Il ruolo della propaganda nella composizione di questi libri
L'egemonia assira, l'esilio e il periodo persiano, il periodo del Secondo Tempio
In questo volume Römer si interroga - con approccio storico, letterario e sociologico - sul significato della cosiddetta letteratura deuteromistica, che egli reinterpreta con grande originalità e spirito innovativo.
Dalla quarta di copertina:
Contributo essenziale per lo studio e lo sviluppo della ricerca critica intorno alla "Storia deuteronomistica", questo volume riflette la grande capacità di Thomas Römer di interloquire a tutto campo con l'accademia europea e nordamericana.
In primo luogo l'Autore presenta una panoramica della storia della ricerca sul "Deuteronomista" e - ripercorrendo le principali tappe dell'indagine critica sui libri da Giosué a II Re - evidenzia fondamentali questioni di metodo e interrogativi aperti.
Römer avanza poi un'ipotesi originale sulla genesi ela composizione della Storia deuteronomistica postulandone tre diverse edizioni: una versione all'epoca di Giosia e nel quadro dell'imperialismo assiro, quindi un'edizione esilica, infine una in epoca persiana.
I collegamenti con Maccabei e le fonti extra-bibliche
Daniele come testo di speranza in tempi tragici
La portata etica delle visioni della Fine e del Regno che verrà di Daniele 7 - 12
Un commentario che riesce a collegare felicemente le due parti, assai disuguali, del libro di Daniele in modo che anche i capitoli 7 - 12, più ostici in quanto apocalittici e lontani dalla mentalità dei lettori moderni, rivelino pienamente la loro straordinaria importanza sul piano umano ed etico.
Dalla quarta di copertina:
Perché oggi si dovrebbe leggere il libro di Daniele dato il baratro che separa i lettori - in termini di esperienza e mentalità - dal mondo dei capitoli 1 - 6 e, a maggior ragione, degli apocalittici capitoli 7 - 12 che lo compongono?
Per Towner, il libro di Daniele racchiude un messaggio di straordinaria importanza sul piano umano ed etico per tutti gli ebrei e i cristiani contemporanei che per lo più vivono in circostanze assai meno tragiche di quelle del II secolo a.C.
Daniele esprime infatti alcune profonde verità teologiche, suscitando la fede nella vittoria finale di Dio, una fede in grado di sostenere nei tempi duri e in quelli sereni, di infondere l'energia per lavorare per il bene e la salvezza di tutte le creature.
L'omosessualità è uno dei grandi temi sociali odierni anche nell'ambito delle chiese. Tra i cristiani, l'argomentazione biblica gioca un ruolo decisivo ma pericoloso: il ricorso alla Bibbia rischia infatti di legittimare, in maniera a-storica, posizioni antitetiche di condanna e giustificazione. Gli oltre duemila anni che ci separano dalla Bibbia ebraica comportano invece un'attenta lettura contestuale dei testi biblici nonché di quelli delle antiche civiltà che li hanno influenzati. Thomas Römer e Loyse Bonjour delineano così un percorso storico e informativo nel mondo dell'antico Vicino Oriente e della Bibbia per identificare concezioni e statuto delle relazioni amorose e sessuali tra uomini in tali società.
Le vicende interne della chiesa e le controversie teologiche fino al V secolo
Confessioni di fede e posizioni rifiutate
Selezione di fonti e testi utilizzati nella ricostruzione storica
L'opera è una felice sintesi in due volumi dello sviluppo del pensiero cristiano dei primi cinque secoli: un primo volume sulla chiesa delle origini che alla storia unisce lo sviluppo della riflessione teologica; un secondo volume in cui sono raccolti documenti storici e teologici.
Opera in due volumi indipendenti ma integrati, La chiesa dei primi secoli propone una felice sintesi della storia e dell'evoluzione teologica della cristianità dal I al V secolo oltre a un prezioso secondo volume che raccoglie le principali fonti documentali utilizzate nella ricostruzione.
In questo primo volume, Stuart G. Hall ripercorre l'articolarsi della struttura interna della chiesa delle origini, le controversie teologiche e la progressiva definizione della fede nonché il rapporto con il territorio e il peso sempre maggiore della sede (e del vescovo) di Roma.
Non manca l'analisi del rapporto con lo Stato, conflittuale nel periodo delle persecuzioni, quindi sempre più vicino, dall'accordo con Costantino al riconoscimento del cristianesimo come religione ufficiale.
Le vicende interne della chiesa e le controversie teologiche fino al V secolo
Confessioni di fede e posizioni rifiutate
Selezione di fonti e testi utilizzati nella ricostruzione storica
L'opera è una felice sintesi in due volumi dello sviluppo del pensiero cristiano dei primi cinque secoli: un primo volume sulla chiesa delle origini che alla storia unisce lo sviluppo della riflessione teologica; un secondo volume in cui sono raccolti documenti storici e teologici.
Questo secondo volume dell'opera sulla chiesa delle origini propone una ricca antologia di testi - fonti storiche e teologiche ormai divenute classiche nel mondo universitario - utilizzati da Stuart G. Hall nella ricostruzione dell'evoluzione del cristianesimo dei primi cinque secoli.
Secondo la migliore storiografia, è proprio sulla documentazione storiografica - documenti scritti, autori del tempo, epigrafi, monumenti vari ecc. - che si basano la ricostruzione e l'interpretazione storica, specie quella del lontano passato.
