Tra la fine del 1968 e gli inizi del 1969 Carretto ha trascorso alcuni mesi di preghiera e di raccoglimento nel deserto: li' e' nato questo suo libro. E' tutto un richiamo forte, vissuto, sofferto, alla vita di preghiera.
Un libro per tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare le vie dell'interiorita'. I profondi cambiamenti culturali, in corso da molti decenni, hanno sconvolto modelli e categorie tradizionali della vita cristiana e conseguentemente della teologia. Il Concilio Vaticano II (1962-1965), prevedendo che tali sconvolgimenti avrebbero suscitato una congerie di problemi", aveva gia' sollecitato "nuove analisi e nuove sintesi". Problemi, analisi e sintesi che non riguardano solo i cattolici, e neppure solo i cristiani delle diverse denominazioni, ma anche tutti coloro che avvertono la necessita' di ritrovare, nel convulso intreccio degli attuali processi storici, le vie dell'interiorita'. Queste pagine sono nate da riflessioni proposte in diversi ambienti e dai confronti che ne sono seguiti. "
Una rivisitazione della teologia di Matteo attraverso la metafora nuziale messa in luce in tutta la sua ricchezza semantica. Questo libro e' importante non solo per il fascino che il tema sponsale riveste nel Primo e nel Nuovo Testamento, ma soprattutto per i molteplici risvolti e provocazioni che contiene. Meraviglia, infatti, che la prospettiva delle nozze messianiche nel Primo Vangelo sia stata presa cosi poco in considerazione quando, tra i Sinottici, Matteo e' certamente quello che piu' insiste sul simbolo delle nozze escatologiche e sui giorni messianici come giorni del banchetto nuziale. E desta ancora piu' stupore che il tema del Messia sposo, praticamente assente nella letteratura ebraica, non sia stata quasi mai fatto oggetto di ripensamento critico approfondito. L'Autore intraprende, dunque, una strada poco esplorata, e lo fa con la delicatezza e la pacatezza che gli sono proprie.
"In tanti anni sono cambiati gli studi sul vangelo di Marco e, nella misura del possibile, ho cercato di servirmene. Ma, in tanti anni, sono cambiati soprattutto i miei occhi che leggono. Mi pare d'aver capito che l'essenziale non è sempre la ricerca di significati nuovi, ma la penetrazione della bellezza e della profondità di ciò che è detto, che è lì, quasi in superficie, ma di cui bisogna accorgersi. Per accorgersi è necessaria una lettura partecipata e sempre capace di stupirsi. È questo che mi sono proposto nel mio commento. Aggiungo che il mio scopo è di far incontrare la Parola con la vita e la vita con la Parola. È "scontrandosi" con l'esistenza che la Parola svela il suo vero significato".
E' ancora attuale il tema della vocazione? Cosa c'e' in gioco in una questione cosi decisiva per la vita della chiesa? E' possibile parlare oggi in termini positivi di vocazione", quindi non necessariamente in una prospettiva di crisi? Il testo di Bellet, attraverso una riflessione di carattere filosofico, ritrova i lineamenti essenziali della vocazione, la sua figura originaria dentro le forme storiche in cui si e' realizzata e si realizza. Potremmo definire quest'opera un'antropologia fenomenologica della vocazione cristiana. "
Quale metodo in teologia sacramentaria? La sacramentaria, per sua natura, è terra di incroci: tra liturgia e sistematica, antropologia e cristologia, scienze umane e teologia. Essa, quindi, apre uno spazio che chiede ordine, ma rifiuta rigidità; domanda unità, ma pure articolazioni. Da qui l'interrogazione: quale metodo in teologia sacramentaria? Il problema è stato affrontato con competenza e passione in un tempo di incontro in cui le diverse sensibilità e prospettive potevano trovare ascolto ed occasione di confronto.
Buddhismo e cristianesimo hanno molto da scambiarsi: il diario di viaggio di un importante studioso del buddhismo. Un diario di viaggio" che parla di volti, di luoghi, di sensazioni, di esperienze: nulla e' stato inutile all'Autore, tutto e' servito per far giungere alla meta nella quale tutto e' ricapitolato. Lo Spirito si e' liberato dalle zavorre antiche e ora, vuoto perche' arricchito dal lungo cercare, si dispone a farsi riempire da chi non l'aveva mai lasciato ma misteriosamente lo conduceva. In tal senso il libro e' una "confessione": non parla solo del protagonista, bensi anche e soprattutto di colui che non sarebbe mai stato cercato se non si fosse immerso in cio' che aveva fatto intraprendere la ricerca, il dolore del mondo, e non avesse svelato l'illusione delle risposte scontate. "
Uno studio approfondito sul senso cristiano della salvezza dal punto di vista biblico, ecclesiale, liturgico. La categoria di salvezza sembra aver perduto ogni appeal, fino a scomparire quasi del tutto dalla lingua di tutti i giorni. Eppure la nostra si presenta come un'epoca caratterizzata da una pluralita' talvolta sconcertante di proposte di benessere e di salute che tendono a sconfinare tacitamente nell'orizzonte della salvezza, siano esse piu' o meno radicali, piu' o meno convincenti e suadenti. L'intento del volume e' dunque di interrogarsi, in maniera polifonica, sulla pertinenza e sul ruolo di una categoria preziosa ma dimenticata, antica ma tutt'altro che inattuale.
Un manuale aggiornatissimo e approfondito per conoscere che cos'e' la Chiesa al di la' dagli stereotipi. La Chiesa incuriosisce, coinvolge, provoca reazioni positive o negative: insomma, fa audience. Non sempre pero' le esigenze massmediali ne fanno percepire il vero volto: qualche volta, anzi, lo deformano. L'Autore presenta la natura teologica della Chiesa a partire dalla sua autocoscienza, cosi come si e' espressa in particolare nel Concilio Vaticano II. Ad una rassegna storica delle varie concezioni ecclesiologiche segue una trattazione sistematica nella quale emergono i nodi dell'attuale teologia della Chiesa.
Un classico della spiritualità nella sua diciannovesima edizione. Il testo è curato da Carlo Carretto, con una prefazione di Divo Barsotti. I racconti", stampati per la prima volta nel 1881, oggi sono divenuti il libro più conosciuto e diffuso della spiritualità russa. Libro strano, senza riscontro, di cui non si sa dire con precisione né dove, né quando fu scritto, né chi lo abbia composto. L'immediatezza del linguaggio parlato, la ricchezza delle scene, l'ingenuità del racconto, la sincerità della testimonianza di un'esperienza rara di vita mistica, fanno di questo libro un unico in tutte le lingue del mondo. "