
Nell'estate del 1935, in un momento decisivo per la costituzione di quella chiesa confessante che terrà viva la resistenza al nazismo, Bonhoeffer diede vita a un corso di teologia pratica nel quadro del seminario clandestino a Finkenwalde, in Germania.
Come ricorda nel testo di presentazione l'amico, allievo e biografo Eberhard Bethge, l'elemento innovativo fu quello di collegare l'esegesi del Nuovo Testamento alla teologia pastorale e alla cura d'anime, discipline allora tradizionalmente ben distinte.
L'esperienza influenzò profondamente i partecipanti, aiutandoli a esercitare il ministero pastorale nell'unità delle sue competenze in una comunità: "Le lezioni di cura d'anime di Bonhoeffer contenevano una ricchezza immensa di esperienza pratica che ci spinse a riordinare, dopo la sua morte, ciò che avevamo appreso nelle sue lezioni a Finkenwalde".
Questa seconda edizione esce in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Bonhoeffer, impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg il 9 aprile 1945 per ordine diretto di Hitler.
Il libro di Patterson è una presentazione, in termini accessibili ma rigorosi, degli studi sulla ricerca del Gesù storico e di come tale ricerca sia da sempre collegata a quella su Dio: ignorare il Gesù storico significa infatti non comprendere la specificità della fede cristiana per l'esperienza umana. Patterson presenta così anche una "teologia di Gesù", fondata su quegli aspetti della sua vita e dei suoi insegnamenti che proclamano un Regno e un Dio diversi da quelli attesi da molti.
Maestro di spiritualità, leader degli oppressi, profeta della fine del mondo o rabbino ispirato? Insomma, chi era l'uomo chiamato Gesù? Attendeva la venuta immediata del Regno? Aveva previsto la propria morte? Sapeva che cosa sarebbe divenuta la chiesa? Queste e altre domande che hanno attraversato i secoli conservano una sorprendente attualità: emblema di ogni ideologia, la figura di Gesù non sfugge infatti ad alcuna interpretazione. Alla luce delle fonti disponibili e delle più recenti ricerche, Marguerat ci propone un ritratto inedito, una ricostruzione affidabile e rispettosa nel contesto della Palestina degli anni 30, che restituisce alla figura di Cristo consistenza storica, spirito e verità. Ne emerge un Gesù in tutta la Sua irriducibile singolarità, senza confusioni tra ciò che concerne la fede e ciò che riguarda la storia, avvicinandoci alla comprensione del Suo enigma.
Il volume - che raccoglie gli Atti del XLII Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia - propone una riflessione sulle minoranze religiose e sull'adozione di specifici comportamenti culturali e sociali. Se gli "eretici" medievali furono spesso sconfitti e dimenticati, nel mondo moderno le minoranze religiose si trasformarono in maggioranze, le maggioranze in minoranze: nel primo Cinquecento, infatti, una straordinaria mobilità religiosa travolse l'Europa, modificando realtà sociali e politiche, cultura, mentalità e comportamenti. Gli studi qui raccolti affrontano il tema sotto diversi aspetti.
I fondamentalisti musulmani dichiarano la guerra "santa", il mondo occidentale risponde con la guerra "giusta" al "male", in un circolo vizioso senza apparente via d'uscita. Nel suo radicale pacifismo, Drewermann è certo, invece, che la guerra sia solo follia, una ferita sempre più profonda nell'animo degli esseri umani, che il dolore spinge a misfatti via via più atroci. Per Drewermann la libertà dalla violenza non è quindi un'utopia bensì l'unica salvezza: dato che distrugge i presupposti della convivenza umana, la guerra va fermata, inclusa quella ai terroristi. Questa la convinzione fondamentale di Drewermann, che in queste pagine sottolinea inoltre con forza l'inevitabilità della condanna della guerra da parte del cristianesimo.
Dopo l'11 settembre le religioni - spesso nella forma inquietante degli integralismi e fondamentalismi - sono tornate a occupare la scena della storia reclamando il riconoscimento del loro status pubblico, quasi che la secolarizzazione, giunta al punto culminante, si capovolgesse nel suo contrario. Quella delle relazioni tra Stati e confessioni religiose torna così a essere questione di grande rilievo culturale e politico in stretta connessione con l'interrogativo di fondo: quale laicità per le odierne società complesse segnate dal pluralismo? Saggi di Elena Bein Ricco, Biagio De Giovanni, Mostafa El Ayoubi, Paolo Naso e Sergio Rostagno.
È possibile un reale confronto ecumenico tra protestanti e cattolici sulla figura di Maria? Dietro la semplicità di questa domanda si celano impostazioni teologiche e prassi liturgiche diverse nonché sensibilità spirituali difficilmente comparabili. Ai dogmi sull'immacolata concezione e sull'assunzione di Maria in cielo proclamati dal Magistero romano nonché al posto privilegiato riservatole nella liturgia cattolica, le chiese della Riforma rispondono con una riflessione radicata nei testi del Nuovo Testamento, in base a cui Maria, nel suo essere donna e madre, è una testimone della fede incondizionata in Dio.
"A mio giudizio, il punto d'incontro tra il canonico e l'immaginativo è esattamente il luogo in cui avviene l'interpretazione più fedele e responsabile. Mi aspetto che questo sia l'approccio interpretativo di quanti considerano la Bibbia come norma e parola viva di Dio". Questa la filosofia dietro all'opera in cui Brueggemann - uno dei massimi esperti di esegesi veterotestamentaria - introduce i lettori all'ampio contesto teologico e cronologico dell'Antico Testamento. Brueggemann illustra, senza inutili tecnicismi, le principali tematiche e metodi dell'esegesi veterotestamentaria contemporanea offrendo indicazioni per una lettura responsabile sul piano teologico e documentata dal punto di vista critico.
Brevi meditazioni a partire dalle due poesie più note di Bonheffer - Chi sono io? e Potenze benevole, composte durante la prigionia - che insieme agli altri testi presentati nel volume costituiscono una significativa testimonianza di forza interiore e profondità spirituale di fronte allo smarrimento e alla sofferenza inevitabilmente legati a una situazione tanto drammatica. Parole che invitano alla riflessione suggerendo possibili percorsi interiori per ritrovare noi stessi anche nei momenti più difficili.