
Prima della crisi mondiale, l’Europa era in crisi. Non era riuscita a progredire nell’unificazione metanazionale né a integrare le nazioni liberate dall’impero sovietico. La crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la crisi dell’Europa, ma di disgregrare l’Europa stessa. Tuttavia, “là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva”, diceva uno dei più grandi poeti europei (Hölderlin). È a un pensiero e a una politica di salvezza che ci invitano Edgar Morin e Mauro Ceruti. In pagine agilissime, delineano un appassionato ritratto della nostra Europa, della sua storia ambivalente intrecciata di civiltà e barbarie, e si chiedono come sia possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione, mostrando che le ragioni della speranza si annidano paradossalmente nelle ragioni della disperazione. Un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo della globalizzazione.
Gli autori
Edgar Morin è una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, i 6 volumi di Il metodo (2001-2008), Terra-Patria (1994), I sette saperi necessari all’educazione del futuro (2001) e La via (2012).
Mauro Ceruti è uno dei protagonisti del pensiero della complessità. Tra i suoi libri pubblicati nelle nostre edizioni, Educazione e globalizzazione (con G. Bocchi, 2004) e Il vincolo e la possibilità (2009)
L’opera presentata qui in edizione critica è la prima versione italiana integrale di un classico della letteratura psicodinamica, un testo fondamentale per gli studiosi dei fenomeni dissociativi e della loro relazione con situazioni ed eventi traumatici, ma anche una lettura avvincente, per la ricchezza di suggestioni e di esemplificazioni cliniche, sulla complessa relazione fra personalità e coscienza. Pierre Janet illustra per la prima volta la sua teoria della dissociazione, prendendo in esame i fenomeni psicologici che caratterizzano isteria, ipnosi, suggestione e spiritismo, e descrivendo il ruolo delle esperienze traumatiche nell’isteria. Il saggio permette di cogliere uno dei punti fondamentali del progetto di Janet: costruire una psicologia scientifica indipendente sia dalla “psicologia filosofica” sia dalla fisiologia e dalla medicina e dotarla di una propria metodologia. Ma l’interesse dell’Automatismo psicologico va ben oltre gli aspetti storici ed epistemologici: l’elemento caratterizzante riguarda infatti lo studio della relazione fra coscienza e atti “automatici” o “subcoscienti” all’interno di una concettualizzazione dell’attività psichica umana che riconduce a una coscienza “inconscia” l’origine della patologia dissociativa.
L'autore
Pierre Janet (1859-1947), filosofo, psicologo e psicoterapeuta fra i più influenti della sua epoca, insegnò alla Sorbona dal 1895 al 1902 e successivamente al Collège de France. Obiettivo della sua ricerca fu lo studio eziologico delle nevrosi. Tra le sue opere più significative Névroses et idées fixes (1898) e La médecine psychologique (1923).
La prima guida pratica per genitori e professionisti che traduce in termini concreti la teoria dell'attaccamento
L’attaccamento è al centro delle relazioni familiari, non solo nelle famiglie biologiche ma anche in quelle affidatarie e adottive. Le ricerche nell’ambito dell’attaccamento evidenziano i punti di forza e di difficoltà che i bambini provenienti da situazioni deprivate portano con sé nelle nuove famiglie che li accolgono. Questo libro è una guida esaustiva e autorevole che espone in modo chiaro i concetti di fondo della teoria dell’attaccamento e li traduce in termini concreti, con l’obiettivo di suggerire pratiche riparative che aiutino i bambini a crescere in modo equilibrato. Il testo è ricco di esempi proposti dalla voce stessa di genitori adottivi e affidatari che, partendo da situazioni difficili, offrono una gamma di suggerimenti su come tali difficoltà possano essere superate in modo efficace.
Gli autori
Gillian Schofield è codirettrice del Centre for Research on the Child and Family dell’Università di East Anglia.
Mary Beek è responsabile dell’équipe che si occupa di affidamento familiare nel Norfolk County Council.
