
«Mai nella storia umana la vita è stata così tutelata legalmente e socialmente, e mai è stata così minacciata, manipolata, mercificata, distrutta».
Con queste parole il teologo Ricca stigmatizza il tragico paradosso di una società che da un lato protegge a oltranza la vita e dall'altro sparge la morte in forme sempre nuove.
Una società che registra su vasta scala il fenomeno della «rimozione della morte» dalla coscienza collettiva e della sua «privatizzazione»; una società che mentre insegue la massima protezione scientifica dalla morte lascia al contempo culturalmente indifesi e disarmati credenti e non credenti.
Una breve riflessione sull'enigma della morte per meglio comprendere e amare la vita.
Per noi europei comprendere la religiosità degli Stati Uniti - nazione "sotto la guida di Dio" tanto quanto Stato laico aperto a molteplici religioni - è spesso tutt'altro che facile. Laurence Moore ci viene in aiuto con un'analisi del persistente intreccio tra religione e modelli politico-culturali nella società americana dai tempi dei Padri fondatori al presidente Bush. Lo studio esamina le modalità con cui il principio costituzionale della separazione tra Stato e chiesa, l'assenza di un'istituzione religiosa ufficiale e il fluttuante confine tra sacro e profano hanno plasmato la religiosità americana facendo degli Stati Uniti un caso unico tra le democrazie occidentali.