI PADRI è un'opera prevista in 29 volumi e in due sezioni: ANTICO TESTAMENTO e NUOVO TESTAMENTO. Ogni volume è dedicato ad un singolo libro biblico oppure a più libri, suddivisi in pericopi corredate dall’interpretazione esegetica desunta dai commentari dei Padri della Chiesa e raccoglie questa ricchezza disseminata in tante opere, spesso non facilmente accessibili, sia in lingua greca sia latina, e in altre lingue della cristianità, come il copto, il siriaco e l’armeno. Diretta da Thomas C. Oden, curata dell’istituto di Studi Cristiani Classici (ICCS) della Drew University, New Jersey (U.S.A.) in collaborazione con un team di studiosi ed esperti internazionali di varie chiese. Edizione italiana a cura di Angelo di Berardino. Formato dei volumi 17,5x24,5.
Dei 25 libri che, su testimonianza di Eusebio e confenna di Girolamo, Origene avrebbe consacrato all' esegesi del primo Vangelo, soltanto otto di essi, dal decimo al diciassettesimo, sono stati conservati in manoscritti greci. Accanto a ciò la tradizione testuale ci ha consegnato una traduzione latina che si estende dal libro XII, 9 fino a quasi tutto il libro XXV del commentario greco. Per convenzione si definisce Vetus intetpretatio la traduzione per la parte di cui si possiede anche il testo greco, e Commentariorum series quella esclusivamente in traduzione latina. Il presente tomo completa la pubblicazione.
Il tono "risentito", la violenza e la vivacità polemica, e ancora la sapiente architettura della composizione, costituiscono la grande novità dell'apologetica di Tertulliano rispetto alla tradizione greca. Il presente volume raccoglie tutte le opere apologetiche dello scrittore latino: "Ad martyras", una breve ma intensa esortazione ai confratelli perché affrontino coraggiosamente la persecuzione. "Ad nationes" e "Apologeticum", le due opere maggiori, in cui la difesa della dottrina cristiana si alterna all'attacco della condotta e delle credenze dei gentili. "De testimonio animae", in cui si ricorre alla testimonianza dell'anima per dimostrare l'esistenza di Dio e altre verità affermate dalla dottrina cristiana. "Adversos Iudaeos", costruita come una disputa tra un cristiano e un proselito giudaico sui punti maggiori della controversia giudaico-cristiana. "Ad Scapulam", una lettera aperta indirizzata al proconsole d'Africa nella quale Tertulliano sfrutta i sentimenti filocristiani dell'imperatore Settimio Severo per invitare il governatore ad abbandonare la persecuzione.
L’epistolario di Cipriano raggruppa tutta la corrispondenza prodotta lungo tutto il periodo del suo episcopato (248-258). Si tratta di una testimonianza importantissima sia per la ricostruzione degli avvenimenti dell’epoca e della storia della Chiesa sia per quel che riguarda l’attività di Cipriano dagli inizi della persecuzione di Decio fino agli ultimi giorni della sua vita. Curato da Carlo Dell’Osso, il presente volume fa parte della serie Scrittori Cristiani dell’Africa Romana, collana prevista in 10 volumi, che pubblica in edizione latino-italiana tutte le opere di Tertulliano, Cipriano, Arnobio, Minucio Felice e gli Atti dei martiri. Insieme all’opera di Agostino, con la pubblicazione di quest’opera si completa la pubblicazione del corpus completo della letteratura cristiana latina d’Africa. La serie è diretta da Claudio Moreschini.
Attraverso il diario e gli scritti di Gaetana Sterni, l'autrice ne ricostruisce la vita e la spiritualita.
Il Dizionario critico di teologia offÌe una panoramica a carattere quasi enciclopedico eppure sempre di alto profilo, non dimenticando d'accostare ì principali protagonisti della storia della teologia e le principali questioni dibattute nel suo seno. Mostrandosi così fruibile, oltre il resto, a una cerchia assai più vasta dei semplici addetti ai lavori e dei cuI tori delle scienze ecclesiastiche, per aprirsi ai diversi ambiti disciplinari e alle molteplici esigenze culturali del mondo universitario e in genere colto. L'iniziativa lodevolmente promossa dall'Editrice BorIa, di concerto con Città Nuova, viene con ciò incontro a una crescente richiesta, anche se spesso non esplicitamente espressa, del nostro mondo culturale: conoscere appunto in modo critico e insieme - senza nulla togliere a ciò che è peculiare della teologia cristiana e del suo rigore metodico mondato da incrostazioni ormai desuete, e perciòscostanti, la costruzione complessiva e multiforme dell'intelligenza della fede nel suo percorso diacronico, nella sua inferiore sistematicità e nella sua dialogale plausibilità. Tale finalità, in realtà, è rigorosamente perseguita da quest'opera magistrale col tener conto, costitutivamente, di tre dinamiche specifiche della teologia cristiana così come s'è profilata in questi 2000 anni di storia. . . Alle soglie di un nuovo millennio di storia della fede cristiana, ripercorrere, grazie a una corretta chiave di lettura, il lascito dei due straordinari millenni che precedono, aiuta perciò a intuire le vie concretamente percorribili nel futuro. Vie inedite, certamente, che chiamano ad aprire l'incontro, così propizio e senz'altro imperdibile, tra illogos greco e la rivelazione cristiana, assumendo la lezione della modernità e le sfide del nostro tempo, ad altri universi di vita, di cultura e di pensiero. Per tutti questi motivi, sono certo che l'offerta di quest'opera alla cultura del nostro Paese sarà stimolante e produttiva. Alcune integrazioni contenutistiche e non soltanto bibliografiche alle voci più impegnative, così come l'aggiunta di nuove voci, hanno obbedito al criterio non solo di contestualizzare l'opera, per quanto possibile, nella tradizione teologica e culturale italiana e nella sua vivace attualità, ma anche di esprimere alcuni contributi e persino orientamenti innovativi che in questi ultimi anni, grazie a esse e in esse, si sono profilati.
Per i settanta anni di Pietro Zovatto, grande poeta e studioso triestino, un volume composto di una serie di saggi che ne ripercorrono l'attività scientifica di storico e quella liberamente creativa di poeta. Ne emerge il profilo limpido di un uomo continuamente impegnato come religioso, come scrittore e come studioso, che dell'itinerario a Dio ha fatto il cuore del proprio messaggio poetico e umano. Contributi di: Paola Baioni, Anna Bellio, Cristina Benussi, Claudio Desinan, Giuseppina Giacomazzi, Carlo Serafini, Roberto Spazzai, Irene Visintini, Stelio Zeppi.