I testi selezionati sono accompagnati da preziose note introduttive.
Lavoro e consumo nella Bibbia
Calvino e Lutero: vocazione al lavoro e alla responsabilità sociale
Progresso e fame, commercio e lavoro equo solidale
Il libro propone una serie di riflessioni sui temi del consumo e del lavoro a partire dal dibattito sulla giustizia economica e sugli stili di vita possibili e sostenibili: un tentativo di fare seriamente i conti con la globalizzazione liberista nell'ambito del protestantesimo italiano.
Interventi di Herbert Anders, Miguel Angel Cabrera, Alberto Corsani, Ulrich Eckert, Giorgio Gardiol, Giorgio Guelmani, Gianni Loy, Jutta Syeigerwald, Jonatan Terino e Antonella Visintin
In appendice: I documenti di Porto Alegre e Kuala Lumpur
Dalla quarta di copertina:
"Voglio di più!". Questa la sollecitazione che viene dal mercato e che pochi sembrano in grado di arginare, nella scuola come nell'industria culturale, nel mondo delle religioni come in quello della politica.
Gli stessi autori e autrici di questo dossier sono tra coloro che, in fondo, vogliono di
più, ma più relazione, più armonia con l'ambiente, più valorizzazione dell'intelligenza al servizio della vita, più ricerca di tecnologie sostenibili, più giustizia, più misericordia...
In anni di grande attenzione ai temi dell'economia al servizio della vita e degli stili di comportamento sostenibili, gli autori e le autrici di questo volume affiancano i temi del consumo e del lavoro con cui il protestantesimo italiano sta facendo i conti.
Chiesa, politica e società dalla metà del XVI alla fine del XVII secolo
La chiamata a un'azione responsabile nella società
La fede in termini di realtà sociologico-politica
Dopo il volume dedicato alla rivoluzione della chiesa nella prima metà del XVI secolo, questo secondo volume de I protestanti si concentra sulla correlazione fra fede, ordinamento politico e mutamento sociale dalla seconda metà del XVI secolo alla fine del successivo.
Dalla quarta di copertina:
Prosecuzione de I protestanti, una rivoluzione, questo nuovo volume di Giorgio Tourn ripercorre le vicende del protestantesimo dalla morte di Calvino a fine Seicento.
I criteri che ispirano l'opera sono gli stessi: narrare in forma discorsiva ma con la massima fedeltà la vita della multiforme galassia protestante concentrandosi sulla dimensione umana, esistenziale dei singoli e delle comunità più che sull'avvenimento storico.
L'autore delinea quindi un protestantesimo che non si limita all'ambito dei fenomeni religiosi ma, rappresentando il progetto di una nuova società cristiana voluta da Dio, si realizza attivamente all'interno della realtà storica contribuendo a gettare i semi dell'Europa moderna.
Supporti didattici per l'insegnamento spirituale e culturale della Bibbia
Una serie per le classi di catechismo e l'ora di religione
Giuseppe e i suoi fratelli; A tavola con Gesù; L'esodo; Nel deserto
Rivolta ai bambini e ai ragazzi tra i 5 e i 13 anni, quest'opera didattica illustrata a colori nasce dalla pluriennale esperienza del Servizio Istruzione ed Educazione (SIE) della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) nell'insegnamento della Bibbia ai giovani.
Articolata in sei cicli - ciascuno costituito da una guida per l'insegnante e da tre quaderni per i bambini -, l'opera vuole fornire supporti didattici per l'insegnamento della Bibbia, tanto in senso spirituale quanto culturale, nelle classi di catechismo e nell'ora di religione.
Giocando con la Bibbia (indirizzato alla fascia d'età compresa tra i 5 e i 7 anni), La Bibbia racconta (dagli 8 ai 10 anni), La Bibbia ci parla (dagli 11 ai 13 anni) e la relativa Guida per l'insegnante esaminano complessivamente 96 testi biblici, di cui 52 dell'Antico e 44 del Nuovo Testamento.
Ogni brano biblico costituisce una "sezione", raggruppata con altre in "sequenze" composte da un minimo di due a un massimo di sei testi. Ogni sequenza costituisce un blocco unitario che si sviluppa secondo un ordine cronologico o tematico.
Il terzo volume comprende le sezioni: Giuseppe e i suoi fratelli; A tavola con Gesù; L'esodo; Nel deserto.
Contesto letterario e storico, terminologia concettuale ed espressioni matteane
L'Autore esamina i passi di Matteo 5 - 7 - il Discorso della montagna - nell'intento di riscoprirne il messaggio autentico e l'attualità, anche politica, a partire dal loro contesto letterario e storico.
Dalla quarta di copertina:
Che cosa intesero comunicare i capitoli 5 - 7 del Vangelo secondo Matteo e i testi lucani paralleli nell'epoca in cui furono scritti e nei contesti letterari e storici in cui vennero redatti?
Che cosa possono dire alla cultura e alla vita di un abitante dell'Occidente di oggi?
"Un mirabile saggio che con paziente sapienza, con rassicurante profondità di analisi testuale, cotestuale e contestuale, [...] accompagna il credente e il non credente nella lettura dello straordinario, esplosivo, rivoluzionario testo noto come il Discorso della montagna".
Francesco Saverio Borrelli
"un libro di acuta interpretazione biblica; ma è anche un monito di coerenza cristiana ed un auspicio di saggezza politica e di cammini di pace".
Luigi Bettazzi