
Daniel Siegel esplora il ruolo delle esperienze interpersonali nel plasmare i circuiti cerebrali. Con esempi tratti dalla pratica clinica e dalla vita di tutti i giorni, illustra le interazioni tra connessioni neurali e interpersonali nella prima infanzia; descrive in che modo forme di attaccamento non ottimali possano dare origine a problemi di memoria, di autoregolazione e di regolazione delle emozioni; fornisce spiegazioni convincenti su come le relazioni con gli altri alimentino i processi di integrazione e lo sviluppo della mente nel corso della nostra intera esistenza. Questa nuova edizione del volume tratta in modo estremamente aggiornato temi quali la neuroplasticità, l'epigenetica, la mindfulness e i correlati neurali della coscienza; inoltre fornisce indicazioni pedagogiche utili ed è completata da un nuovo glossario.
Come un videogioco è la traduzione italiana di un classico della letteratura educativa, in cui uno dei più insigni linguisti americani propone una provocatoria analisi degli effetti positivi dei videogiochi sull’apprendimento. Gee considera il videogioco il banco di prova delle nuove teorie dello sviluppo cognitivo: studiando come funziona si comprende come gli individui valutino e seguano un comando, assumano ruoli, percepiscano il mondo. Nel dibattito attuale sull’introduzione della tecnologia nella scuola, il volume indica nel videogioco un esempio di come uno strumento didattico debba essere progettato per produrre apprendimenti efficaci. L’approccio di Gee al videogioco è originale nella misura in cui sposta l’attenzione dalla tecnologia al linguaggio, identificando l’aspetto interessante del videogioco non tanto nel dispositivo (lo schermo, la grafica, il joystick o gli altri strumenti di interfaccia), quanto piuttosto nel sistema di comunicazione. Gee lo studia per comprendere quali siano gli elementi grazie ai quali il giocatore apprende in maniera efficace, spontanea, motivata, applicandosi per ore, provando e riprovando fino a quando non trova una soluzione: esattamente quello che si auspica facciano gli studenti a scuola.
L'autore
James Paul Gee, fra i più insigni linguisti statunitensi, insegna Literary Studies alla Arizona State University. Svolge attività di ricerca presso il Games, Learning, and Society Group della University of Wisconsin-Madison ed è membro della National Academy of Education. Recentemente ha pubblicato (con Elisabeth Hayes) Language and Learning in the Digital Age (2011).
Un numero crescente di adolescenti teme che il proprio corpo sia inadeguato a sostenerli nella ricerca del successo sentimentale e sociale. Hanno paura di essere brutti. Non è vero. Alcune ragazze graziose si convincono di non piacere e decidono di modificare il proprio corpo con diete spietate o correndo fino allo sfinimento. Non sono brutti nemmeno i ragazzi che si accaniscono contro un corpo giudicato troppo esile, forzandolo a sviluppare masse muscolari gonfiate da integratori di dubbia composizione. Gustavo Pietropolli Charmet, uno dei massimi esperti dell’età evolutiva, illustra a genitori, educatori e psicologi la natura e il destino della fallimentare relazione degli adolescenti con il corpo, quando viene giudicato dal punto di vista dei crudeli ideali di bellezza che i ragazzi assorbono dai modelli della società del narcisismo.
L'autore
Gustavo Pietropolli Charmet, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, è stato docente di Psicologia dinamica all’Università di Milano-Bicocca. Presiede il Minotauro, istituto di analisi dei codici affettivi, e il Centro di aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia in crisi di Milano. Nelle nostre edizioni ha pubblicato I nuovi adolescenti (2000) e Uccidersi. Il tentativo di suicidio in adolescenza (con A. Piotti, 2009).
Si offrono al lettore le pagine di grandi autori che hanno delineato la disciplina nota come filosofia del diritto. Si indaga su ciò che il diritto è, su ciò che deve essere, sul diritto come fenomeno sociale. Questa seconda edizione ampliata include diciotto nuovi autori, tra cui due tra i maggiori linguisti del XX secolo (Giacomo Devoto e Emile Benveniste), alcuni tra i più originali filosofi (da John Rawls a Hans Jonas, da Michel Foucault a Simone Weil) e figure fondamentali della filosofia del diritto (tra cui Norberto Bobbio). Chiude il volume un testo rarissimo dello storico italiano Giovanni Tamassia, che tratta del "diritto ingenuo": quel "diritto che sappiamo già", evocato da Tamassia attraverso la descrizione etnografica del "diritto dei fanciulli".