Prendersi cura di un bambino ricoverato in ospedale vuol dire farsi carico di tutte le sue esigenze, non solo di quelle sanitarie, per aiutarlo a trovare uno spazio di crescita e di riflessione anche in una situazione complessa e traumatica come quella dell’ospedalizzazione. Il ricovero in ospedale, in quanto presuppone una diagnosi poco rassicurante, comporta cambiamenti significativi della routine familiare, in primo luogo il fatto che non sono più i genitori, o non sono più solo loro, a prendere decisioni sul proprio bambino. Così, quando il piccolo incontra il “lupo cattivo”, ovvero la malattia, è necessario che sia i familiari sia gli operatori sanitari sappiano elaborare strategie che permettano l’espressione, il controllo e l’elaborazione delle angosce che l’evento scatena non solo in lui, ma anche negli adulti che lo circondano. Il volume delinea il modo in cui l’intera équipe sanitaria, dai medici agli educatori ai volontari, deve essere coinvolta nelle problematiche fisiche e psicologiche del bambino malato, offrendo preziosi suggerimenti per aiutare sia i piccoli ricoverati sia i loro genitori a convivere con la malattia e, soprattutto, a superarla.
Come si costituisce un soggetto e cosa rende la sua vita degna di essere vissuta? Queste due domande sono al centro del pensiero di Lacan, di cui Massimo Recalcati presenta qui una lettura ampia centrata sulle categorie di desiderio e di godimento. Questo testo, cui seguirà un secondo volume dedicato alla clinica psicoanalitica, non prende partito per il Lacan del desiderio contro il Lacan del godimento né viceversa. Sceglie la via di mostrare come desiderio e godimento siano i poli entro i quali si snoda il processo di soggettivazione e accentua lo statuto etico del soggetto esposto ad una responsabilità illimitata eppure senza padronanza. Attraverso questa griglia il lettore potrà seguire lo sviluppo del pensiero di Lacan sul soggetto e ripercorrere i suoi temi più conosciuti: lo stadio dello specchio, l’aggressività paranoica, la funzione dialettica della parola e le leggi strutturali del linguaggio, il Nome del padre, il dono d’amore, il fattore letale del significante, l’oggetto piccolo (a), l’angoscia come incontro con il reale, l’inesistenza della Donna e del rapporto sessuale, la pratica dell’arte come organizzazione del vuoto, Joyce-il-sinthomo.
L'autore
Massimo Recalcati, tra i più noti psicoanalisti lacaniani in Italia, è membro analista dell’Associazione lacaniana italiana di psicoanalisi e direttore dell’irpa (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata). Insegna all’Università di Pavia. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue. Nelle nostre edizioni ha pubblicato con successo L’uomo senza inconscio (2010), Cosa resta del padre? (2011) e Ritratti del desiderio (2012).
Il volume presenta il metodo di assessment della personalità basato sull’evoluzione della prospettiva psicodinamica, a partire dal colloquio strutturale degli anni ’70 fino alla versione operazionalizzata attuale, la Structured Interview of Personality Organization (STIPO), presentata nella sua edizione italiana. Vengono evidenziati gli aspetti teorici che fanno da cornice alla diagnosi di struttura di personalità e viene introdotto il metodo del colloquio strutturale, per poi presentare l’intervista strutturata, nei suoi contenuti, nelle sue modalità di utilizzo e nelle sue proprietà psicometriche. I lettori potranno trovare anche alcuni stralci di casi clinici che esemplificano le modalità di attribuzione dei punteggi dell’intervista.
Allegata al volume la versione italiana della Structured Interview of Personality Organization (STIPO)
I curatori
Fabio Madeddu, psichiatra e psicoanalista, insegna Psicologia clinica all’Università di Milano- Bicocca. Nelle nostre edizioni ha pubblicato I meccanismi di difesa (con V. Lingiardi, 1994) e Devianza e antisocialità (con S. Dazzi, 2009).
Emanuele Preti, psicologo e psicoterapeuta, è docente del laboratorio di Interviste cliniche per la diagnosi di personalità patologica all'Università di Milano-Bicocca.
Risultato del lavoro pluriennale di un gruppo di psicologi, neurologi e linguisti, “Comprendo” è un nuovo test che valuta la comprensione di frasi attraverso un compito di associazione frase-figura. Può essere utilizzato nei pazienti afasici, nei pazienti con disturbo di memoria a breve termine e in quelli con malattia di Alzheimer. Gli autori spiegano la natura del test e le modalità di somministrazione e forniscono un’introduzione generale sui temi della competenza grammaticale e della memoria a breve termine, due capacità cognitive fortemente coinvolte nella comprensione del linguaggio. Il volume contiene 104 schede con la versione cartacea del test e un CD con la versione informatica.
