In questo volume il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione affronta una delle domande più diffuse in questo tempo dominato dall'incertezza: «C'è speranza?». L'impatto con la durezza della realtà ha fatto emergere tutto il proprio bisogno umano. Anche e forse ancora di più in questi tempi drammatici, il cuore di ciascuno non si accontenta di risposte parziali e grida il desiderio di qualcosa che sia veramente all'altezza della sfida. «Un imprevisto è la sola speranza», diceva Montale. Nella storia è risuonato l'annuncio di questo imprevisto che ha fatto sussultare i primi che incontrarono Gesù. Da allora il seme della speranza è entrato nel mondo e continua a mettere radici in persone incontrando le quali il cuore si riaccende e si rianima. Ci si trova addosso una «strana positività» e l'audacia di sfidare il male, il dolore e perfino la morte in forza di una esperienza presente.
In questo volume il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione si misura con questo tempo vertiginoso, in cui il nulla incombe così potentemente sulla vita di ciascuno, insinuando il sospetto sulla positività del vivere e sulla consistenza ultima della realtà, per cui tutto sembra finire in niente, anche noi stessi. Un contesto che, paradossalmente, fa emergere l'insopportabilità di vivere senza un senso e il desiderio indistruttibile di essere voluti e amati. Un paragone avvincente con gli avvenimenti presenti e con i tentativi insufficienti di sopravvivere, tra distrazione e dimenticanza. La ricerca di una risposta che sia all'altezza della sfida: un «tu» che accolga il grido della nostra umanità, ridestando un amore a noi stessi e alla nostra vita. L'incontro con una comunità cristiana viva che rende affascinante il cammino insieme. La testimonianza di una fede che entra nell'esperienza presente, generando una conoscenza e una affezione nuove, una fede capace di valorizzare tutto ciò che di vero, bello e buono incontra lungo la strada.