Età di lettura: da 3 anni.
Età di lettura: da 3 anni.
Questa edizione quadriforme del libro di Giobbe, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone:
‚óè il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;
‚óè il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IVsecolo dopo Cristo;
‚óè il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;
● il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall’ebraico;
‚óè latraduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Fratel MichaelDavide commenta il documento di papa Francesco «Vultum Dei quaerere», dedicato alla vita monastica. Il testo del pontefice è un punto più di partenza che di arrivo, avvia un processo, secondo lo stile bergogliano. «Sembra non ci sia più bisogno di rimarcare un aspetto di sacralità o di deputazione a vivere in un mondo a parte che garantisca uno spazio preservato dalla complessità e dall'ambiguità della vita di tutti», afferma l'autore. «La vita di tutti è anche quella dei monaci e delle monache».
La mattina di martedì 18 ottobre 2016, due giorni dopo aver canonizzato il presbitero José Gabriel del Rosario Brochero, papa Francesco ha ricevuto José María Recondo, direttore della rivista "Pastores", per parlare del nuovo patrono del clero argentino e della vita dei sacerdoti. Al testo dell'intervista si aggiungono tre riflessioni rivolte ai parroci e ai seminaristi.
L’aggettivo «postsecolare» circoscrive un panorama storico e culturale che negli ultimi anni sembra aver sconfessato le diverse teorie della secolarizzazione. Il ritorno del religioso si profila e si configura sotto forme molteplici e richiede di essere analizzato da diverse discipline come la filosofia, la sociologia, la teologia e le scienze politico-giuridiche.
Il dibattito Habermas-Ratzinger sugli esiti della secolarizzazione, le analisi sociologiche di José Casanova sulle trasformazioni pubbliche delle religioni mondiali, le indagini di Hans Joas sul ruolo della contingenza nella postmodernità rappresentano solo alcuni degli snodi teorici di un dibattito sempre più animato e fiorente a livello internazionale.
Parlare di «rivincita di Dio» o di «reincantamento del mondo» significa, oggi più che mai, possedere bussole interpretative e validi contributi teorici per orientarsi nel cosmo del pluralismo delle fedi o per analizzare le derive dell’integralismo e del fondamentalismo religioso su scala nazionale e internazionale.
Questo volume si propone di fornire un quadro critico-ricostruttivo delle teorie e dei dibattiti che hanno elevato la categoria di postsecolare a chiave interpretativa imprescindibile per la comprensione dei mutamenti del religioso e delle religioni all’interno del complesso panorama sociale e politico globale.
Sant'Atanasio di Alessandria, vescovo e teologo, considerava il Salterio un «libro degli affetti», un testo che consente di riconoscere gli infiniti registri dell'anima. I salmi, infatti, sono lo specchio dei sentimenti: da un lato ci rivelano il nostro stato interiore, dall'altro i moti più negativi che richiedono risanamento e maturazione.«Il libro dei Salmi - secondo Atanasio - possiede una sua propria grazia meritevole di particolare attenzione; oltre a tutto quello in cui vi è comunione e relazione con gli altri libri, ha anche questo di meraviglioso, che riporta impressi e scritti in esso i moti di ciascuna anima e il modo con il quale essa cambia e si corregge».
A differenza della favola, che fa parlare alberi o animali, la parabola è un racconto che mette in scena personaggi e fatti della vita quotidiana e immagini della natura. Gesù se ne serve per annunciare la vicinanza del Regno di Dio, l’appello alla conversione e l’importanza di comprendere il presente come tempo che esige una decisione esistenziale.
Molte delle parabole evangeliche esaminate in questo libro sono dedicate al volto di Dio, che offre il suo amore a tutti senza eccezione, e all’inevitabile reazione negativa da parte degli zelanti della Legge. Due parabole sull’amore del prossimo, stile di comportamento del discepolo nel tempo nuovo, concludono l’insieme.
L’analisi del testo permette di ritrovare l’insegnamento originale delle parabole narrate da Gesù e di comprendere le riletture compiute dalle comunità cristiane dei primi tempi.
Guardare il volto di ciascun essere umano e vedere in lui l’immagine di Dio vuole dire elevarsi al livello dell’amore, della grande bellezza, che aiuta a sconfiggere l’odio e il male. Nella vita familiare c’è bisogno di coltivare la forza dell’amore, che non si lascia dominare dal rancore, dal disprezzo verso le persone, dal desiderio di ferire.
La via dell’amore che papa Francesco applica in modo concreto all’esistenza concreta di ogni famiglia è quella della pazienza, dell’umiltà, del perdono, della gioia, del dialogo e della bellezza.
Per Mazzolari la "via crucis" è l'unica via dei cristiani. Percorrerla vuole dire riconoscere in Gesù l'Uomo, «il simbolo di tutta l'umanità», colui che «guarda la croce come la dichiarazione del suo amore», che l'abbraccia e se la prende sulle spalle. Gesù è il Crocifisso, l'uomo della croce. Egli «invita ognuno a prendere la propria croce, che è poi la maniera di amare e di testimoniare il bene che vogliamo a Dio e al prossimo».