Allegati al volume:
Le schede per la somministrazione del test Comprendo in versione cartacea
Un CD-ROM con la versione informatica del test Comprendo, che fornisce i risultati automatici tarati in base ai dati statistici di riferimento
I curatori
Carlo Cecchetto, linguista, è autore di numerosi articoli pubblicati sulle principali riviste scientifiche internazionali.
Alberto Di Domenico lavora presso la facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti.
Maria Garraffa ha lavorato presso la facoltà di Scienze cognitive dell’Università di Trento e Rovereto.
Costanza Papagno, neurologa, ha pubblicato, tra gli altri, Neuropsicologia della memoria (il Mulino 2010).
Duccio Demetrio (un uomo-non padre) e Francesca Rigotti (una donna-madre) sono accomunati da un "non più" che vale per chi i figli non li ha più presso di sé e per chi di figli non ne ha avuti e non ne potrà-vorrà più avere. Queste due condizioni convergono in un "senza figli" che è uno dei tratti caratteristici delle società contemporanee e che costituisce il tema di riflessione di questo volume. Con intelligenza e senza indicare facili soluzioni, gli autori indagano per la prima volta la condizione umana definita dall'essere "senza figli", insistendo sulla specificità e anche sul dolore provocato da tale stato, in un momento in cui si parla soltanto di legami non rescissi, di genitorialità permanente, di autonomia mancata.
Tra una suocera e una nuora il conflitto è davvero inevitabile? Un’inchiesta appassionante nei meandri delle relazioni familiari.
Perché le suocere hanno una pessima reputazione? Perché da sempre la cultura popolare, l’arte e la letteratura ne fanno ritratti uno più impietoso dell’altro? E perché, del resto, una donna difficilmente riesce ad avviare una relazione priva di conflitti con la propria nuora? Perché una madre che, per tutta la vita, ha dispensato affetto al proprio figlio mal sopporta la donna che ama quello stesso figlio e che lui ha scelto di amare? E che dire delle suocere e dei loro generi? E dei suoceri, dei loro generi e delle loro nuore? Senza contare che tutti questi personaggi, con i loro umori sulfurei, condividono spesso la condizione di nonni. Come si comportano con i nipoti? Per rintracciare la genesi di questi legami di parentela piuttosto tesi, l’autore chiama a raccolta la psicologia, l’antropologia e i miti più celebri, facendoci scoprire cosa si nasconde dietro i risentimenti degli uni e degli altri e dando a ciascun lettore risposte che cambieranno per sempre la sua vita famigliare.
L'autore
Aldo Naouri ha esercitato la professione di pediatra per quarant’anni. Ha pubblicato numerose opere, alcune delle quali hanno avuto uno straordinario successo e sono divenute punti di riferimento nello studio delle relazioni familiari e dell’educazione dei figli.
La depressione colpisce milioni di persone nel mondo. Un grande terapeuta mostra che si può sconfiggere e prevenirne la ricomparsa.
Siete tormentati dall’opinione negativa che avete di voi stessi, schiacciati dalla solitudine, paralizzati dalla paura del fallimento? Non siete i soli. Il numero delle persone depresse è in costante crescita a ogni latitudine ma la maggior parte di quanti patiscono l’insopportabile dolore, il senso di disperazione e la tendenza all’autocritica tipici di questo disturbo non cerca mai una cura. Se non voi in prima persona, sarà probabilmente qualcuno dei vostri amici a nascondersi dietro queste statistiche, soffrendo in silenzio. Robert Leahy, riconosciuto dalla comunità scientifica mondiale come uno dei terapeuti cognitivi più autorevoli e noto per le sue doti di scrittore e oratore in quest’ambito innovativo, mostra come sia possibile neutralizzare gli effetti dei principali disturbi depressivi. Imparerete ad assumere un atteggiamento nuovo verso i pensieri negativi che affollano la vostra mente e a vedere sotto una luce diversa le immagini che vi tormentano. Raccontando esperienze realmente accadute ai suoi pazienti, Leahy fornisce al lettore un ampio bagaglio di indicazioni dettagliate, e facilmente comprensibili, per aiutare, passo dopo passo, chi soffre di disturbi depressivi a individuare gli strumenti migliori per liberarsene.
L'autore
Robert L. Leahy dirige l’American Institute for Cognitive Therapy di New York e insegna presso il dipartimento di Psichiatria della Weill Cornell University Medical School, New York. È membro fondatore dell’Academy of Cognitive Therapy e presidente onorario della New York City Cognitive Behavioral Therapy Association. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Sette mosse per liberarsi dall’ansia (2007)