Paul Dirac (1902-1984), detto “il taciturno”, era una figura dalle mille contraddizioni, che dovevano fare di lui l’uomo più strano del secolo: impacciato nella conversazione e mirabile nell’esposizione scientifica, timido con le donne e insieme capace di lasciarsi attrarre dal fascino femminile, rigoroso con colleghi e studenti e intanto appassionato di Topolino, freddo “come un ghiacciolo”, ma anche pronto a battersi fino all’ultimo in difesa dei propri amici. Questo era “il fisico più bizzarro del mondo”, colui che ha ricostruito l’intero edificio della meccanica quantistica, ha “inventato” l’antimateria prima di qualsiasi conferma sperimentale, ha ripensato insieme la fisica del molto grande e del molto piccolo aprendo nuovi orizzonti nella comprensione dell’Universo. E tutto ciò, come lui stesso amava ripetere, “lasciandomi prendere per mano dalla matematica”.
“Una lettura davvero affascinante.” Peter Higgs
“Un libro splendido.” John Gribbin
L'autore
Graham Farmelo è Senior Research Fellow al Science Museum di Londra e docente alla Northeastern University di Boston. Fisico e scrittore, è consulente di livello internazionale in comunicazione della scienza. Per la biografia di Paul Dirac ha ricevuto nel 2009 il Costa Book Award e nel 2012 il Los Angeles Times Book Prize.
Una riflessione sui requisiti che caratterizzano il modo più adeguato di trattare con i pazienti e definiscono la professione dello psichiatra. Gli autori passano in rassegna questioni etiche come i rapporti tra psichiatri e aziende farmaceutiche ma anche il modo in cui i principi di professionalità possono essere applicati ai temi della razza, del genere e dell’orientamento sessuale. Un testo importante per qualunque professionista che voglia comprendere la relazione tra professionalità ed etica ed evitare la violazione dei confini.
PREFAZIONE DI MASSIMO BIONDI E VITTORIO LINGIARDI
Gli autori
Glen O. Gabbard insegna Psichiatria al Baylor College of Medicine di Houston in Texas.
Laura Weiss Roberts insegna Psichiatria alla Stanford University School of Medicine di Stanford in California.
Holly Crisp-Han insegna Psichiatria al Baylor College of Medicine di Houston in Texas.
Valdesha Ball insegna Psichiatria al Baylor College of Medicine di Houston in Texas.
Gabrielle Hobday insegna Psichiatria al Baylor College of Medicine di Houston in Texas.
Funmilayo Rachal insegna Psichiatria forense all’Emory University School of Medicine di Atlanta in Georgia.
La conquista sociale della Terra è un’innovativa storia dell’evoluzione, resa in una prosa raffinata e stimolante. L’autore delinea lo sviluppo di Homo sapiens dallo stadio iniziale alle più importanti conquiste creative. Nel rielaborare la storia dell’evoluzione umana, attinge alla sua straordinaria conoscenza della biologia e del comportamento sociale per illustrare l’origine della nostra condizione attraverso una limpida e incalzante narrazione. Wilson mostra come, dagli insetti sociali all’uomo, l’evoluzione non sia stata sospinta solo dall’egoismo genetico e dalla competizione individuale, ma anche dallo sviluppo di comportamenti sociali e cooperativi sempre più elaborati all’interno dei gruppi. È stata una forza evolutiva a guidare la “conquista sociale della Terra” da parte dell’uomo. Ora però abbiamo accelerato a tal punto, attraverso una crescita non regolamentata e incondizionata, da minacciare il pianeta così come lo conosciamo. La conquista sociale della Terra presenta una provocatoria teoria delle nostre origini che delinea l’evoluzione del vivente “da un inizio tanto semplice” all’attuale e pericolosa “civiltà delle Guerre Stellari”. Il risultato è la più importante storia dell’evoluzione sociale, animale e umana di questi ultimi anni.
“Al paziente cosa dico?” può sembrare, da parte del terapeuta, una domanda rozza, ma eludere sempre la risposta opponendo il sorridente silenzio del “venerato maestro” può far pensare che certe cose non si possono insegnare. Invece, il colloquio psicoterapeutico è fondato su una tecnica esplicita, su procedure che è possibile comunicare. In particolare, il colloquio cognitivo risponde a principi tecnici semplici e chiari. Incoraggia il paziente ad apprendere tre abilità fondamentali: 1) riconoscere il legame tra sofferenza emotiva ed elaborazione cognitiva consapevole ed esplicita, ovvero tra quello che sente e quello che pensa, 2) mettere in discussione la validità di questi pensieri, il loro valore di verità e di utilità, 3) elaborarne di nuovi, più veri e soprattutto più utili per fronteggiare le situazioni problematiche. Tutto questo corrisponde a ciò che un terapeuta cognitivo dice ai propri pazienti ed è il tema che questo libro affronta per la prima volta.
Gli autori
Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, dirige la Scuola di specializzazione in Psicoterapia cognitiva “Psicoterapia cognitiva e ricerca”. In questa collana ha pubblicato Psicoterapia cognitiva dell’ansia (con S. Sassaroli e R. Lorenzini, 2006) e Terapia cognitiva (2011).
Sandra Sassaroli, psichiatra e psicoterapeuta, dirige la Scuola di specializzazione in Psicoterapia cognitiva “Studi cognitivi”. In questa collana ha pubblicato, tra gli altri, La mente prigioniera (con R. Lorenzini, 2000) e Psicoterapia cognitiva dell’ansia (con R. Lorenzini e G.M. Ruggiero, 2006).
A partire dall’esperienza di quanti sono coinvolti negli errori medici – pazienti, familiari, medici e altri professionisti della salute – il volume affronta le difficoltà insite nel parlare di errori con onestà e franchezza nella pratica clinica. Basandosi sulle linee guida sviluppate dall’Institute for Professionalism and Ethical Practice e sull’esperienza degli autori, l’approccio esperienziale presentato in questo libro offre un aiuto concreto per iniziare la conversazione, gestire le reazioni dei pazienti con professionalità ed empatia, decidere chi dovrà partecipare alla conversazione, selezionare quali informazioni documentare nella cartella clinica, rispondere alle domande relative al risarcimento economico.
Con l’obiettivo di favorire la soluzione dei conflitti e la cura, gli autori sottolineano l’importanza di una comunicazione chiara ed empatica per riparare agli errori nel miglior modo possibile. Una particolare attenzione è riservata ad alcuni aspetti della relazione medico-paziente: trasparenza, rispetto, responsabilità, continuità e sensibilità. Le esperienze in prima persona raccolte in questo libro mostrano come parlare degli errori possa migliorare il percorso di cura.
Gli autori
Robert D. Truog è professore di Etica medica, Anestesia e Pediatria presso la Harvard Medical School e senior associate presso il reparto di terapia intensiva del Children’s Hospital di Boston.
David M. Browning è ricercatore presso l’Institute for Professionalism and Ethical Practice del Children’s Hospital di Boston e docente presso la Harvard Medical School.
Judith A. Johnson è avvocato ed eticista clinico presso il Children’s Hospital di Boston e docente presso la Harvard Medical School.
Thomas H. Gallagher è medico internista e docente presso il Dipartimento di Medicina e il Dipartimento di Bioetica e Scienze Umane della Facoltà di Medicina, della University of Washington, a Seattle.
Prima della crisi mondiale, l’Europa era in crisi. Non era riuscita a progredire nell’unificazione metanazionale né a integrare le nazioni liberate dall’impero sovietico. La crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la crisi dell’Europa, ma di disgregrare l’Europa stessa. Tuttavia, “là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva”, diceva uno dei più grandi poeti europei (Hölderlin). È a un pensiero e a una politica di salvezza che ci invitano Edgar Morin e Mauro Ceruti. In pagine agilissime, delineano un appassionato ritratto della nostra Europa, della sua storia ambivalente intrecciata di civiltà e barbarie, e si chiedono come sia possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione, mostrando che le ragioni della speranza si annidano paradossalmente nelle ragioni della disperazione. Un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo della globalizzazione.
Gli autori
Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, i 6 volumi di Il metodo (2001-2008), Terra-Patria (1994), I sette saperi necessari all’educazione del futuro (2001) e La via (2012).
Mauro Ceruti è uno dei protagonisti del pensiero della complessità. Tra i suoi libri pubblicati nelle nostre edizioni, Educazione e globalizzazione (con G. Bocchi, 2004) e Il vincolo e la possibilità (2009)